“Come gemma ho deciso di portare dei braccialetti che mi sono stati dati (scambiandoli con gli altri fan) quando ero in fila per il concerto dei 5 Seconds of Summer. Ci sono andata con S., una mia amica di quinta. Ho deciso di portarli perché per me sono un bellissimo ricordo, visto che è il primo concerto a cui vado da sola insieme ad una mia amica a cui voglio un mondo di bene e inoltre è una delle mie band preferite” (G. classe terza).
“Come gemma ho deciso di portare una canzone che si chiama Teeth dei 5 Seconds of Summer. Non la porto per il significato del testo stesso ma più che altro per il significato che ha la canzone in generale per me. Questa canzone è una canzone a cui sono molto legata, visto che è una delle canzoni con cui ho conosciuto la band, una delle mie preferite e a cui tengo di più. Nel music video della canzone c’è una scena dove il bassista (Calum) è intrappolato in una stanza e legato ad un piede da una catena in un blocco di roccia. In questa scena lui non riesce a scappare, fino a quando non prende in mano il suo basso e comincia a colpire il blocco di roccia con esso, riuscendo finalmente a romperla. Ora non so cosa intendessero comunicare con questa scena, ma io la interpreto come la musica che riesce a rompere ogni ostacolo. Specialmente la loro musica è in grado di tirarmi su quando magari sono giù di morale. La band infatti, non solo dal punto di vista di gruppo, ma proprio dal punto di vista di ogni membro (specialmente Michael Clifford) riesce a farmi felice. Il 7 maggio 2022 li ho visti per la prima volta dal vivo a Padova (posso dire orgogliosamente di averli visti dalla terza fila del pit), e lo considero uno dei giorni migliori della mia vita. In conclusione sono grata a questa canzone di avermi fatto conoscere alcune delle persone con un ruolo molto importante nella mia vita” (G. classe seconda).
“Come gemma ho deciso di portare la canzone Older, un brano al quale Luke Hemmings,un membro del gruppo musicale 5 seconds of summer e la sua ragazza Sienna Deaton hanno lavorato dal 2019. I 5 second of summer sono il mio gruppo preferito, fin da piccola. Sono dell’idea che gli ostacoli nella vita ci debbano essere. Può risultare strano, insomma… a tutti noi piacerebbe avere una vita senza problemi, paranoie. Eppure gli ostacoli, il tempo, possono darci un minimo di benessere e coscienza di noi stessi, delle nostre azioni. Ci sono momenti della mia vita che molto spesso vorrei eliminare, ma, come ho detto prima, per quanto possiamo attraversare periodi di fatica, di malessere, di ostacoli, saremo ricambiati con della felicità e sono contenta di poter dire che i 5 seconds of summer sono stati e sono conforto nelle mie giornate. Questa canzone parla di sentimenti molto forti, e non solo ed esclusivamente tra due innamorati, ma anche con un amico, con una persona che ha saputo darti ogni sfumatura di “amore puro”. Una frase che mi ha particolarmente colpito è: “the promises roll of your breath”, le promesse ti rimbalzano senza fiato. Ci sono promesse che molte persone non mantengono, e proprio per questo molte volte è meglio un silenzio piuttosto che una promessa spezzata, una parola buttata a caso. La mia gratitudine nei confronti di questo gruppo è più di un semplice “grazie”, perché per me loro sono più di un ringraziamento, di una dedica. Loro, le loro canzoni, sono in grado di ricoprire tutto il rumore che ho attorno” (M. classe prima).
“Ho portato questo pezzo di carta giallo: dietro vi sono 6 mesi di attesa, 1 giorno di ansia a scuola per sapere se l’avrei ottenuto, lacrime di felicità, attesa, grida, nuove conoscenze, incontri, foto, i due migliori giorni della mia vita cone le due ore e mezza più intense e veloci, sogni belli, serenità. Quando si sono aperti i cancelli di San Siro sono entrata tremante e durante il concerto sentivo che cantavamo insieme. Ci sono tante emozioni dietro a un pezzo di carta giallo”. Questa è la gemma di F. (classe quarta); ha portato il biglietto del concerto degli One Direction, tramite i quali ha conosciuto anche il suo secondo gruppo musicale preferito, i 5 Seconds of Summer, di cui abbiamo ascoltato questa
Sono andato con la mente al mio primo vero e sentito concerto: 23 maggio 1995, Milano, Bon Jovi. Gran caldo, Little Steven e Ugly Kid Joe come gruppi di apertura. Inizia il concerto e la band tiene il palco meravigliosamente, prendendo in giro i Take That (che poi sono gli One Direction di allora…). Concerto lungo, ecco la scaletta: Livin’ on a prayer You give love a bad name Wild in the streets Keep the faith I’d die for you Diamond ring Bed of roses Stranger in this town Blaze of glory Hey God Lay your hands on me I’ll sleep when I’m dead / Jumpin’ Jack Flash / Glory days Bad medicine / Shout / Bad medicine Always Blood on blood Wanted dead or alive Rockin’ all over the world Someday I’ll be Saturday night I’ll be there for you Runaway Finito verso mezzanotte, inizia il caos. Devono sfollare 35.000 persone e gli organizzatori pensano bene di far chiudere alla stessa ora la metropolitana. Raggiungiamo a fatica la stazione su bus stracarichi e stipati all’inverosimile. Arriviamo verso le 2.00, giusto in tempo! Sì, in tempo per vedere i fanali rossi del nostro treno che si allontana. Ci spostiamo a Milano Lambrate, bivacchiamo sulle panchine fin verso le 5.00 e finalmente saliamo su un altro treno… Ha ragione F.! Ci sono tante emozioni dietro a quei pezzi di carta!