Gemma n° 2518

“Ho scelto di portare questo libro perché da piccola avevo paura della morte di mia madre, e allora mia mamma me l’ha comprato per tranquillizzarmi” (V. classe prima).

Gemma n° 2494

“A inizio anno mi è stato dato il compito di presentare una gemma e da quel momento mi sono chiesta in continuazione cosa portare. Mi sono concentrata su tutti gli oggetti a cui sono affezionata, alle canzoni che non mi stanco mai di ascoltare, a tutti i momenti che sono rimasti indelebili nella mia mente e nel mio cuore e a tutte le persone che amo. Cercavo in continuazione un qualcosa di complicato, ma mi sono resa conto che “l’essenziale è veramente invisibile agli occhi”. 
Per questa gemma ho scelto di portare mia mamma. Inizialmente mi è apparso un pensiero banale, ma ripensandoci non lo è affatto. Forse l’età mi ha portato ad apprezzarla di più, o meglio, a comprenderla di più. Nonostante io sia la sorella maggiore, quindi ricopro quasi il ruolo di seconda mamma in casa, non riuscirò mai ad essere come lei. Mia madre è la donna più forte che io conosca, non lo dico solo perché ho un amore incondizionato nei suoi confronti, ma anche perché ha avuto modo di dimostrarmelo durante tutti questi anni. Nonostante le immense imprese e ostacoli che il destino ha voluto imporre nel suo cammino, lei ha sempre avuto il coraggio di trovare la forza per lottare per noi e con noi. È riuscita ad affrontare una delle malattie più temute dalle donne, ma nonostante ciò non ci ha mai private della sua presenza. Sì è vero, ha, a volte, un carattere abbastanza irruento, su molte cose siamo in disaccordo, ma non smetterò mai di cercare il suo sguardo per una rassicurazione, per sentire quell’amore che solo una madre può dare. Sono sempre stata una persona a cui non piacciono molto le smancerie, preferisco dimostrare ad azioni, a fatti i miei sentimenti, ma ho anche capito, in questi ultimi anni, che la vita è troppo breve per non pronunciare quel “ti voglio bene mamma”. Ho iniziato a piccoli passi a riaprirmi nel mondo dei sentimenti.
Penso che a tutti sia capitato di trovarsi in una situazione in cui l’unico pensiero fosse quello di essere tra le braccia della propria madre per riuscire a dimenticare ciò che è successo e di sentirsi nuovamente al sicuro. Questa è l’importanza della mamma. Dico spesso che starei benissimo senza di lei, che sono abbastanza grande per affrontare la mia vita da sola, ma nel fondo della mia coscienza sono perfettamente consapevole che tutto questo non è vero.
Non vorrei sembrare banale a questo punto, ma quando dico che mia madre è il mio punto di riferimento lo intendo davvero. Ho sempre sperato e sognato di essere come lei, di avere il suo carattere e di riuscire a farmi rispettare in ogni circostanza, di avere la sua tenacia e la sua testardaggine, anche se a volte è un po’ fastidiosa. Ho capito che tutte le litigate con lei non sono tempo perso, anzi, mi hanno aiutata a crescere.
In questi anni io e lei siamo cresciute insieme e siamo diventate amiche, un tipo di amica che tutti dovrebbero avere nella loro vita. Lei non giudicherà mai, mi sosterrà sempre anche negli errori, ma spiegando gli sbagli e donandomi i consigli giusti per rialzarmi. È un’amica che non ha alcuna invidia nei miei confronti, spera solo che io non commetta i suoi stessi errori e che, anzi, abbia una vita migliore della sua. Le mie lacrime da lei sono sempre state asciugate e facendomi sentire avvolta dalle sue calde braccia sono riuscita a percepire quella rassicurazione che ormai non sento da tempo. La mamma rimarrà sempre la mamma ed è per questo che a lei dedico questa gemma, per ricordarmi quanto lei sia fantastica e anche per ricordarmi di quanto io sia fortunata ad averla al mio fianco.
Ti amo mamma.”
(J. classe quarta).

