Gemma n° 2264

“Ho portato questi due oggetti spediti dalla madre di una mia amica del Brasile; la mia amica è autistica, quindi non so quanto sia consapevole di tutto ciò. Non so quale sia il messaggio dietro questi due oggetti, mi piace pensare che siamo noi due, completamente diverse ma allo stesso tempo uguali. Mi offrivo sempre per aiutarla, per accompagnarla fuori dalla classe e non mi dispiaceva affatto stare accanto a lei. Tutti chiamerebbero questa una responsabilità, la più preziosa per me” (A. classe seconda).

Gemma n° 2260

“La mia gemma è questa collana che mi è stata regalata l’anno scorso in occasione del mio compleanno.
Me l’hanno regalata le mie tre migliori amiche.
Per me questa collana è molto importante perché mi porta sempre fortuna e la considero quindi un oggetto molto prezioso.
È un quarzo rosa che rappresenta l’amicizia e i sentimenti legati al cuore”.
(M. classe seconda).

Gemma n° 2252

“Come gemma ho deciso di portare la mia migliore amica G. Io e lei ci conosciamo fin da piccole, da quando avevamo 2 anni… all’inizio eravamo solo amiche ma quasi 2 anni fa cominciai a rendermi conto di non avere una migliore amica vera, perché ero sempre quella messa per seconda scelta, e così capii che l’unica vera amica che avevo era G. Lei è l’unica persona che riesce veramente a capire come mi sento, la persona con la quale posso sfogarmi veramente (e anche lei con me), l’unica persona di cui posso fidarmi ad occhi chiusi. Nei miei momenti più bui lei era la luce. Quando sto con lei riesco a liberarmi dai pensieri che ho in testa, a lasciare i brutti momenti e i brutti ricordi alle spalle: diciamo che sto proprio bene. Lei è sempre stata al mio fianco e io lo sarò sempre per lei. Sento che questa amicizia non finirà mai, lo spero, perché è una di quelle amicizie fortissime che anche se ci sono dei momenti brutti non si spezzano ma si rafforzano” (S. classe prima).

Gemma n° 2249

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare due momenti di quest’estate per me molto significativi. La prima foto mostra l’alba ripresa dalla spiaggia di Lignano. Quest’estate infatti io e i miei amici siamo andati a vedere l’alba alle 5 la mattina di Ferragosto in spiaggia. Abbiamo deciso proprio questa data perché in quel giorno, circa 7 anni fa, ci siamo conosciuti in quello stesso posto, l’ufficio 17 di Lignano Sabbiadoro. Vedere il sorgere del sole con degli amici che vedo solo 2 settimane all’anno data la distanza è stato un momento veramente magico e indimenticabile che porterò nel cuore.

Quest’estate ho avuto anche l’opportunità di assistere a un paio di concerti, in particolare quello di Irama. Irama da quando sono in seconda media è il mio cantante preferito è l’anno scorso sono finalmente riuscita ad andare ad un suo concerto.
La prima volta che ho ascoltato La ragazza con il cuore di latta è stata nel 2019 quando ha partecipato a Sanremo con questa canzone. Al primo ascolto mi sono stupita per il significato profondo che possiede, ma poi quando sono andata a leggere il testo parola per parola e ho cercato la vera storia che c’è dietro a questa canzone mi sono commossa. Quando l’ha cantata al concerto ho provato le stesse emozioni di quella volta, rimanendo stupita dall’intensità del brano e dal coinvolgimento emotivo che mi dà ad ogni ascolto.”
(S. classe terza).

