Sono reduce da due giornate di Scuola Aperta: tantissime persone, molto spesso figli accompagnati da entrambi i genitori, a informarsi sugli indirizzi presenti nel nostro liceo, a capire gli sbocchi, a vedere l’ambiente… Non li aspetta un momento facile, perché scegliere il proprio futuro non è mai facile, ma certo è un momento accattivante, intrigante, in cui fare i conti con se stessi per capire aspettative, predisposizioni, talenti, carenze, desideri. Intanto, poco prima, sabato mattina, c’era stata la consegna dei diplomi ai ragazzi che a giugno hanno sostenuto l’esame di stato. Li ho visti purtroppo velocemente, ma li ho visti sorridenti, felici di essere lì e contenti di raccontarmi cosa avevano scelto di fare: erano bellissimi. Ecco, i due avvenimenti del week-end mi hanno fatto venire in mente il saluto che ogni anno lascio alle quinte. Una delle ultime frasi è “Vi ho conosciuto gavanelli e vi lascio donne e uomini, frecce scoccate verso domani, pronti a spiccare il volo”. Penso sia quello che succede nei cinque anni di liceo, la trasformazione da quattordicenne che si affaccia al mondo della responsabilità a cittadino a pieno titolo consapevole di diritti e doveri. In bocca al lupo a entrambi.

