Gemma n° 2539

“Come gemma ho deciso di portare un’amicizia. Ho scelto di non portare qualcosa di materiale che la rappresentasse perché penso che nessun oggetto possa spiegare appieno il valore di questo rapporto, che è per me uno dei più speciali. Parlo di un’amicizia che ho con un amico con cui ho legato tantissimo fin da subito pur conoscendoci da solo circa un anno. Ho deciso di presentare questa amicizia in particolare perché penso che sia supportata da una connessione molto forte e diversa da quella che si è creata in altri rapporti con persone che magari invece conosco da anni. Riusciamo sempre a comprenderci al massimo e ci offriamo sempre aiuto e supporto a vicenda soprattutto nel momento del bisogno, in cui non ci facciamo nessun problema a chiamare l’altro per consigli e rassicurazioni. Mi sento, infatti, sempre libera di raccontargli tutto senza la paura di venire giudicata. Inoltre, la nostra amicizia è per me una delle più importanti proprio perché senza di lui non sarei riuscita a superare quello che definirei il periodo più basso della mia vita, perciò gli sarò per sempre grata di esserci stato e di aver avuto pazienza con me” (M. classe terza).

Gemma n° 2538

“Non è stato per niente facile scegliere l’argomento della mia prima gemma, perché  ho pensato a tante cose ma nulla che mi convincesse al 100%, ma c’era quella cosa che appariva di continuo nella mia mente e infine ho deciso di parlare proprio di questo, ovvero i miei nonni. Non ho deciso di parlare né di 1 né di 2 nonni, ma di tutti e 4 perché avendoli fortunatamente ancora in vita non ne ho voluto tralasciare neanche uno. Nonno A. sa sempre come farmi ridere fino a farmi scendere le lacrime e penso di aver preso il pregio dell’essere divertente proprio da lui ed è la persona più comica del mondo quando racconta le barzellette in siciliano. La nonna B. mi ha sempre dato consigli su come affrontare al meglio la vita e mi continua a dare consigli su come andare bene a scuola, nonostante le difficoltà che possono influire. La nonna A., anche lei mi fa continuamente ridere  ed è la tipica nonna che vuole che io mangi tutto quello che mi mette davanti agli occhi e, quando ho abbastanza spazio nello stomaco la accontento e mangio fino a scoppiare. Infine nonno P. è anche lui molto divertente e quando viene a casa mia ci divertiamo a giocare a carte e io mi diverto a vincere contro di lui le partite a briscola. Purtroppo non vedo i miei nonni molto spesso perché abitano in Sicilia e io mi sono trasferita da lì all’età di soli 6 anni, infatti mi ricordo benissimo la prima sera in albergo quando mi misi a piangere perché mi mancavano dopo nemmeno un giorno. Adesso sono passati quasi 10 anni da quando ho traslocato e mi sono abituata a vederli poche volte l’anno, ma fortunatamente, anche se ci vediamo di meno, quando io torno in Sicilia o loro vengono a trovarmi a Udine il nostro rapporto sembra più forte di com’era prima e quella settimana che passiamo insieme cerchiamo di godercela al meglio con un’infinità di abbracci. Per me loro non sono solo dei nonni ma sono I nonni e penso che meglio di loro non ne avrei potuti avere” (A. classe prima).

Gemma n° 2537

“Come gemma ho scelto di portare mio fratello.
Quando eravamo piccoli io e mio fratello litigavamo moltissimo e non andavamo d’accordo.
La quarantena non migliorò le cose perché dovendo stare a casa per forza, litigavamo ancora di più, ma con il tempo le cose migliorarono perché entrambi maturammo.
Ad oggi quando torno a casa gli racconto come mi è andata la giornata e lui fa lo stesso.
Ad oggi non litighiamo più.
Mio fratello è una delle persone più importanti della mia vita e anche se non gli dico mai quanto bene gli voglio spero che lui lo sappia” (A. classe prima).