Gemma n° 2247

“Ciao piccola G.,
finalmente sei maggiorenne, non è proprio come te lo eri immaginato ma infondo non è così male.
Da dove cominciare? Ci sarebbero tante cose da dirti. Non abito più a Roma, inaspettato vero? sì anche per me, so che ami tanto quella città  ma non hai potuto farci nulla e ti sei dovuta trasferire a Udine, sempre meglio di tutte le precedenti proposte di papà. La Germania, la Svizzera, l’Austria, l’Ungheria, la Romania anche se per quest’ultima non vale. Ci andrò questa estate, non in vacanza come al solito, bizzarro anche questo? Ricordo come piangevi perché non volevi trasferirti lì ma crescendo hai capito di dover dare un’opportunità anche a quel luogo. In fondo hai pure una casetta carina, eh sì non dobbiamo più dormire sui divani dei vari parenti. Hai trovato lì anche persone con cui ti diverti e con cui hai vissuto tante avventure. Adesso hai anche un piccolo cane, beh oddio ha 4 anni e mezzo e pesa 7kg quindi tanto piccolo non è, si chiama Ivy e nonostante tutti dicessero che ti saresti stufata è diventata letteralmente tua figlia. In primavera facciamo lunghe scampagnate con la bici e lei ovviamente è nel cestino. So che non è un periodo felice per te ma purtroppo andrà peggio. Cadrai tante volte e ti sembreranno senza uscita ma, a volte da sola, a volte con l’aiuto di alcune persone che ti hanno voluto bene, sei riuscita a superarle. Finalmente ho fatto la richiesta per la cittadinanza, specialmente per te in modo che nessuno possa più dire che non sei italiana. Ho iniziato scuola guida, sta andando benino. Ho deciso di fare l’università, contro ogni pronostico e contro l’opinione di tutti, imparando anche dallo sbaglio nella scelta del liceo. Certe cose non sono mai cambiate, il tuo amore per la neve, il mare, le passeggiate nella natura, fare gite, escursioni, visitare luoghi, i lamponi raccolti dall’orto della nonna. Purtroppo non si è mai instaurato quel rapporto che avresti voluto con i nonni, un po’ con tutti i parenti data la lontananza. La cosa più bella dopo l’arrivo di Ivy è stata sicuramente l’incontro di una persona speciale, il nostro rapporto non è perfetto come tutti i rapporti, però ho finalmente trovato una persona uguale a me che mi capisce.
Ti riscriverò tra qualche hanno per vedere come saranno cambiate le cose.”
(G. classe quinta).

Gemma n° 2242

“Ho portato questa gemma perché è stata la prima gara che ho fatto e la prima medaglia d’oro che ho vinto; soprattutto l’ho portata per due miei amici che hanno smesso di fare atletica con me e con cui ero amico anche fuori dall’ambito sportivo” (A. classe prima).

Gemma n° 2241

“La foto non rende molto ma basta per far capire quanto ci tenga a loro e quanto siano importanti per me.
Questi sono i miei migliori amici. Abbiamo fatto tutte le scuole assieme fino alla terza media, purtroppo alla fine di questo percorso abbiamo deciso di intraprendere strade differenti ma questo non ha influito sulla nostra amicizia.
Ci sono sempre stati anche dopo litigi e fraintendimenti e ovviamente io ho fatto lo stesso per loro.
Non credo a chi dice che l’amicizia tra maschi e femmine non esiste, anzi credo che sia una delle cose più vere” (R. classe prima).

Gemma n° 2231

“Come mia prima gemma ho deciso di portare una foto con le mie migliori amiche, perché per me significano molto: nonostante ci conosciamo da appena quasi un anno, abbiamo legato fin da subito quando ho cambiato scuola. Abbiamo scoperto immediatamente di avere molte passioni in comune, come l’amore per la lettura e lo shopping. Abbiamo anche molte esperienze vissute che ci accomunano , quando sono con loro mi sento a mio agio e libera da ogni cosa, mi fanno sempre divertire e ci supportiamo sempre a vicenda. Ci vediamo raramente ora che è iniziata la scuola perché siamo tutte impegnate, ma quando ci vediamo passiamo molto tempo insieme e ci divertiamo tantissimo. A loro devo molto perché mi hanno insegnato ad apprezzare di più me stessa e a fregarmene dei pregiudizi degli altri, con loro sono felice e non potevo desiderare amiche migliori” (B. classe prima).