Gemma n° 2492

“Come gemma ho deciso di portare il rapporto che ho con mamma e anche se per molti è una cosa banale, per me non lo è.
Starei ore e ore a parlare con lei che a volte mi fa da madre, altre da migliore amica. Con lei riesco ad essere me stessa al 100%. Spesso mi basta un suo sguardo e riesco a trovare la strada per uscire dal labirinto di paranoie e pensieri nel quale mi sono persa. Riusciamo a capirci e a volte fare interi discorsi solo attraverso gli sguardi. Lei la prendo come modello e quando non sono in me è l’unica che riesce a farmi ragionare, qualunque sia il problema. Le voglio un mondo di bene anche se non glielo dico quasi mai” (E. classe prima).

Gemma n° 2490

“Questa è la mia prima gemma e ho deciso di dedicarla a mia mamma. Questo oggetto può sembrare semplice ma per me ha un significato importante e ricordo ancora molto bene il giorno in cui me l’ha regalato: era la sera prima della mia Comunione e lei è arrivata in camera mia e mi ha dato questo braccialetto, io l’ho subito messo al polso e non l’ho più tolto. Questo braccialetto mi ricorda quel momento e soprattutto mia mamma, a cui devo veramente il mondo per quello che ha sempre fatto per me” (A. classe prima).

Gemma n° 2484

“Il significato di questa gemma non risiede tanto nella canzone Kids degli MGMT, quanto nella persona che me l’ha mostrata. Fu mio padre a mostrarlo durante una delle nostre piccole sfide su chi riuscisse a trovare le canzoni più belle. Ogni volta, mio padre mi mostrava proprio questa. Questo mi fa riflettere sul fatto che il legame con i propri genitori si manifesta anche nei piccoli gesti quotidiani”(A. classe terza).

Gemma n° 2479

“Quest’anno ho deciso di portare questa collana che ho preso qualche anno fa in un negozio a Bibione. Ne ho sempre voluta una del genere e quindi quando l’ho vista ho colto l’occasione e anche mia mamma ne ha presa una. L’ho scelta perché appunto mi fa pensare al legame che ho con mia mamma: la mia migliore amica, il mio posto sicuro” (S. classe terza).

Gemma n° 2455

“Devo essere sincera: ero molto indecisa riguardo alla gemma che avrei dovuto portare quest’anno, e pensavo di avere un sacco di tempo. Essendo una persona che prende tutto molto seriamente, la scelta di dedicare il mio tempo a qualcuno di importante che è sempre vicino a me è stata difficile. Alla fine, ho scelto di dedicare questa gemma a mia mamma.
Questa foto è stata scattata quando avevo all’incirca 8 mesi e io e la mia famiglia stavamo festeggiando il mio battesimo. In questa foto siamo raffigurate io e mia mamma, di nome B. Mia mamma è una donna molto forte e questo mese per lei è stato molto difficile; ha dovuto affrontare tante sfide e per questo voglio ringraziarla poiché nonostante tutto ha sempre mantenuto un sorriso dolce sul suo viso.
Non voglio mentire e raccontare la perfetta storia di come il nostro legame sia come nei film e che lei è la mia migliore amica, poiché non è così. Anzi, spesso abbiamo opinioni contrastanti e perciò litighiamo.
Non nego che invidio molto le persone che hanno un buon legame con i loro genitori, non nego che lo desidero anche io e che spesso mi mette in imbarazzo persino parlarne con gli altri.
Tuttavia, mia mamma è sempre presente, accanto a me, a proteggermi e ad aiutarmi, anche quando la faccio impazzire. Desidero ringraziarla per i sacrifici che fa per me e mia sorella, per l’impegno costante nell’accontentarci e, soprattutto, per la sua infinita pazienza.
Io non l’ho potuta proteggere da tutto il male che ha incontrato durante la sua vita ma spero con tutto il mio cuore che capisca quanto le voglia bene e che per me è un grande esempio in ogni cosa che fa. Una frase che mi ripete spesso è: “Ricordati sempre di essere indipendente”. Da bambina non capivo appieno il significato, ma ora, quando mi sento demotivata, ripenso a quelle parole e al significato profondo che hanno per lei.
In conclusione, questa gemma rappresenta non solo un omaggio a mia mamma, ma anche un riconoscimento alla sua forza, saggezza e amore. Le sono grata per ogni insegnamento e sacrificio, e mi auguro di poterle restituire, in parte almeno, tutto l’affetto che mi ha donato nel corso degli anni”.
(V. classe prima).

