Gemma n° 2800

“Come gemma ho deciso di portare una mia esperienza in Ecuador ma anche in Colombia e in Norvegia. L’ultima volta a lezione ho citato questa associazione con cui ho fatto un po’ di viaggi. L’associazione si chiama CISV nato dall’acronimo Children’s International Summer Villages, ma in realtà ora è diventata una parola intera. CISV è un’associazione internazionale indipendente affiliata all’UNESCO, che offre l’opportunità a bambini, ragazzi e adulti di sperimentare il fascino e la ricchezza delle differenze culturali. L’educazione alla pace è la base su cui si formano tutti i principi CISV ed è dal 1951 che organizza programmi di scambi internazionali e progetti sul territorio in più di 70 paesi nel mondo.
Parlando della mia esperienza, questi programmi a cui ho partecipato mi hanno aiutata veramente tanto a crescere come persona, in particolare quello di questa estate, e soprattutto mi hanno aiutata a capire molte cose che prima non capivo. Ho imparato davvero molto su vari fronti; a parte le altre culture che ho incontrato, ho iniziato a capire il significato di amicizia e ho davvero trovato una seconda famiglia. In Norvegia ci sono stata nel 2022 quindi nell’estate tra la quinta elementare e la prima media. Il programma per questa fascia d’età prevede di stare via per quattro settimane, come sempre insieme ad un adulto e altri tre ragazzi della stessa età. Diciamo che questo è il programma più giocoso e a cui partecipano più persone. Oltre ad aver superato molti ostacoli e ad aver migliorato decisamente il mio inglese e la mia capacità di comunicare con persone che non conoscono la mia lingua, ho imparato l’importanza e la profondità che alcuni legami possono avere. Essendo più piccolini ho perso quasi del tutto i contatti che avevo con queste persone (che venivano da più o meno qualunque parte del mondo) ma non dimenticherò mai la spensieratezza di quei giorni. Ho visto un enorme cambiamento invece con il viaggio che ho fatto in Colombia un anno fa. Qui erano previste due settimane ed ero molto più lontana da casa. Essendo due settimane non ho avuto la possibilità di legare veramente con molte persone. Questa è una cosa soggettiva perché effettivamente per avere un vero legame con qualcuno io ho bisogno di molto più tempo rispetto ad altre persone, però ho mantenuto molto di più i contatti ed è stata veramente un’esperienza da cui sono tornata come una persona diversa. Ma il viaggio che mi ha cambiata di più è stato senza ombra di dubbio quello in Ecuador di quest’estate. Oltre ad aver imparato moltissime cose ho capito molto più a fondo quello che è questa associazione e cosa significa farne parte, ho avuto la fortuna di incontrare di nuovo due persone che avevo incontrato l’anno prima in Colombia ed è stato veramente emozionante. Ci sono stata tre settimane e non scherzo quando dico che sono state tra le più belle della mia vita. Con le persone di quest’anno sono rimasta molto più in contatto (anche perché è passato poco tempo) e vorrei veramente tanto rivederle un giorno. Oltre a questo, data la fascia d’età, è un programma che ti fa maturare perché sei molto più indipendente e prendi più decisioni da solo. Ho incontrato persone fantastiche e creato ricordi indimenticabili e spero di avere la possibilità di fare molte più esperienze simili”.
(B. classe prima).

Gemma n° 2786

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare l’esperienza che ho fatto questo mese come delegato a New York. È stata un’esperienza che nonostante non sia durata tantissimo mi ha fatto crescere a livello umano e perciò la porterò per sempre nel mio cuore. I primi giorni avevo addirittura rimorsi per aver scelto di farla perché avevo paura che non fosse una cosa adatta a me e che non ne fossi capace, invece mi sono divertita veramente tanto e sono riuscita anche a parlare in pubblico (cosa che per me ha un gran valore dal momento che parlare in pubblico è sempre stata una mia grande paura). Durante i giorni in cui sono stata a New York ho conosciuto anche persone da diverse parti d’Italia e del mondo che, anche se magari in futuro perderemo i rapporti, avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.
Ora New York mi manca veramente molto e spero in futuro di rivivere altri momenti simili” (F. classe quarta).