Gemma n° 2229

“Queste siamo io e A., la mia migliore amica. Da piccole ci conoscevamo di vista per esserci viste in spiaggia o uscire dalle nostre case estive, siccome abitiamo nello stesso condominio. Col tempo abbiamo iniziato ad andare in spiaggia assieme, a fare la spesa assieme o anche solo vederci nel giardino di sera dato che non potevamo uscire. Pur di vedere A. la accompagnavo alle 6 di mattina in spiaggia solo per giocare col suo cane, per poi trovarci a fare colazione a casa sua. Ora  esco di casa con la borsa piena di vestiti per dormire da lei, così da poter passare più tempo insieme, anche solo per guardare un brutto film per poter ridere un po’. A. nonostante si arrabbi se non riusciamo a vederci mi sta sempre vicino: basta un messaggio in cui le chiedo aiuto per qualsiasi cosa e lei mi risponde. A. è importante ed è praticamente la mia seconda sorella” (V. classe prima).

Gemma n° 2227

“Come Gemma quest’anno, ho deciso di portare 4 brevi video presi dal film Collateral Beauty. Collateral Beauty, il film diretto da David Frankel, vede protagonista Howard Inlet (Will Smith), direttore di un azienda pubblicitaria, profondamente depresso a causa della perdita prematura di sua figlia. Whit (Edward Norton), Claire (Kate Winslet) e Simon (Michael Peña), suoi amici e collaboratori capiscono che il suo stato d’animo sta diventando un problema per l’azienda: dopo aver perso sua figlia, a Howard non importa perdere tutto il resto. Gli amici per questo, assumono un’investigatrice privata per capire cosa l’amico stia passando e cercare di aiutarlo.
Quest’ultima, Sally scopre che l’uomo invia strane lettere indirizzate ad “Amore”, “Tempo” e “Morte”. Superato lo sconcerto, decidono di assumere attori che incarnano questi stati d’animo per organizzare incontri con Howard e rispondere agli interrogativi presenti nelle sue lettere.

Intanto Howard decide di frequentare un gruppo di sostegno e conosce Madeleine (Naomie Harris) che ha perso anche lei la figlia. Si susseguono gli incontri organizzati dai suoi colleghi, fin quando “Amore” riesce a far capire ad Howard che deve permettere all’amore di essere ancora presente nella sua esistenza, in quanto elemento fondamentale per continuare a vivere.
I video che ho scelto sono rispettivamente il suo incontro con la Morte, con il Tempo e con l’Amore. Queste conversazioni sono ricche di elementi che fanno riflettere sulla vita e sul suo fine. Quando ho visto il film per la prima volta sono rimasta impressionata da questo espediente usato dal regista per analizzare profondamente gli stati d’animo del protagonista.
Dopo che l’ho visto, ho riflettuto a lungo su questi tre temi che caratterizzano la nostra vita, che noi ce ne rendiamo conto o meno. La morte la colleghiamo al dolore ed alla sofferenza ma se scaviamo a fondo, ci insegna sempre qualcosa della vita e ci fa guardare dentro in maniera diversa. Il tempo ci insegue ma come anche noi inseguiamo lui. Spesso e volentieri siamo arrabbiati con lui ma in realtà non è colpa sua. Siamo noi autori della nostra vita e siamo noi gestori di come lo spendiamo e con chi. L’amore è ciò che ci scalda, ma è anche ciò che ci fa raggelare. L’amore è un contrasto, fa sorridere e fa piangere, ci aiuta a rialzarci ma ci fa anche cadere. Tuttavia, senza amore non vivremmo. Non è solo amore in termini di relazioni ma anche l’amore dei genitori, dei nonni e degli amici. L’amore che noi riserviamo per queste persone ci fa andare avanti. L’amore è una sicurezza che noi lo vogliamo ammettere o meno.”
(G. classe quarta).

