Gemma n° 2737

“Come gemma di quest’anno ho deciso di portare la mia esperienza da animatrice. Questa esperienza è iniziata grazie a un pcto. Ho partecipato per tre settimane a giugno al centro estivo di Paderno. Poi, a fine agosto, ho deciso di aiutare anche nel centro estivo del mio paese e ora, dopo che, a suon di “animatrice posso andare a bere” “ho un regalo per te” “mi manca la mamma” “ho paura mi dai la mano”, è finita la mia estate, posso dire di non sapere più cosa voglio fare veramente nella mia vita. Se prima ero certa della strada che avrei voluto percorrere, ora non sono più sicura se questa strada sia giusta per me, se aver scelto questa scuola sia stata la scelta giusta e se so veramente che cosa mi piace fare. Prima di entrare in questa scuola infatti ero convinta di voler fare la maestra o comunque di voler lavorare con i bambini ma poi, non so nemmeno io per quale ragione, ho scelto il linguistico dimenticandomi come mi sentivo quando stavo con dei bambini. Inoltre, quest’estate ho perso una mia amica d’infanzia che non so per quale motivo si è allontanata, io ci sono stata parecchio male, ma durante questa esperienza ho avuto la fortuna di conoscere persone che sono veramente pure e genuine e che nonostante non le conosca da tanto mi sembra di conoscerle da sempre” (E. classe quarta).

Gemma n° 2736

Immagine creata con ChatGPT®

“Questa gemma voglio dedicarla a mia nonna perché è una delle persone più importanti della mia vita.
Lei c’è sempre stata e non mi ha mai fatto mancare nulla.
Ha sempre creduto in me e mi ha sempre incoraggiata e sostenuta. Mi ha vista ridere, mi ha vista piangere, mi ha vista sbagliare, mi ha vista crescere.
Riesce sempre a farmi sorridere, anche nei momenti difficili, anche quando penso di non farcela” (G. classe seconda).

Gemma n° 2735

“Questo è lo stadio della mia città in brasile (Belo Horizonte): ho scelto di portarlo come gemma perché oltre ad essere lo stadio della mia squadra del cuore mi dà anche bei ricordi sull’ultima volta che sono stato in Brasile due anni fa” (T. classe quarta).

Gemma n° 2734

“Questa canzone per me ha un significato molto importante perché simboleggia un po’ in generale la musica che più mi caratterizza e la ricollego anche ad un persona molto importante per me.
Nonostante sia una canzone un po’ triste per me ha un significato molto forte e rispecchia ciò che amo” (B. classe quarta).

Gemma n° 2733

“Quando si tratta di un rapporto stretto, io sono sicura che il tempo non gioca un fattore importante.
Per molti anni della mia vita non ero al corrente dell’esistenza dei miei stessi zii (di secondo grado). Mia nonna per qualche ragione aveva preferito allontanare me ed i miei fratelli da loro. Ha sempre tenuto il motivo nascosto e non abbiamo mai avuto modo di sapere il perché. Il rapporto con suo fratello (mio zio) è sempre stato d’amore e odio, crescendo hanno preso strade molto diverse ma erano comunque rimasti in contatto. Ho conosciuto i miei zii per la prima volta alla mia comunione, allora non avevo compreso fossero miei parenti. In quell’occasione mi regalarono questo bracciale, la collezione a cui appartiene viene venduta con un libricino che descrive la personalità che ognuno possiede. Senza conoscermi l’avevano azzeccata alla perfezione. Solo due anni dopo mia nonna ha iniziato a portarmi a casa degli zii e quando è venuta a mancare le visite sono diventate più e più frequenti. In famiglia avevamo bisogno di sostegno e loro ci hanno aiutato a lavorare sul nostro dolore. Ho imparato a conoscerli e a volergli bene ed ora sono infinitamente grata del rapporto genuino che condividiamo. Quindi, sì, posso dire con certezza che il tempo non è rilevante quando delle persone si capiscono così bene” (E. classe seconda).

Gemma n° 2732

Immagine creata con ChatGPT®

“Come gemma quest’anno ho deciso di portare una persona: mio fratello M.
Ovviamente portarlo in classe con me sarebbe stato un pò difficile quindi ho optato per una foto di noi due insieme.
Ho deciso di portare lui come gemma perché nell’ultimo periodo mi sono soffermata spesso a riflettere su quanto mio fratello rappresenti una colonna portante della mia vita e su quanto lui mi abbia insegnato nel corso degli anni pur essendo più piccolo di me.
M. è un ragazzino di 13 anni affetto probabilmente dalla malattia rara di Lennox-Gastaut. Dico probabilmente perché non ne siamo certi al 100% visto che ci sono sia somiglianze ma anche differenze tra la sua situazione e le caratteristiche della sindrome e io preferisco aggrapparmi a quelle differenze visto che quella è una malattia che sembra non poter mai migliorare ma solo peggiorare.
E’ nato quando avevo 4 anni e ricordo che mi fece un certo effetto quando i miei genitori tornarono a casa con mio fratello, in primo luogo perché non era la sorellina che avevo chiesto e poi perché inizialmente facevo fatica a capire perché quel bambino stesse rubando tutte le attenzioni dei miei parenti. Poi col tempo ho capito che sarebbe potuto non essere lì e che io potevo fare da sola cose che lui invece non poteva fare.
Se oggi sono la persona che sono lo devo in buona parte a lui che senza rendersene conto mi ha dimostrato quanto valore avesse la vita.
Mio fratello ne ha passate di tutti i colori fin da quando era piccolissimo. Più di una volta è stato per mesi in ospedale per svariate ragioni e altrettante sono state le volte in cui abbiamo avuto paura di non poterlo più riabbracciare e una di queste è stata qualche settimana fa quando mi è sembrato di rivivere un incubo di qualche anno fa.
Nonostante la sua apparente fragilità lui si è sempre aggrappato alla vita con i denti e con le unghie dimostrandomi quanto possano essere stupide certe preoccupazioni quotidiane.
M. è stato incoscientemente il mio maestro di vita da quando è nato fino ad ora e spero vivamente che posso continuare a insegnarmi l’amore per la vita per tanto tempo ancora” (A. classe quarta).