Gemma n° 2778

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare l’esperienza che ho vissuto a settembre 2024. Ho avuto la possibilità di trascorrere 3 mesi in Irlanda come exchange student: sono stata ospitata da una famiglia e sono andata regolarmente a scuola. Mi sono resa conto di essere stata molto fortunata, perché sarei potuta capitare in una famiglia o in una scuola in cui non mi trovavo bene, invece in entrambe mi sono trovata molto bene. In particolare la mia host family è stata veramente come una seconda famiglia, e mi sono sentita a casa fin dal primo momento che li ho conosciuti.
Anche a scuola ho conosciuto persone meravigliose, belle sia dentro che fuori, sempre disponibili e pazienti. Alcune di queste sono diventate amicizie così profonde, che abbiamo già programmato di incontrarci quest’estate. È stata l’esperienza più bella che io abbia mai vissuto, non solo grazie a tutte le persone che l’hanno resa indimenticabile, ma anche perché mi ha aperto gli occhi da diversi punti di vista, specialmente sulle mie capacità. Porterò sempre nel cuore tutto quello che ho vissuto, che rimarrà sempre impresso nella mia memoria” (S. classe quarta).

Gemma n° 2773

“Ho scelto questa foto poiché raffigura un momento del viaggio in Grecia che ho fatto a febbraio. La foto è stata scattata in cima all’Acropoli di Atene, alle spalle del Partenone. La ritengo molto significativa per me in quanto, oltre all’esperienza in sé, ho potuto passare dei gran bei momenti con i miei amici più cari” (F. classe quinta).

Gemma n° 2767

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare New York. In quegli otto giorni ho vissuto emozioni che difficilmente riuscirò a dimenticare. Ogni angolo della città mi ha trasmesso qualcosa di unico: l’energia di Times Square, la maestosità di Central Park, la vista mozzafiato dall’Empire State Building. Ogni passo che facevo per le strade di Manhattan mi faceva sentire parte di qualcosa di più grande, come se quella città, che avevo sempre sognato, mi stesse finalmente accogliendo a braccia aperte. Ma oltre ai luoghi, ciò che ha reso questo viaggio davvero speciale sono state le persone. Ho avuto la possibilità di condividere questa esperienza con persone straordinarie, con cui ho riso, mi sono emozionata e ho creato moltissimi ricordi indimenticabili. Alcune di loro le conoscevo già, altre le ho incontrate per la prima volta, ma con tutte ho sentito un legame sincero e profondo. Ogni sera, dopo giornate intense a esplorare la città, ci ritrovavamo nella stanza mia e di B., la 2823, a raccontarci le emozioni vissute, ridendo fino a tarda notte e rendendo ancora più speciale ogni momento. New York mi ha insegnato tanto: l’importanza di buttarsi nelle esperienze senza paura, di adattarsi alle novità e di apprezzare ogni piccolo momento. Camminare tra i grattacieli, prendere la metro senza sapere esattamente dove saremmo finite, scambiare qualche parola con perfetti sconosciuti: tutto questo mi ha fatto sentire viva e indipendente, dandomi la conferma che i sogni, con determinazione e passione, possono davvero diventare realtà. Un momento che non dimenticherò mai è stato vedere la Statua della Libertà da vicino: mi sono fermata qualche istante a osservarla, pensando a tutte le persone che l’avevano vista prima di me con la speranza di un futuro migliore. In quel momento ho realizzato quanto fossi fortunata a essere lì, a vivere quel sogno che fino a poco tempo prima sembrava irraggiungibile. New York non è solo una città, è un’emozione continua, un luogo che ti mette alla prova, ti sorprende e ti lascia senza fiato. Questo viaggio resterà sempre una gemma preziosa nel mio cuore, un simbolo di crescita, indipendenza e felicità. So che prima o poi ci tornerò, perché una parte di me è rimasta lì, tra le luci di Broadway, i taxi gialli e il cielo che si riflette nei grattacieli” (S. classe quarta).

Gemma n° 2763

“Tornata dal Canada per due giorni non ho mangiato e non ho dormito, ho pianto. Forse sembrerà irrispettoso verso la mia famiglia, felicissima di vedermi dopo sei mesi, ma bisognosa di una doccia dopo ore di viaggio, ho accompagnato la frase “Mi siete mancati” a “Mi mancano già”. Ora chiamo mamma anche un’altra donna e sono la sorella maggiore di due bimbi, oltre che S. Alcuni dei miei amici, i miei genitori non li hanno mai conosciuti e forse non lo faranno mai. Mi sono affezionata e sono cambiata. Ho capito che non sono mai stata una brava sorella, ho dato priorità alla scuola e agli impegni piuttosto che a coloro che qua, in Italia, arricchiscono la mia esistenza. So che le relazioni devono essere nutrite e per questo ogni giorno passo ore al telefono parlando in inglese, ma do priorità anche al Fight Club, luce nel buio, e agli altri gruppi di amici con cui sto crescendo. Forse la cosa più importante l’ho capita alla fine dell’esperienza: “If goodbyes hurts, you know you’ve spent your time well.” Sono così grata di questo dolore” (A. classe quarta).