Gemma n° 2226

“Quest’anno ho riflettuto parecchio su cosa avrei potuto portare come gemma, non perché non avevo delle cose da portare bensì perché le cose che avrei voluto portare erano davvero molte.
Così ho scelto un oggetto che potesse racchiudere in qualche modo tante piccole gemme che hanno contribuito a riempire quest’anno con tante emozioni ed esperienze.
Quindi ho portato una macchina fotografica analogica e anche alcune foto che ho scattato durante momenti di grande spensieratezza e felicità.
Questa analogica in particolare è la terza che utilizzo; la prima l’avevo comprata insieme alle mie amiche durante un viaggetto che avevamo fatto insieme a Trieste ad aprile, infatti è piena di foto che abbiamo scattato durante quella giornata. La seconda comprendeva principalmente foto che ho scattato durante le mie vacanze in Grecia e alcune foto scattate a Londra. Nella terza (ovvero questa), che non ho ancora terminato, ci sono altre foto di Londra, un paio di foto fatte ad alcuni concerti a cui sono andata quest’estate ma soprattutto tante foto delle mie amiche.
Ho scelto di portare la macchina fotografica non perché sia la mia più grande passione, bensì perché a me piace davvero molto scattare foto a luoghi e a persone che amo, di cui vorrei ricordarmi per sempre, infatti anche la galleria del mio telefono è davvero piena di foto.
Le mie foto non devono necessariamente avere un significato profondo, semplicemente rappresentano ciò che io considero bello.
Molte foto mi ricordano del luoghi, ricollegabili a delle avventure che ho vissuto; altre ritraggono le amiche, una delle cose che amo di più fotografare, soprattutto mentre fanno cose semplici e spontanee; secondo me le mie amiche sono davvero davvero belle, non solo esteticamente, loro hanno qualcosa che le fa splendere in tutto ciò che fanno.
Faccio tante foto durante delle belle esperienze memorabili, così che anche nei momenti di tristezza, nei quali la mia mente non riesce a spostarsi dai pensieri negativi, io possa riguardare le mie foto ed ecco che subito ritorna un grande sorriso: mi basta semplicemente guardare una foto scattata in un momento pieno di serenità per stare un po’ meglio.
C’è una frase di una delle mie canzoni preferite dei The Cure, ovvero Pictures of You, che dice “I’ve been looking so long at these pictures of you that I almost believe that they’re real; I’ve been living so long with my pictures of you that I  almost believe that the pictures are all I can feel” (ovvero “ho guardato così a lungo queste tue foto che quasi credo che siano reali; ho vissuto così a lungo con le mie foto di te che quasi credo che le immagini siano tutto ciò che posso sentire”); diciamo che per me le foto sono appunto un modo per rivivere i ricordi e farmi tornare “a quei momenti lì”, intrisi di serenità.
Inoltre scattare foto alle persone è uno dei miei modi per dimostrare affetto, è per questo che cerco, nella quotidianità, di “cogliere l’attimo” e scattare qualche foto durante dei momenti spontanei: secondo me infatti le foto più belle sono fatti negli attimi più inaspettati.
Per me fare foto è sia una “dimostrazione di amore” verso persone, cose o luoghi che sto fotografando, sia un mezzo per non dimenticarmi mai delle esperienze vissute, così da ricordarmene sempre; mi trasmettono speranza e allegria, sono un modo per ricordarmi che nonostante i momenti brutti, durante i quali magari è difficile trovare un motivo per continuare ad andare avanti, ci sono anche molti momenti pieni di felicità, che mi permettono di andare avanti nella speranza di vivere ancora tanti momenti come quelli” (S. classe terza).