Gemma n° 2536

“Come gemma ho deciso di portare una persona a me tanto cara, mia sorella. Non mi è servito pensarci tanto sul cosa portare, sapevo già che lei fosse la persona giusta. Io ho cominciato a far parte della sua vita in un momento preciso della sua infanzia, ma lei ha fatto parte della mia fin dal primo momento. Con lei condivido i ricordi più belli, i sorrisi più veri. È sempre stata il mio punto di forza, il mio punto di riferimento, e se adesso sono qui, è grazie al suo supporto. In ogni mio momento difficile, sapevo che potevo contare su di lei, le sue parole sarebbero state la verità che mi avrebbero aiutata ad andare avanti. Non riesco ad immaginarmi un passato o un futuro senza averla accanto, so che tutti i momenti che passeremo saranno momenti che ricorderò con felicità. Lei, in fondo, è la mia felicità, l’unica cosa di cui ho bisogno. Non smetterò mai di ringraziarla per aver illuminato il mio cuore e spero di essere anche io, per lei, il pilastro che lei è stata per me” (G. classe prima).

Gemma n° 2535

“Come mia prima gemma ho deciso di portare una collana, che per me non è una semplice collana. Me l’aveva regalata il mio ex ragazzo il 19 agosto come primo regalo da parte sua, e da quel giorno non l’ho mai più tolta. Purtroppo ora non stiamo più assieme ma comunque dopo 9 mesi non la toglierò mai perché sono sicura che porterà fortuna e rimarrà per sempre per me un bellissimo ricordo di una persona che non dimenticherò mai e a cui voglio ancora tanto bene nonostante tutto” (S. classe prima).

Gemma n° 2534

“Come gemma ho deciso di portare questo braccialetto che mi è stato regalato da mia nonna per il mio 12esimo compleanno ed è molto importante per me perché contiene tanti ciondoli che corrispondono a tanti ricordi significativi” (G. classe prima).

Gemma n° 2532

“Quest’anno ho deciso di portare come gemma una foto che rappresenta il finale dello spettacolo della compagnia di danza a cui ho preso parte ad agosto dell’anno scorso. Ho avuto l’opportunità di svolgere l’audizione in un momento di difficoltà in cui avevo bisogno di nuovi stimoli. Dopo aver passato una settimana a Nizza, una volta al mese svolgevamo uno spettacolo in diverse città del nord e centro Italia. Fare quest’esperienza mi ha cambiato molto come persona. Ho conosciuto ballerine di diverse città italiane e ho avuto l’opportunità di confrontarmi con loro. Spesso la danza come tanti altri sport é un ambiente molto competitivo e seppure si lavori in gruppo si cerca sempre di esaltare  il proprio potenziale, di conseguenza spesso si tendono a creare dei fraintendimenti. In questo progetto non è stato così però, in una settimana e nel corso delle diverse tappe ci siamo confrontate molto sugli ambienti in cui balliamo, sulle nostre debolezze e abbiamo cercato dei modi per abbatterle. Viaggiare senza i miei genitori mi ha portato ad avere molta indipendenza e al contempo mi ha fatto diventare più responsabile. Il fatto che gli spettacoli fossero sempre in posti piuttosto lontani, da una parte poteva essere pesante perché le ore di treno erano parecchie, ma dall’altra la lontananza da casa e da scuola mi faceva bene per staccare la mente temporaneamente dalle difficoltà e dai problemi che dovevo affrontare, permettendomi così di impegnarmi nella danza appieno” (K. classe quarta).

Gemma n° 2531

“Per la gemma di quest’anno ho deciso di portare questa fotografia dell’appartamento in cui ho passato alcune settimane nelle estati passate. L’appartamento rappresenta qualcosa di molto importante per me poiché ci convivevo con la mia migliore amica, con cui ho uno splendido rapporto ma purtroppo ci vediamo poco. Lo considero emblematico della nostra amicizia, che nonostante tutti gli anni e i trascorsi, non fa altro che rafforzarsi ogni giorno di più e anche se il tempo che passiamo insieme non è molto, rimaniamo comunque inseparabili e qualsiasi cosa accada lei sarà sempre la prima a cui vorrò raccontarlo, per piangere o ridere che sia”(S. classe quarta).