Gemma n° 2743

“Come gemma ho scelto di portare il viaggio a Barcellona che ho fatto a fine luglio del 2024 insieme ai miei zii e mia sorella. All’inizio devo ammettere che non avevo altissime aspettative per questa città, non mi aspettavo nulla di che. Non appena arriviamo però, mi rendo conto di essermi sbagliata e cambio totalmente idea a riguardo. Nonostante io non sia rimasta moltissimo tempo, questa città mi è davvero entrata nel cuore, come le persone che ho incontrato. Mi ricordo ancora come fosse ieri i rumori, i sapori e i profumi che mi hanno accompagnato per tutto il mio viaggio e vorrei non dimenticarmeli più. Vorrei inoltre, non dimenticarmi più tutti i sorrisi e gli occhi vivaci delle persone che ho incontrato, che sono la cosa che più mi è rimasta impressa nel cuore.
Certe volte quando sono un po’ giù o è una giornata no, chiudo gli occhi e cerco di materializzarmi qua, perché per me Barcellona è il mio posto sicuro e credo che questo riassuma il legame che ho con questa bellissima città. Spero non risulti banale questo discorso poiché credo che tutti, nessuno escluso, debbano avere il loro posto sicuro nel mondo” (C. classe terza).

Gemma n° 2731

“All’inizio di aprile sarò per 9 giorni a New York con Ginevra a fare il PCTO Ambasciatori all’ONU e volevo condividere il mio entusiasmo riguardo questa esperienza. È da quando sono piccola che sogno di andare a New York, e ora finalmente tutto ciò si realizzerà. Immagino già l’emozione di scendere dall’aereo e realizzare di essere nella città che ha sempre suscitato in me un’incredibile voglia di scoprire. È una città ricca di arte e cultura e quindi piena di cose da vedere, da scoprire e da conoscere. Un altro aspetto magari banale ma secondo me molto importante è il cibo che ricopre sempre un ruolo fondamentale nella cultura di una città o paese. Essendo una città multiculturale si possono assaggiare specialità di tutto il mondo e sono molto contenta di provare sapori nuovi. Poi ci sarà anche l’esperienza all’ONU che sarà sicuramente unica: avere la possibilità di entrare in contatto con le realtà internazionali e vivere un ambiente così importante per la diplomazia globale. Per me sarà un viaggio molto importante che mi arricchirà e che finalmente spunterà questa meta per me molto importante dalla lista dei desideri (N. classe terza).

Gemma n° 2715

“In famiglia siamo otto. Io, M, C, Mamma, N, P, Papà e R.
C, detta Lella (non sapevo dire la R) l’unica sorella, è una grande ma qualche volta abbiamo un beef.
N, in realtà S, il più piccolo, è un grande ma è spericolato, io e lui siamo i fratelli più cool (dipende se fai quello che vuole).
P, mio fratello che ho sempre visto come ispirazione, siamo dei gamer insieme e abbiamo molte passioni in comune.
M, il più grande, studia molto e lavora duro. Ora vive a Milano e a casa si sente la sua mancanza, è sempre stato molto serio
R è sempre stato il più piccolo, è simpatico e gioco sempre con lui.
Infine ci sono i miei. Severi ma giusti, hanno sempre fatto di tutto per concederci una vita serena, anche se molte volte dico che sono un po’ too much alla fine sono corretti.
Spero di aver preso molto da loro (tranne i capelli di papà).