Gemma n°2451

“La gemma che ho deciso di portare è una foto con la mia mamma, per me lei è la mia gemma. Ho scelto una foto d’infanzia in cui ci sono io mentre piango e la mia mamma sorridente che simboleggia quanto mi stia sempre vicino e cerchi sempre di farmi sorridere” (G. classe terza).

Gemma n° 2449

“Oggi ho deciso di portare come gemma mia madre. Insieme abbiamo passato dei momenti molto duri della nostra vita come, per esempio, penso il più importante, la separazione in casa con mio padre. In quegli anni ero piccola e solo poco tempo fa ho capito quanto fosse stata effettivamente forte mia madre e come abbia avuto il coraggio di continuare una sua strada da sola con le sue due figlie accanto. Per me lei è una mia fonte d’ispirazione: anche se molto spesso non andiamo d’accordo e litighiamo, per me lei rimane comunque l’unica persona di cui mi posso fidare al 100%, perché so che lei non mi abbandonerà mai. Quindi se un giorno mi dovessero chiedere: Cosa vorresti diventare da grande? Beh io risponderei sicuramente, come prima cosa, una brava madre come lo è stata lei per me fino ad adesso e come continuerà ad esserlo in futuro” (S. classe seconda).

Gemma n° 2420

“Come gemma quest’anno ho deciso di portare la canzone Iris dei Goo Goo Dolls, perché per me ha un significato importante. Infatti è stata mia madre a farmela conoscere in un momento triste nella mia vita, perciò ogni volta che l’ascolto mi vengono sempre in mente lei e tutte le altre persone che mi sono state accanto in momenti difficili e la voglio dedicare a loro.
Inoltre penso anche che sia una delle canzoni d’amore più belle che siano mai state scritte e ciò la rende ancora più speciale per me” (M. classe terza).

Gemma n° 2401

“Buongiorno, oggi vorrei parlare di mio padre, che è un vero eroe per me. Per questo ho portato questa fotografia. Qui siamo per la prima volta in Italia. Mio padre è il mio miglior amico, che amo profondamente. Abbiamo momenti speciali insieme e condividiamo gli stessi gusti musicali. Nonostante parliamo poco, è molto importante per me” (V. classe terza).

Gemma n° 2353

“Quando ho scoperto il giorno in cui avrei dovuto presentare la mia gemma ho subito iniziato a pensare a ciò a cui avrei dovuto dedicare il mio e il vostro tempo e dunque a ciò che ritengo talmente significativo da poter essere il soggetto della mia ultima gemma in assoluto. Per questo motivo ho deciso di parlarvi di una delle persone più importanti per me, dell’amore della mia vita: mia madre, anche conosciuta come T.
Molti affermano che il legame di sangue è come un giuramento di fedeltà e di eterno amore ma se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è che non è sempre così, eppure io ho avuto la fortuna di nascere sua figlia e dunque, di poter sempre trovare conforto tra le braccia della persona più buona che esista. Spesso mi chiedo infatti se qualsiasi altra madre si sarebbe comportata come lei si è comportata con me nei momenti più bui.
Oltre ad essere letteralmente la madre migliore al mondo (e giuro che non è il classico modo di dire) è anche la moglie che chiunque desidererebbe perché quando all’altare ha giurato di rimanere al fianco di mio padre in salute e in malattia di certo non stava scherzando.
Ma non sarebbe giusto parlarvi di lei riducendola a madre e moglie perché è prima di tutto Donna, una donna generosa, altruista, attenta e premurosa, un’anima pura. Insomma , spero un giorno di poter essere anche solo la metà della donna che è lei” (E. classe quinta).