Gemma n° 2530

“Come mia prima gemma ho deciso di portare il legame che ho con la mia nonna materna. Da quando sono piccola mia nonna mi è stata sempre accanto, in ogni situazione e si è presa cura di me quando mia mamma era al lavoro e non poteva tenermi. Durante l’estate andavo a casa sua e mi divertivo sempre tanto perché le cose da fare con lei non finivano mai. Andavamo nell’orto, facevamo gli gnocchi fatti in casa una volta alla settimana e giocavamo insieme. Circa quattro anni fa si è sentita male e abbiamo dovuto portarla in ospedale. I medici avevano detto che le rimanevano pochissimi giorni di vita e che se volevamo avere qualche speranza di salvarla dovevamo farla operare. Ho avuto veramente tanta paura di perderla ma fortunatamente l’operazione è andata bene, ma i medici hanno detto che non poteva più vivere da sola perché bisognosa di essere aiutata in molte cose. Da tre anni ormai mia nonna vive a casa mia.
Qualche volta ci litigo ma mi rendo conto che sono veramente fortunata ad averla a casa e mi rendo conto che non ho ancora molto tempo da passare con lei e devo vivere appieno questi momenti. Le voglio veramente tanto bene e spero che resti con me ancora per molto” (F. classe prima).

Gemma n° 2529

“Come gemma ho scelto la collana di mia nonna R., che è venuta a mancare quando ero piccola, avevo solo due anni e purtroppo non ho molti ricordi di lei, ma so che mi voleva molto bene. Lei indossava sempre questa collana, così quando ci ha lasciati io e mia mamma abbiamo pensato di farla dividere in due braccialetti. In questo modo avremmo potuto portare qualcosa di suo con noi, come se stesse sempre con me e mi tenesse la mano. Questo braccialetto è per me molto importante, perché unisce me, mia mamma e mia nonna; quando lo tolgo per fare sport sento che mi manca qualcosa, quando sono in ansia lo tengo stretto e mi fa sentire meno sola nei momenti più difficili” (C. classe prima).

Gemma n° 2528

“Non ero sicura di cosa portare per la mia gemma, ci ho pensato a lungo e la risposta era alla fine quella più banale. Ho deciso di parlare delle mie amiche: L., H. e B..
Spesso quando ero alle medie mi chiedevo se arrivata alle superiori avrei trovato delle amiche e dal primo giorno di scuola ho capito che sarebbero state loro.
Non ci conosciamo da molto quindi, ma per me sono molto importanti e mi ritengo molto fortunata ad averle come amiche, per me sono ormai una parte fondamentale e spero che questa amicizia possa durare a lungo.
Quando sto con loro i miei problemi sembrano sparire e anche se sono triste riescono a farmi sorridere.
Non sono brava ad esprimermi a parole e non dico spesso che voglio loro bene, anzi forse non l’ho mai detto, ma spero che con questa gemma lo capiscano”.
(A. classe prima).

Gemma n° 2527

“Pensavo fosse semplice trovare una gemma che mi rappresentasse, non perché non abbia  persone a cui voglia bene ma perché ognuna di loro rappresenta per me qualcosa di importante, per cui è stato difficile scegliere chi per me è la mia gemma. Sfogliando un album di fotografie ho rivisto quest’immagine che ha scatenato in me dei ricordi molto forti e da questa ho capito che la mia gemma era proprio la zia. A dire la verità era la mia prozia, zia della mamma, ma tutti, io e i miei fratelli, la chiamavamo nonna. Infatti la mia mamma è rimasta orfana dei suoi genitori all’età di 5 anni, per cui io non ho mai conosciuto i miei nonni. La zia G. era una nonna perfetta, allegra, giocherellona, spiritosa, severa al punto giusto e soprattutto era una meravigliosa consigliera. Lei sapeva sempre darmi quel sorriso che dava sicurezza. Si, la zia G. è proprio la mia gemma; mi manca non poter parlare con lei, non avere il suo sostegno e il suo consiglio, ma so che lei mi supporta e mi guida anche da lassù e quando guardo il cielo, sono sicura che lei è la stella più luminosa” (L. classe prima).