Gemma n° 2000

“La gemma che ho deciso di portare è mia nonna, una delle persone più importanti della mia vita perché fin da piccola ha passato tantissimo tempo con  me. I miei lavoravano molte ore al giorno e se non ci fosse stata lei non avrei avuto qualcuno con cui stare. Ogni giorno dopo scuola andavo da lei a pranzo e mi ha insegnato tante cose: a colorare, a giocare a carte, a scrivere. Sono molto grata per questo”.

Per commentare la gemma di E. (classe seconda), l’ennesima dedicata quest’anno a una nonna o a un nonno, recupero una vecchia e strana canzone degli ormai sciolti PGR (Per grazia ricevuta) con la particolare voce di Giovanni Lindo Ferretti. Si intitola I miei nonni. Il ritornello: 
Rendo onore a chi mi ha preceduto tra mille errori e abominevoli credenze mi ha fatto vivo, sopravvivere, crescere
Il mondo è complesso, incantevole, difficile
Rendo onore a chi mi ha voluto, mille e mille errori, abominevoli presenze, io sono vivo, sopravvissuto, cresciuto.

Gemme n° 334

Ho scelto il pezzo finale di un film che in realtà non ho visto: è la lettera di un militare alla moglie per il figlio. All’interno è contenuta una poesia molto bella. Penso che proprio in questo periodo faccia molto riflettere, soprattutto sul non avere paura e sul rispettare gli altri facendo rispettare le proprie idee. Un altro pezzo significativo è l’invito a cercare di vivere appieno e ad avere valori da seguire e rispettare sempre”. Così S. (classe terza) ha presentato la propria gemma.
Riporto per intero il testo della lettera: “Vivi in modo che la paura della morte non entri mai nel tuo cuore. Non attaccare nessuno per la sua religione, rispetta gli altri e le loro idee, e chiedi che essi rispettino le tue. Ama la tua vita, migliorala sempre, e rendi belle le cose che ti dà. Cerca di vivere a lungo e di servire il tuo popolo, e quando arriverà il tuo momento non essere come quelli i cui cuori tremano e gli occhi piangono, e pregano per poter avere ancora un po’ di tempo, per vivere in maniera diversa. Canta la tua ultima canzone, e muori come un eroe, che torna a casa.” A commento lascio qui le parole di un uomo che ha fatto della lotta uno strumento per arrivare alla pace e alla libertà: “Il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria religione, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell’impero o per la sua rigenerazione.” (Gandhi)