Gemma n° 2350

“Ho scelto di portare mia mamma. Si chiama F. e con lei ho un legame bellissimo. Ci somigliamo molto soprattutto caratterialmente e proprio per questo riesce a capirmi benissimo. Per me mia mamma è una spalla destra, una mano sempre tesa ad aiutarmi, un sorriso quando la giornata è tutta buia, un caldo abbraccio quando tutto sembra freddo. Soprattutto in questo periodo difficile a causa della scuola e altri vari problemi lei c’è sempre per me. Nonostante lavori molto riesce a dedicarsi a me perché so che ci tiene moltissimo. Voglio ringraziarla per tutto quello che fa ogni giorno per me e non penso lo sappia, ma la amo veramente tanto” (C. classe seconda).

Gemma n° 2338

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare una persona e quindi una parte della mia vita, mia mamma. Mia mamma è una persona buona, sempre presente con tutti e molto profonda. Mia mamma ha 48 anni e da 18 si prende cura di me e mia sorella, facendoci sentire protette. Quello da cui non ci poteva proteggere erano però le cose incontrollabili, il destino, il corso della natura. Mia mamma da 3 anni e mezzo ha un tumore maligno ai polmoni al quarto stadio, con metastasi alla colonna vertebrale. Per fortuna (e so che non si può definire così) è un cancro particolare, non una massa come si è soliti pensare, bensì uno strato di cellule che coprono l’intera superficie. Di conseguenza la cura non prevede chemio ma terapie staminali mirate ad una determinata zona. Tante volte mi sono chiesta perché a lei, tante volte ho pensato che avrei preferito averlo io pur di non vederla soffrire e non nego che ho la costante paura di non poter fare più le cose quotidiane che faccio con lei. Questa malattia per quanto sia disgustosa mi ha fatto maturare e capire che la vita è da vivere al 100%. Mi ha insegnato che probabilmente chiunque potrebbe combattere una guerra che tiene nascosta. Io l’ho fatto: per molto tempo ho tenuto nascosto una cosa più grande di me, forse perché dicendolo si sarebbe concretizzato o forse perché non volevo (e non voglio) essere trattata in modo diverso. Questa malattia mi ha insegnato ad essere forte, a combattere per quello che voglio, a stringere i denti e ad andare avanti, a proteggere gli altri prima di proteggere me stessa. Mi ha insegnato che la vita è fatta da alti e bassi e che se voglio davvero qualcosa non devo aspettare il momento giusto.
Questa gemma ha un unico scopo ossia di farvi capire quello che un cancro ha fatto capire a me. La vita corre più veloce di quanto si pensi e non aspetta che tu prenda il treno giusto. Potresti riuscire a beccare quella coincidenza che tanto aspettavi, ma potresti benissimo aspettare le due ore di ritardo prima del prossimo treno. Ma quando lo aspetti, ricordati che a destinazione ci sono l’amore, la fiducia, la speranza: c’è semplicemente l’aria.
Per rappresentare questo messaggio che spero vi arrivi con tutto il cuore, porto una canzone di Ligabue Certe Notti. Mia mamma e mio papà la cantavano nei sedili anteriori della macchina ma io non l’ho mai apprezzata. Ora mi ritrovo a cantare la stessa canzone, sempre in macchina, con il mio ragazzo che guida.”
(B. classe quinta).

Gemma n° 2337

“Ci sono poche canzoni che collego a dei momenti specifici della mia vita ma Thunderstruck degli AC/DC è sicuramente una di queste. Non è una canzone che ascolto e questo non è il mio genere di musica preferito eppure ogni volta che sento questa canzone o ci penso mi viene in mente un flashback ben preciso: una bambina che si scatena e salta sulle note di questa canzone con il suo papà nello studiolo della propria casa. Ora non sempre io e mio papà andiamo d’accordo, abbiamo due caratteri diversi che capita si scontrino. Nonostante questo non rinuncio mai a una buona chiacchierata con lui e non posso negare di volergli bene.
Qualche tempo fa mi ha chiesto di portare ogni tanto un po’ di musica da “boomer” (come la chiama lui) a scuola (Sì, ha imparato la parola boomer e adesso la usa sempre, anche quando non serve). Non sapeva però che stavo già pensando di portare questa canzone come gemma ed ora eccomi qua a parlarne” (R. classe quarta)

