Gemme n° 331

confine

La mia gemma è il libro Il confine di un attimo: è la storia di due ragazzi che si incontrano su di un bus, lei scappa da una vita di obblighi, lui è in viaggio verso un incontro che vorrebbe rimandare. Imparano a conoscersi, capirsi e amarsi. Ho scelto l’opera per i valori che vuole trasmettere: è un invito a non lasciare perdere sogni e desideri anche quando sembra non ci sia una via d’uscita, ma prendere sempre il meglio dalle situazioni. E’ un invito all’unicità: non dobbiamo far di tutto per essere come gli altri ma dobbiamo capire che siamo belli per quello che siamo. La diversità ci rende uomini anche in un mondo in cui sembra che non ci sia spazio per il diverso: perché omologarci? La felicità deriva dall’essere sereni con se stessi senza tentare di essere come gli altri. Non si deve temere il giudizio degli altri. Una frase dal libro: “Perché la gente è sempre pronta a obbedire? Io non sono così. Io voglio una cosa sola nella vita. E non sono i soldi, né la fama, né un’istruzione universitaria che forse – ma forse anche no – potrebbe essermi utile in futuro. Non so bene che cos’è che voglio, ma lo sento in fondo alla pancia. Per ora se ne sta lì, dormiente. Lo capirò quando lo vedrò”. Non aver paura di essere se stessi: sembra paradossale lottare per esserlo!”. Questa la gemma di A. (classe seconda).
Scrive Alessandro D’Avenia: “Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi. Sì, perché lo specchio è la forma più crudele di verità. Non appari come sei veramente. Vorresti che la tua immagine corrispondesse a chi sei dentro e gli altri, vedendoti, potessero riconoscere subito se sei uno sincero, generoso, simpatico… invece ci vogliono sempre le parole o i fatti. È necessario dimostrare chi sei. Sarebbe bello doversi limitare a mostrarlo. Sarebbe tutto più semplice.”
Dal film Fame:

Evitando disastrose macedonie

str20.jpgOggi prima ora, citando “Vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia a proposito dell’dentità:

“Lo so perché sono sempre disperata. E’ perché voglio essere amata da tutti, ed è umanamente impossibile. Potrei essere la pesca più deliziosa, più squisita, più meravigliosa del mondo e potrei offrirmi a tutti. Ma ci sono quelli che sono allergici alle pesche. E allora vorrebbero che io fossi una banana. E così spesso,noi diventiamo una banana per quelli che vogliono le pesche. Che macedonia disastrosa! E’ giusto dire: Mi spiace,ma non posso essere una banana. Se potessi mi piacerebbe essere una banana per voi,ma sono una pesca. Se sapete aspettare troverete qualcuno a cui piacciono le pesche. E allora potete vivere la vostra vita come una pesca, non dovete viverla come una banana! Quanta energia si spreca per essere una banana, quando si è una pesca!”.