Gemma n° 2225

“Come gemma ho deciso di portare quella che all’apparenza potrebbe sembrare una semplice maglietta verde rovinata da segni di pennarello indelebile, una canzone e un video di quest’estate.
Questa maglietta non è così semplice; si tratta, in realtà, di un bellissimo ricordo che conservo gelosamente da questa estate. Come ogni anno, partecipo ad un centro estivo: il grest di Tarcento. Qui ho vissuto importanti esperienze, sono cresciuta e ho imparato molto. Quest’anno sono riuscita a vivere appieno l’estate, cosa che non sono mai stata in grado di apprezzare nemmeno durante la mia infanzia. Questa maglietta porta con sé l’odore delle calde giornate estive passate sotto al sole, senza cellulare e circondata da persone diverse e meravigliose, le quali mi hanno lasciato (ognuna a modo suo) qualcosa di importante: ricordi. Questa maglietta mi ha accompagnato per tutto il mese di luglio e mi ha permesso di conoscere un lato di me stessa di cui non ero a conoscenza, un lato attivo ed estroverso, pieno di sicurezza e voglia di vivere, voglia di sperimentare cose nuove e senza alcuna paura o ansia. Ho iniziato questo percorso con molti dubbi e tante incertezze, e ne sono uscita profondamente cambiata, mi sono sentita libera e fiera di ciò che sono riuscita a costruire in un solo mese, il mese di luglio. Sono molte le date a cui continuo a pensare sperando di poterle così assaporare ancora un’ultima volta. È stata l’estate migliore di tutta la mia vita, e non sto esagerando. Questa maglietta mi ricorda di tanti bambini e tanti cari amici che, in occasione dell’ultima giornata hanno firmato questa maglietta riempiendola di dediche e tanto tantissimo affetto.
Ho deciso anche di portare una canzone, la quale rappresenta un importante pezzo della mia estate, il mese di agosto, passato con la mia famiglia e in compagnia di cari amici: Buon viaggio (Share the love di Cesare Cremonini” (C. classe terza).

Gemma n° 2221

“Ho pensato molto a che oggetto o fotografia portare quest’anno, ma nessuno mi convinceva completamente, nessuno mi faceva dire “questa è proprio la mia gemma!” Allora come mia ultima gemma del liceo ho deciso di portare la mia classe.
Mi sento enormemente grata di essermi trovata in una classe dove posso essere me stessa senza vergogna e senza sentirmi giudicata, accerchiata da amore e sostegno reciproco.
L’anno scorso è stato uno dei più duri della mia vita e grazie ai miei compagni di classe e alcuni professori sono riuscita a venirne fuori, trovando nella scuola e tra le mura della mia aula un angolo sicuro dove rifugiarmi quando soffrivo.
Mi ritengo fortunata, perché so che non tutti si sentono bene nella classe in cui si trovano e la scuola a quel punto diventa un incubo. Io nel mio cuore porto tutti i miei compagni, dal primo all’ultimo, e mi auguro di avere per sempre questo bel ricordo di loro e degli anni che abbiamo passato insieme. Quando da grande parlerò del liceo, sicuramente la prima cosa che mi verrà in mente sarà il tempo prezioso passato con loro e, da brava sensibilona quale sono, sicuramente mi scenderà una lacrima” (G. classe quinta).

Gemma n° 2220

“Ho portato delle foto con la mia migliore amica. E’ sempre stata l’unica amica con cui ho condiviso tutto di me, fin da quando sono arrivata qui alle elementari. Questo è uno di quei ricordi che ogni tanto riguardo e mi riportano alla mente i momenti belli. Abbiamo fatto queste foto al Città Fiera nel giorno in cui abbiamo festeggiato 6 anni di conoscenza”.

Gemma n° 2217

“Come mia prima gemma ho deciso di portare questi occhiali da sole, che ho comprato in una bancarella a Venezia, durante l’ultima gita dell’anno scorso.
Sinceramente ho pensato tanto a cosa portare come gemma e la cerchia si era ristretta a poche e per me importanti canzoni ma alla fine ho scelto di portare qualcosa di materiale, non composto da ritmo, melodia, strumenti musicali e parole.
A dire la verità a raccontarlo mi sembra molto sdolcinato e melenso ma è la pura verità.
Questi occhiali sono importanti per me perché simboleggiano un giorno in cui tutti i miei pensieri, paure e la tensione per l’esame mi hanno abbandonata completamente, lasciando spazio solo al divertimento e alla spensieratezza.
In quella giornata i legami con le persone importanti che mi hanno accompagnato in quel periodo e che tutt’ora mi accompagnano sono stati rinforzati e saldati, altri invece si sono rotti, ho fatto nuove conoscenze, anche se alcune non sono continuate ma soprattutto mi sono sentita leggera.
Abbiamo mangiato, riso, fotografato tutti i momenti per noi significativi e importanti; sono salita su una gondola dalla quale sono quasi caduta ma ogni singola emozione la porterò sempre dentro al cuore.
Gli stessi occhiali, oltretutto, li ha comprati anche la mia migliore amica: sono di un colore differente ed ogni volta che usciamo li indossiamo: con la pioggia, con la neve, con il sole, con la nebbia, al mare, in montagna li indossiamo sempre, insieme”.
(S. classe prima).