Gemma n° 2330

“Come ogni anno, anche questo ho avuto qualche dubbio su cosa portare come gemma. Poi ho pensato all’ultimo periodo e non ho avuto nessun dubbio.
Ho voluto portare questa foto, non tanto per la foto in sé ma per ciò che significa la persona che c’è. Il rapporto che ho con mia mamma è davvero particolare.
A volte è un rapporto madre figlia normale.
A volte è come se fossimo la stessa persona, siamo identiche non solo esteticamente ma anche caratterialmente, entrambe timide, un po’ chiuse, scegliamo bene le persone con le quali aprirci.
Io ho scelto di aprirmi proprio con lei, infatti a volte il nostro rapporto si trasforma in uno da migliori amiche. Credo sia da poco più di un anno che abbiamo legato così tanto.
Il tutto è nato ad aprile 2022, dopo un’assemblea d’istituto sui disturbi alimentari, quando mi sono confidata con lei e, per la prima volta, ho detto a qualcuno quali fossero le paure, le insicurezze che mi turbavano in quel periodo.
Il nostro rapporto poi è tornato ad essere quello madre-figlia fino a dicembre dell’anno scorso.
Da un giorno all’altro mi sono ritrovata con il cuore a pezzi, senza punti di riferimento, mi sono sentita persa.
Sono entrata nel periodo più brutto della mia vita e lei era l’unica persona che lo sapeva, l’unica con cui potevo e riuscivo a parlare.
Si è subita tutte le mie crisi, i pianti, il mio mal di stomaco, gli sbalzi d’umore, le lamentele, le chiamate persino da Lisbona perché stavo male, i discorsi fino a sera tardi a parlare del più e del meno, lo shopping assieme, tutti i miei gossip.
C’è stata e c’è sempre per me, per incoraggiarmi, per spronarmi e per consolarmi. Anche quando faccio di testa mia, pensando di riuscire a cavarmela da sola senza l’aiuto di nessuno, quando faccio la testarda e vado dritta per la mia strada finché non sbatto la testa e mi faccio male.
Ha sempre cercato di darmi quello che lei non ha mai avuto, una migliore amica, una sorella, una spalla su cui ridere, piangere, confidarsi.
Non mi ha mai fatto mancare nulla e non posso davvero lamentarmi di niente.
Crescendo mi sono resa conto di quanto sia importante per me e che senza di lei non riuscirei ad andare avanti.”
(C. classe quinta)

Gemma n° 2329

“Come gemma ho portato l’anello che mi ha regalato mio papà al compimento dei miei 15 anni. Nella mia famiglia i 15 anni sono molto importanti perché mia mamma viene da Cuba e lì si fa la quinseñera che corrisponde al diciottesimo. Questo anello ha valore inestimabile per me perché con mio papà ho un legame molto bello e ogni volta che guardo l’anello penso a lui. Purtroppo il mio papà ha una certa età, per questo ho paura che presto potrebbe abbandonarmi e non riesco neanche a immaginare come potrei andare avanti senza di lui. Ma so che anche quando lui non ci sarà più in qualche modo sarà sempre accanto a me” (G. classe terza).

Gemma n° 2291

“La mia gemma di quest’anno è mio padre. Nonostante io non abbia sempre un buon rapporto con lui, mi sono resa conto, soprattutto in questi ultimi anni, di quanto bene gli voglia veramente e di quanto sia fondamentale nella mia vita. So che sono cose scontate da dire ma penso che a volte non ci si fermi a pensare abbastanza all’importanza dei genitori. Spesso mi sento in colpa per tutto l’affetto che si merita e che io non sono in grado di esprimere. Scusa papà se non riesco ad abbracciarti o dirti che ti voglio bene ma sei una delle cose più importanti per me, anche se sembra scontato che un genitore sia importante nella vita di un figlio.
Non smetterò mai di ringraziarti per ogni cosa che fai per me. Ti amo papà” (V. classe quarta).