Animo!

Un nuovo anno scolastico è alle porte. Leggo su vari social post di disperazione e tristezza e ricordo che anche per me non era propriamente un bel momento. O meglio, iniziavo anche volentieri, ma al primo weekend iniziavo già a fare il conto alla rovescia per le vacanze di Natale… Dedico ai miei studenti “Lungo il viaggio” di Claudio Baglioni di cui mi piace molto il testo, ma pubblico il video di un canto alla vita. A lunedì
Ci hanno detto di una terra latte e miele ma troviamo sabbia sete sangue e sale
Lungo il viaggio verso il mare immenso blu sul sentiero dietro gli altri un uomo in più, uno in più
Ci hanno dato la speranza di un futuro ma perdemmo nella nebbia il nostro faro
lungo il viaggio dove il vento salta su sulla rotta in mezzo agli altri un cuore in più, uno in più
Io, io, chi sono io, e dove vado io Io, io, che faccio io, e cosa cerco io
E quanta strada ho viaggiato io e sono in questa strada
E quanta strada m’ha dato Dio, ancora quanta strada
E quanta strada ho da fare io ancora quanta strada
E quanta strada m’hai dato Dio, ancora quanta strada
Ci hanno fatto la promessa di una pace ma domani copriranno questa voce
lungo il viaggio incontro al sole che va giù sull’ascesa avanti agli altri un sogno in più, uno in più
Io, io, chi sono io, e dove vado io Io, io, che faccio io, e cosa cerco io
E quanta strada ho viaggiato io e sono in questa strada
E quanta strada m’ha dato Dio, ancora quanta strada
A quale stella ho creduto io inseguo quella stella
in quale stella ho veduto Dio ancora quella stella

Lungo il viaggio sulla strada su una strada di passaggio
nel passaggio della storia una storia di coraggio
del coraggio di una vita nella vita di un viaggio”

Gemme n° 209

Molti autori hanno scritto messaggio di speranza, di non arrendersi mai, di aumentare il controllo della propria vita. Non sempre dobbiamo essere spettatori passivi, ma dobbiamo essere anche attivi. Per questo ho portato questa canzone di Bon Jovi”. Questa la gemma di N. (classe quarta).
E’ chiaro Bon Jovi: è una canzone per coloro che costruiscono la loro strada. “Voglio vivere finché sono vivo”. Prendere in mano la propria vita, esserne i protagonisti, tenerne in mano il volante senza far da passeggeri, decidere la strada, la velocità, le soste, le accelerazioni: “il mio cuore è come un autostrada aperta”.

Gemme n° 173

Quello a cui mi fa pensare questa canzone è che la vita è abbastanza breve, si deve cercare di godersela senza arrabbiarsi per stupidaggini; a volte si perde la pazienza per scemenze, bisogna apprezzare quello che si ha perché magari ci sono problemi ben più gravi di quelli che stiamo vivendo”. “It’s my life” è la gemma di A. (classe seconda). Mi è venuta in mente un’altra canzone di Bon Jovi, Everyday, in cui canta “Ero solito essere il tipo di ragazzo che non avrebbe mai lasciato guardarsi dentro, avrei sorriso quando stavo piangendo, non avevo niente ma molto da perdere anche se avevo molto da provare. Nella mia vita non c’è alcun rifiuto, addio a tutti i miei passati, addio, così lungo, sono sulla mia strada. Ne ho abbastanza di piangere, sanguinare, sudare, morire, ascoltami quando dico che vivrò la mia vita ogni giorno, toccherò il cielo, aprirò queste ali e volerò. Non sono qui per giocare, vivrò la mia vita ogni giorno […] imparare a come vivere la mia vita, imparare a come scegliere le mie lotte, a prendere un colpo mentre sto ancora bruciando…”.

Gemme n° 10

One Direction

Ho portato questo pezzo di carta giallo: dietro vi sono 6 mesi di attesa, 1 giorno di ansia a scuola per sapere se l’avrei ottenuto, lacrime di felicità, attesa, grida, nuove conoscenze, incontri, foto, i due migliori giorni della mia vita cone le due ore e mezza più intense e veloci, sogni belli, serenità. Quando si sono aperti i cancelli di San Siro sono entrata tremante e durante il concerto sentivo che cantavamo insieme. Ci sono tante emozioni dietro a un pezzo di carta giallo”. Questa è la gemma di F. (classe quarta); ha portato il biglietto del concerto degli One Direction, tramite i quali ha conosciuto anche il suo secondo gruppo musicale preferito, i 5 Seconds of Summer, di cui abbiamo ascoltato questa

Sono andato con la mente al mio primo vero e sentito concerto: 23 maggio 1995, Milano, Bon Jovi. Gran caldo, Little Steven e Ugly Kid Joe come gruppi di apertura. Inizia il concerto e la band tiene il palco meravigliosamente, prendendo in giro i Take That (che poi sono gli One Direction di allora…). Concerto lungo, ecco la scaletta:
Livin’ on a prayerbon jovi
You give love a bad name
Wild in the streets
Keep the faith
I’d die for you
Diamond ring
Bed of roses
Stranger in this town
Blaze of glory
Hey God
Lay your hands on me
I’ll sleep when I’m dead / Jumpin’ Jack Flash / Glory days
Bad medicine / Shout / Bad medicine
Always
Blood on blood
Wanted dead or alive
Rockin’ all over the world
Someday I’ll be Saturday night
I’ll be there for you
Runaway
Finito verso mezzanotte, inizia il caos. Devono sfollare 35.000 persone e gli organizzatori pensano bene di far chiudere alla stessa ora la metropolitana. Raggiungiamo a fatica la stazione su bus stracarichi e stipati all’inverosimile. Arriviamo verso le 2.00, giusto in tempo! Sì, in tempo per vedere i fanali rossi del nostro treno che si allontana. Ci spostiamo a Milano Lambrate, bivacchiamo sulle panchine fin verso le 5.00 e finalmente saliamo su un altro treno… Ha ragione F.! Ci sono tante emozioni dietro a quei pezzi di carta!