Ogni estate viaggiamo con il nostro camper, che ci ha porta in giro per l’Europa e l’Italia dal 2016, ha vissuto tante avventure da sparatorie al Sud a biglietti persi a Parigi. Spesso in famiglia facciamo giochi insieme o da carte, come Kobo, o giochi da tavolo, come Carcassone, ticket to ride e farmerrancho.
Ascolto molta musica e in tanti momenti diversi della giornata sulle mie cuffie o con la cassa, mi piace avere un sottofondo per le faccende domestiche o mentre mi alleno. Ma cosa diamine ascolto?
KanYe West. Kanye, mi ispira a migliorare ed essere la versione migliore di me, e come ha detto in un’intervista la sua musica è un espresso di autostima. Consiglio:
-Jesus walks
-Come to life
-Runaway
TYLER, THE CREATOR. Tyler mi fa sempre riflettere su importanti temi della vita come le relazioni sociali, l’amore. La sua musica mi fa entrare nel suo mondo e ogni canzone è unica. Consiglio:
-Are we still friends?
-Gone, gone/ thank you
-Hot winds blows
Kendrick Lamar. Kendrick mischia la poesia al rap, alternando canzoni su problemi sociali a quelle più introspettive, mi aiuta a riflettere e i suoi testi possono essere così profondi da avere svariate interpretazioni. Consiglio:
-Pride
-Alright
-i
Clipse/Pusha T. I clipse sono un duo di fratelli, che accompagnati dalle incredibili basi di Pharaphel Williams parlano di vita di strada. Si sono poi divisi e Pusha T ha continuato da solista, le energie dei beat e le loro rime pungenti mi danno una sensazione unica! Consiglio:
-I pray for you
-Cot damn
-Rock N’ Roll
Il Jazz. È da pochi mesi che l’ascolto quotidianamente ma lo trovo molto bello, mi è sempre piaciuto soprattutto grazie a film come La La land o La principessa e il ranocchio. Penso che il fatto che sia solo strumentale permetta di apprezzare molto di più il suono singolo degli strumenti e come questi si sposino, ma anche di riflettere con una base rilassante. Lo ascolto principalmente o per cambiare aria, per rilassarmi oppure fare lavori di scuola come temi. Lo ascolto da questa playlist che ho conosciuto grazie ad uno youtuber.

E infine l’ultima gemma, la mia squadra: la Roma.
Sono Romanista, perché le altre squadre erano troppo banali e semplici da tifare, perché non vinciamo mai.

Sono Romanista, perché ho visto giocare Totti e mi sono innamorato. Per la tradizione dei capitani romani e romanisti.
Sono Romanista, perché c’ho il sangue romano e i più cari parenti a Roma, a casa vive la tradizione.
Sono Romanista, perché solo noi cantiamo 90 minuti e c’abbiamo un inno così
Sono Romanista, perché è vero come dice Venditti cos’è che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo? Uniti anche se lontani? Che batte forte forte in fondo al cuore?
GRAZIE E DAJE ROMA DAJE”
(G. classe quarta).

Gemma n° 2710

“Quest’anno, come gemma, ho scelto di portare il mio bracciale Pandora, un gioiello che per me è molto più di un semplice accessorio. È un intreccio di ricordi che porto sempre fin da piccola.
Ogni charm ha un significato e racconta qualcosa di speciale: quello che rappresenta la mia famiglia, quello che condivido con la mia migliore amica, quello che racchiude i miei viaggi, il quadrifoglio che mi porta fortuna o quello che simboleggia il legame con mia sorella.
Indossarlo per me significa avere sempre con me tutto ciò che amo, ed è per questo che non lo tolgo mai” (G. classe seconda).

Gemma n° 2705

“Nel 2019 sono andata a Parigi. E’ stato un viaggio indimenticabile non solo per la bellezza della capitale ma anche perché è una delle mie città preferite dato che mi piace la lingua e ci sono tantissime cose da visitare. I posti che ho visitato che mi sono piaciuti di più sono stati la Torre Eiffel, in cui siamo saliti solo io e mio padre, da cui la vista era mozzafiato e la sera era illuminata. Il Louvre è stato molto interessante anche se ero piccola.
Il posto più bello è stato andare a Disneyland Paris in cui mi sono divertita un sacco e mi ricordo ancora il viaggio in treno che abbiamo fatto per andarci dato che era fuori Parigi.
L’unica cosa è che non ho potuto visitare la Cattedrale di Notre Dame e mi è dispiaciuto però mi sono divertita moltissimo. Oltre a questo ci sono ovviamente molte altre cose da visitare e per me sarebbe un sogno poter vivere a Parigi”.
(E. classe prima).

