“Come gemma ho scelto di portare il viaggio a Barcellona che ho fatto a fine luglio del 2024 insieme ai miei zii e mia sorella. All’inizio devo ammettere che non avevo altissime aspettative per questa città, non mi aspettavo nulla di che. Non appena arriviamo però, mi rendo conto di essermi sbagliata e cambio totalmente idea a riguardo. Nonostante io non sia rimasta moltissimo tempo, questa città mi è davvero entrata nel cuore, come le persone che ho incontrato. Mi ricordo ancora come fosse ieri i rumori, i sapori e i profumi che mi hanno accompagnato per tutto il mio viaggio e vorrei non dimenticarmeli più. Vorrei inoltre, non dimenticarmi più tutti i sorrisi e gli occhi vivaci delle persone che ho incontrato, che sono la cosa che più mi è rimasta impressa nel cuore. Certe volte quando sono un po’ giù o è una giornata no, chiudo gli occhi e cerco di materializzarmi qua, perché per me Barcellona è il mio posto sicuro e credo che questo riassuma il legame che ho con questa bellissima città. Spero non risulti banale questo discorso poiché credo che tutti, nessuno escluso, debbano avere il loro posto sicuro nel mondo” (C. classe terza).
“Questo anello è la prova materiale, tangibile, visibile e reale dell’inizio e del corso della storia del mio primo amore e attualmente amore della mia vita. Mi è stato regalato 5 anni fa da lui, nemmeno a quella tenera età vivevamo di una spensierata e ingenua serenità, forse l’ho destinato a me per la mia natura caotica. Lo indosso ogni giorno, a volte sul pollice destro altre su quello sinistro, rimane lì statico, metaforicamente inciso nella mia pelle. Incollato a me come l’infinito e intenso sentimento che provo e condivido con questa persona. Mi è vicino al corpo come nell’anima l’emozione che persiste anche dopo 7 anni di conoscenza, persino dopo la fine concreta della nostra relazione ma non del legame che percepiamo attraverso i filamenti che ci guidano uno verso l’altro. Le persone, però, non sono simili ai materiali, agli anelli, non le puoi portare con te, non ti posso trasportare in tutte le strade che percorro, non puoi accompagnarmi in tutte le mie metamorfosi. La malinconia mi pervade nel ragionare che stiamo cambiando, stiamo crescendo e sbocciando. I nostri petali cadono delicatamente sul terreno che ha fatto da base e ascoltatore per il nostro amore, per le parole dolci che sfilavamo fuori dalle labbra l’uno dell’altro con il fine di coltivare le nostre sensazioni e insegnarci a rimanere, a sostenerci. Il nostro giardino sta appassendo e stanno fiorendo colori differenti rispetto a quelli abitudinari, quelli che abbiamo sentito confortevoli nel nostro struggimento a lungo. Non so ancora oggi comprendere se ci è stato rubato del tempo o se abbiamo finito di scrivere capitoli di noi, forse non so accettare il mio presente manchevole della tua presenza. Però, si è instaurata un po’ di titubanza nel mio flusso di pensieri, non so spiegare se questa nostra crescita è davvero intrinseca di angoscia, se viaggio all’esterno di chi siamo noi mi commuovo di gioia nell’osservare la nostra evoluzione di amanti e individui. Come ti avevo detto, ho un rullino tutto nostro custodito nei cassetti della mia mente. Scrivo di ciò perché questo oggetto contiene all’interno di sé tutte queste informazioni sensibili, un’infinità di dati sentimentali e ricordi brutti come belli. Questo anello racchiude soprattutto te, che sei una foresta di me, sei lo stupore della vita e la creatura in cui riconosco la mia libertà, l’Amore con la a maiuscola, la bellezza del mondo filtrata dal mio cuore e dai miei occhi. Ti catturo tra un battito e l’altro come tengo il tuo amore al pollice, tuttavia mi viene spontaneo chiedermi se ho finito di contare le tue espressioni, perciò proprio perché ti amo ho deciso di lasciarti camminare in un senso esistenziale diverso dal mio, di permetterti di esplorare un tragitto completamente tuo. Magari ci incontreremo, di nuovo, ad un bivio.” (L. classe quarta).
“Avevo diverse idee su cosa proporre alla classe come gemma, poi ho scelto la prima. Questa breve sequenza mi ha fatto pensare che le scelte consapevoli nella nostra vita siano solo un piccolo fattore. I fatti che avvengono a caso sono frequenti, e mi piace pensare che siano anche belli, come gli incontri con persone che cambiano la nostra esistenza in meglio”. Così Z. (classe quinta) ha presentato la propria gemma. Mi viene in mente una delle ultime frasi di Forrest Gump: “Non lo so… se abbiamo ognuno il suo destino o se siamo tutti trasportati in giro per caso come da una brezza… ma io credo, può darsi le due cose, forse le due cose capitano nello stesso momento”. Il richiamo alla sequenza iniziale del film, con la piuma che svolazza di qua e di là, riproposta anche alla fine, mi pare immediato.