Gemma n° 2546

“Come gemma ho deciso di portare un brano della cantautrice Yelokre. La canzone si intitola Harpy Hare e fin dal primo ascolto è diventata la mia canzone preferita. Yelokre è un’artista molto particolare, poiché, nelle sue canzoni, racconta le vicende di 4 bambini, i larks. Ogni lark rappresenta uno degli Harkers, delle entità che abitano la foresta e che i bambini venerano cantando loro delle canzoni. Gli harkers sono quattro: il narratore, rappresentato da Cole che indossa una maschera con le sembianze da coniglio, il suonatore di campane, rappresentato da Clementine con la maschera da capra, l’infiammato rappresentato da Kingsley con la maschera con le sembianze di un albero e il Croon, rappresentato da Perrin mascherato da Alce.
Il brano parla di un istinto materno protettivo e del percorso di crescita dei figli della Arpia. Tuttavia la madre non è ancora pronta a lasciar andare i propri figli, e desidera ossessivamente proteggerli a tutti i costi” (V. classe terza).

Gemma n° 2545

“Ho pensato a lungo quale fosse l’argomento giusto per la mia gemma di quest’anno e alla fine ho deciso che non la volevo dedicare a una persona, bensì alla danza. Ho con Lei un rapporto di amore e odio, è come se fosse una mia vecchia amica che nonostante tutto c’è sempre stata, nel bene e nel male. Grazie a Lei ho conosciuto tante persone fantastiche e ho fatto esperienze nuove. Penso che senza di essa mi sentirei vuota, senza quotidianità, abbandonata da questa attività che mi ha accompagnata per quasi tutta la vita. A volte ho avuto delle difficoltà. Ho pensato più volte di lasciare ma alla fine non ho mollato mai e ne è sempre valsa la pena. Mi ha portato tanta felicità anche in giornate dove vedevo tutto nero. Mi ha spronata quando pensavo di non farcela, quindi è stata per me una grande maestra di vita” (L. classe seconda).

Gemma n° 2544

“La mia gemma è mia sorella e spiegare il perché tramite delle banali parole è assai riduttivo.
Conosco tante persone, ma nessuna di loro è come mia sorella. Ne conosco tante ma nessuna è capace di farmi ridere come fa lei. Capita, che quando ho paura, sia lei a darmi coraggio, poiché è l’unica a credere in me più di quanto lo faccia io. Succede che quando mi sento sola, sia lei l’unica a farmi sentire speciale, come la Rosa per il Piccolo Principe. Mia sorella, come lui, è capace di coltivare rose e nutrirle d’amore.
Voglio bene a molte persone, ma è a mia sorella che penso quando viaggio da sola e immagino di poter condividere con lei quello che io vedo. Era lei che ho chiamato al telefono quando, due anni fa, guardavo l’oceano dalle scogliere in Irlanda. La penso durante i viaggi perché solitamente è lei a fornire le ordinate di cui necessito quando mi sento persa.
Mia sorella è la parte razionale che da sola mi manca, è la parola di cui necessito nei momenti difficili ed è sempre lei il coraggio che alle volte mi manca”.
(E. classe quinta).