Gemma n° 2687

“Come gemma quest’anno ho deciso di portare una foto di New York durante il periodo di viaggio studio che ho fatto l’anno scorso in occasione del progetto studente-ambasciatore presso le Nazioni Unite. Nel preciso momento in cui ho scattato la foto, mi trovavo sull’Empire State Building, uno dei grattacieli più alti della Metropoli: l’atmosfera era indescrivibile, mi sembrava di vivere un sogno, e per la prima volta ho percepito realmente la sensazione che tutti chiamano “sonder” (peraltro nome di uno dei miei gruppi preferiti) ovvero quel momento in cui si prende consapevolezza del fatto che ognuno ha la propria vita che procede indipendentemente dal fatto che qualcun altro ne sia consapevole.
Essendo il mio primo viaggio da sola ero molto tesa, soprattutto per i vari imprevisti che mi sono capitati, ma mi è bastato poco alla fine per rendermi conto dell’impatto profondo che questa esperienza avrebbe avuto: ho imparato infatti ad essere indipendente, a cavarmela da sola e, nonostante non mi sia trovata granché bene con la compagnia se non gli ultimi giorni, ho imparato che non devo per forza piacere e stare simpatica a tutti. Inoltre quest’esperienza mi è stata resa possibile soprattutto dai numerosissimi sacrifici che ha fatto mia mamma: sin da quand’ero piccola, lei ha fatto un sacco di sacrifici per me in modo tale da farmi fare più esperienze possibili e garantirmi una buona istruzione e per questo le sono immensamente grata”.
(R. classe quarta).

Gemma n° 2674

“La barriera corallina delle Maldive, il deserto ventilato negli Emirati, le persone che ballano per strada a Santo Domingo, il tramonto a Roma, i grattacieli di New York dall’alto, il cibo in sud Italia, le moschee a Istanbul e le bici in Olanda sono solo alcuni dei bei ricordi che mi balzano in mente non appena chiudo gli occhi per dormire.
In questa gemma volevo sottolineare quanto per me, sin da piccola, sia stato importante viaggiare. Le esperienze che si fanno durante i viaggi sono a mio parere le più belle: nuove conoscenze, nuove culture, nuove religioni, nuovo cibo, nuovi pensieri, nuove curiosità…anche inconsapevolmente si raccolgono così tante informazioni utili e interessanti che ti spingono a visitare sempre un posto nuovo. I viaggi costituiscono saggezza e ricordi in più che nella vita mi sono sempre stati utili e che spero di portare con me per sempre” (G. classe terza).

Gemma n° 2648

“Come ultima gemma del liceo ho deciso di portare la mappa della metropolitana di Londra. Innanzitutto parto col dire che la capitale del Regno Unito è sicuramente la mia città preferita, ci sono stata la prima volta nel 2018, e l’ho amata talmente tanto che per i diciotto anni che ho compiuto a settembre ho chiesto ai miei genitori di tornarci. La settimana che ho vissuto lì per festeggiare la maggiore età è stata qualcosa di indimenticabile, soprattutto perché ho avuto l’occasione di condividerla con i miei genitori, le figure di riferimento più importanti nella mia vita. Ultimamente il nostro rapporto sta migliorando un sacco, e mi ritengo davvero molto fortunata ad andare così tanto d’accordo con loro. Quindi oltre all’aspetto del viaggio abbiamo anche quello della famiglia, un valore per me fondamentale. Ho portato questa mappa anche come auspicio per il mio futuro, dato che il mio sogno più grande sarebbe quello di diventare guida turistica e tour leader a Londra, una città che porterò per sempre nel mio cuore” (A. classe quinta).

Gemma n° 2629

“Quest’anno la mia gemma sono tre miei grandi amici con cui quest’anno ho stretto un grande legame di amicizia. Infatti, questa gemma può sembrare una semplice foto, ma è ben di più perché racchiude in sé emozioni, pensieri, risate che ho condiviso con loro.
Il fatto che siano giunti al loro ultimo anno qui un po’ mi rattrista, però sono certo che il legame che abbiamo creato non ci separerà mai” (D. classe quarta).

Gemma n° 2628

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare il mio viaggio a Paestum. Sono stata a Paestum circa una settimana con la scuola. Quest’esperienza mi ha cambiato dal punto di vista umano: mi ha fatto crescere, abituare a nuove situazioni e conoscere meglio delle persone con cui non avevo mai parlato prima. La parte più bella del viaggio sono state le nuove amicizie che ho creato. Grazie a questo viaggio e alle persone che ho incontrato sono riuscita a superare un “periodo no” della mia vita e a tornare a casa con degli insegnamenti in più. Come foto che rappresenti questa bellissima esperienza ho deciso di portare il tramonto del secondo giorno a Paestum: un momento sereno che ho potuto condividere con delle bellissime persone” (A. classe quarta).

