Gemma n° 2613

“Nel film Hotel Transylvania, il concetto di zing rappresenta l’amore a prima vista, un legame istantaneo e profondo che si crea tra due anime gemelle, un evento straordinario che Dracula definisce unico e irripetibile nella vita di ogni individuo. Lo zing è qualcosa di magico e travolgente, che va oltre l’attrazione fisica o il semplice affetto: è una connessione destinata, un segnale inconfondibile che il cuore riconosce immediatamente. Nel film, lo zing viene rappresentato visivamente con scintille luminose e momenti in cui il tempo sembra fermarsi, sottolineando l’intensità e l’unicità dell’incontro tra due persone. Questo tema emerge chiaramente nella storia d’amore tra Mavis, la figlia di Dracula, e Jonathan, un giovane umano che visita l’hotel. Quando si incontrano per la prima volta, entrambi provano un legame immediato e irresistibile. All’inizio Dracula si oppone a questa relazione, essendo molto protettivo verso sua figlia e preoccupato per le differenze tra lei e Jonathan, ma alla fine capisce che lo zing non può essere ignorato. Lo stesso Dracula racconta di aver provato lo zing con sua moglie Martha, il grande amore della sua vita, rafforzando l’idea che questo legame sia raro e prezioso. Tuttavia, il film insegna che l’amore non si limita alla magia di un momento come lo zing: per essere vero e duraturo, richiede impegno, fiducia, comprensione e la volontà di accettare l’altro. Mavis e Jonathan dimostrano che, pur appartenendo a mondi opposti, il loro amore può superare qualsiasi ostacolo, insegnando a Dracula che non bisogna aver paura di lasciarsi guidare dal cuore” (G. classe quinta).

Gemma n° 2612

“Quest’anno ho voluto dedicare la mia gemma al mio maestro di karate. Per me è sempre stato un punto di riferimento molto importante nei momenti difficili e ho sempre potuto contare su di lui per un consiglio o un aiuto. Io e mia sorella siamo state due dei suoi primi tre allievi quando ha aperto il suo dojo nel 2018 e in questi sei anni abbiamo superato insieme momenti difficili e momenti felici che rimarranno per sempre nel mio cuore. Purtroppo nell’ultimo anno è venuto sempre più raramente a farci lezione perché aveva spesso impegni lavorativi e la settimana scorsa ci ha detto che non sarebbe più venuto ad allenarci perché non riusciva a conciliare il suo lavoro con gli allenamenti. Mi dispiace immensamente che se ne vada perché gli volevo bene come ad un fratello, ma continuerò a ricordare i suoi insegnamenti e a confidare nel fatto che qualche volta tornerà a farci lezione”.
(M. classe seconda).

Gemma n° 2611

“Questo è il mio ultimo anno alle superiori, ma è anche la prima volta che porto una gemma. Ho deciso di non buttare via questa mia ultima occasione e ho scelto una foto di me e mia madre quando ero piccola.
Io e lei siamo sempre state vicine, abbiamo sempre avuto un rapporto meraviglioso e siamo l’una la forza dell’altra. Quando mia mamma è arrivata in Italia non aveva letteralmente nessuno, mio padre lavorava tutto il giorno e l’unica a farle compagnia ero io, anche se ero appena nata e non sapevo far altro che piangere e dormire. Qualunque cosa succedesse siamo sempre state insieme, noi due, solo noi due. So che è l’unica persona che farebbe qualunque cosa per me e che nonostante tutto rimarrà sempre al mio fianco.
Lei è l’esempio di madre perfetta ed è colei che vorrei essere quando avrò un bimbo o una bimba: mia madre si toglierebbe qualunque cosa per poterla dare a me, anche la vita, e questo penso che possa riassumere il tipo di persona che è. Le sarò eternamente grata per quello che ha fatto per me e non vedo l’ora di potermi “sdebitare”.
Ho scelto questa foto perché ritengo che sia l’emblema del nostro rapporto, che non si è mai sgretolato, ma che col passare degli anni, nonostante i momenti bui, si è sempre fortificato”.
(S. classe quinta).