Gemma n° 2212

“La mia gemma è questa foto. Ci siamo io e R., una delle mie migliori amiche. Abbiamo iniziato a legare l’anno scorso, in seconda, grazie ad un’uscita con altre persone. In prima anche se eravamo nello stesso gruppo non parlavamo quasi mai. Mi ricordo che le uniche volte che le scrivevo era per chiederle qualcosa sulla scuola e ogni volta le scrivevo più volte scusa per il disturbo e grazie. Cosa che ora mi sembrerebbe strana da scrivere. Non mi sarei mai aspettata di legare così tanto con lei, passare molti bei momenti e fare molte nuove esperienze insieme. Come in tutte le amicizie ci siamo anche sostenute nei brutti momenti. Tra la scuola e le attività sportive che facciamo assieme passo più tempo con lei che con chiunque altro. Sono molto felice di aver conosciuto una persona così e che faccia parte della mia vita” (G. classe terza).

Gemma n° 2210

“Nel video motivazionale che io e il mio compagno D. abbiamo deciso di portare come gemma, vediamo un omino apparentemente insoddisfatto della sua vita, prigioniero delle sue stesse cattive abitudini. Questo omino viene posto davanti a una scelta, prendere la pillola blu o la pillola rossa. La pillola blu rappresenta il bene e il successo, mentre la pillola rossa rappresenta la miseria e la mediocrità. Scegliendo la pillola blu, l’omino sarebbe in grado di cambiare la sua vita seguendo gli esempi di tutte le persone che vengono rappresentate durante il video, arrivando a sentirsi soddisfatto della vita che sta vivendo e orgoglioso degli obiettivi che ha raggiunto o che sta raggiungendo. Scegliendo la pillola rossa invece, l’omino continuerebbe a vivere la vita insoddisfatta che fin a questo momento aveva vissuto, permettendo alle cattive abitudini e ai propri vizi di prendere il controllo della sua vita, rendendolo triste e insoddisfatto.
A febbraio del 2022, io e il mio amico D. abbiamo deciso di intraprendere un percorso insieme in palestra, che durante il passare del tempo si è rivelata essere una nostra passione, nonché ormai una nostra attività quotidiana. Parlando e confrontandoci, ci siamo resi conto di esserci sentiti entrambi come l’omino all’inizio del video, ma ci siamo resi conto anche di quanto siamo migliorati entrambi grazie all’aiuto dell’altro. Ogni giorno cerchiamo di spronare l’altro a migliorare ed è anche per questo che ci siamo sentiti rappresentati da questo video, ogni giorno ci sentiamo come se dovessimo prendere una decisione importante, prendere la pillola blu e dare il meglio di noi stessi per poter migliorare, oppure prendere la pillola rossa e continuare a essere le persone che siamo ogni giorno.”
(V. e D. classe quarta).

Gemma n° 2202

“Ho portato la maglia Collina 2022, dove si svolge il campeggio della parrocchia del mio paese. Ci vado da quando ero in seconda elementare e quest’anno è stato il mio ultimo anno. Mi ha permesso di conoscere nuovi amici, mi ha aiutato a diventare più espansiva e a non chiudermi in me stessa” (V. classe prima).

Gemma n° 2201

“Come gemma oggi ho portato un disco del mio artista preferito: Tupac. Questo disco mi è stato regalato il giorno del mio compleanno da una mia amica molto stretta.
Ho voluto portare questo per due principali motivi: primo, perché la musica non è solo una passione per me, ma è qualcosa di veramente importante. Ascoltarla mi fa sempre sentire bene, mi ha aiutato nei brutti periodi e mi ha aiutato a trovare la luce nei momenti più bui.
Il secondo motivo è per parlare dell’amicizia. Secondo me questo è un valore di cui tutti hanno bisogno nella propria vita: secondo me un amico è il dono più grande e sono grata di avere gli amici che ho perché so di poter sempre contare su di loro” (B. classe prima).

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