Gemma n° 2626

“Quest’anno come l’anno scorso porterò una città.
La città in questione è Riga e sarà il punto focale di tre grandi argomenti: la famiglia, i viaggi e l’amicizia. Mio padre si è trasferito a Riga il 30 marzo per lavoro. Era un’offerta troppo buona per rifiutare. Abbiamo deciso tutti assieme ed alla fine ha accettato. È stato molto difficile e lo è tuttora. Vivere senza una figura paterna non è facile soprattutto in questa parte dell’adolescenza. Nell’ultimo periodo mio padre era una delle poche persone che mi capivano e che mi appoggiavano. Ora è lontano e diverso.
Riga è diventata un punto di riferimento ormai, una seconda casa. Spero che un giorno potremmo tutti riunirci lì, a livello di famiglia, e porre “fine” a questa separazione. Riga mi ha fatto capire quanto sia bello viaggiare e di come quest’ultima sia una mia ambizione per il futuro. Sono stata a Riga tre volte quest’estate ed ogni volta era sempre più bello. Riga è stata anche la meta dell’estate. Io e la mia amica abbiamo fatto un viaggio a Riga in quel periodo e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la città e di conoscere nuove realtà. Riga infatti la definisco proprio come punto d’incontro di tante belle cose”.
(M. classe quinta).

Gemma n° 2616

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“Come gemma ho deciso di portare la mia vacanza studio a Worthing. È una città a sud della Gran Bretagna e si trova vicino al mare. Nelle mie due ultime estati ho fatto una vacanza studio a Dublino in 2° media e questa in 3°media.
Tra le due esperienze quella più bella è stata quella a Worthing perché a differenza della precedente ho condiviso la famiglia con E., una ragazza friulana di un anno più piccola che non conoscevo ma con la quale mi sono divertita molto. La sera in camera ci siamo divertite molto, abbiamo parlato della nostra vita, della scuola e guardato molti film in inglese condividendo la nostra passione per il cinema. La famiglia ospitante non era proprio il massimo ma più di tanto non mi interessava perché stavamo tutto il giorno con il nostro gruppo al college oppure a fare attività e quindi la vedevamo solo a cena. Ricordo un confronto simpatico sul cibo italiano, il papà ospitante ci aveva fatto vedere un ricettario italiano che lui utilizzava chiedendoci alcuni consigli, peccato che non siamo delle grandi cuoche; questo però ci ha fatto guadagnare una pizza. Era una pizza niente male, paragonata alla pizza dei miei compagni. Loro mi raccontavano che le famiglie gli avevano fatto la pizza con il ketchup ,anche se io non ci credo tanto.
Eravamo un gruppo di 31 ragazzi di età completamente diverse. Andavamo da quelli di 2°media a dei ragazzi che avevano 18/19 anni. Di questa esperienza porterò nel cuore le serate in discoteca con i miei 31 compagni di viaggio, le visite nella bellissima Londra e soprattutto lo shopping nei negozi enormi per le vie di Londra”.
(S. classe prima).

Gemma n°2615

“Quest’anno come gemma ho voluto portare il viaggio a Miami che ho fatto ad agosto. Questa foto l’ho fatta al tramonto dal quarto piano dell’hotel e si può vedere la scuola che ho frequentato per due settimane. Quando rivedo questa foto ripenso a tutti i bei ricordi legati al viaggio: al gruppo di amici che mi sono fatto tra le 50 persone che sono partite, le mattinate a scuola passate a seguire le lezioni con il ragazzo americano che mi avevano affidato, i pomeriggi nella palestra dell’hotel per buttare giù tutto quello che avevamo mangiato, una ragazza americana con la quale parlo ancora e tutte le gite e le attività che avevamo svolto. Questo viaggio me lo porterò per sempre nel mio cuore come una delle esperienze più belle nella mia vita” (V. classe quarta).

Gemma n° 2605

“La gemma che ho portato quest’anno è una parte del mio viaggio in un paese estero, ormai una tradizione per la mia famiglia: quest’anno la meta era il Regno Unito. Con mio padre ho visitato un museo a Liverpool che per noi era molto importante e significativo: il museo dei Beatles. Per lui sono la sua band preferita, per me sono la prima band mai ascoltata. Questo posto era una tappa che volevamo raggiungere da molto tempo, ma purtroppo non ne avevamo mai avuto la possibilità. Tutto questo era fino a quest’estate, quando ha deciso di fare sia a me che a lui stesso una grande sorpresa. Il museo è stata in sé un’esperienza indimenticabile: l’ambientazione, la musica, la storia, la cultura… Tutto ciò, insieme alla significatività che per me e mio padre va oltre al luogo in sé, formano una parte del mio repertorio di ricordi che non riuscirò proprio mai a lasciar andare” (F. classe terza).