Lezioni sospese

cenereA volte mi piace lasciare le lezioni sospese. “Questo ve lo dico la prossima volta” o “Bene, è una cosa carina, ma la vediamo in quarta” o “Se volete vedere come va a finire la vicenda di Giobbe, potete fare da soli…”. E’ la sensazione che Don De Lillo descrive benissimo in questo passo di “Rumore bianco”: “La cenere della sigaretta era lunga più di due centimetri e stava cominciando a piegarsi. Era una sua abitudine lasciarla penzolare. Secondo Babette lo faceva per provocare negli altri dei sentimenti di suspense e ansia”.

La quaresima di Radio Deejay

quaresimaScrive Diego di Radio Deejay (!):
“bentornata tra noi! So che non sei abituata ad essere notata, ma quest’anno prometto di considerarti per quel che meriti, un’occasione per alzare l’asticella. Da oggi cominciano i quaranta giorni (che ricordano gli anni di esodo degli ebrei, nel deserto, e i giorni di digiuno e tentazione di Gesù, prima che iniziasse a predicare) che precedono la Pasqua. La festa più importante dei cristiani. No? Beh, così dovrebbe essere! Da oggi iniziano giorni in cui poter, se non seguire i precetti del digiuno ecclesiastico e dell’astinenza dalla carne il venerdì, quantomeno rimettere in discussione le nostre priorità. Provare a riempirci un po’ meno di cibo – e di cose materiali in genere – ad ascoltare ciò che abbiamo dentro. E magari scoprire che molte frustrazioni, tristezze e malesseri, ci vengono solo come conseguenza del nostro vivere in modo vorace, e che non abbiamo un tempo infinito per accumulare piacere sulla terra,e che presto o tardi si tornerà ad esser cenere (che dà il nome a questo speciale mercoledì) per cui vale la pena di pensare a chi aspetta le nostre scuse, un nostro sorriso, o un’attenzione che non abbiamo mai concesso. E imparare – come recita un antico libro, il Qoelet – che c’è un tempo giusto per ogni cosa, e vivere bene il tempo del digiuno, porta a godere il tempo della festa. E se viviamo bene il tempo presente , arriveremo pronti al nostro tempo per morire. Altrimenti tutta la nostra vita è inutile. E il tempo del ravvedimento, che c’è nell’ebraismo, nell’islam, e in tutte le pratiche religiose, è l’unico modo per cambiare in meglio, per far morire in noi le cose brutte e farne nascere di belle; per diventare uomini e donne nuovi. Che poi, per chi ci crede, si esprime con il termine risorgere.
Bentornata attesa!
Diego”

Tra bicchiere e mare

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Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. “Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”. Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste sono le tue sofferenze”. Tutta l’acqua del bicchiere s’intorbidì e s’insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com’era prima. “Vedi?” spiegò il maestro. “Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare”. (Bruno Ferrero)

Ci sono volte in cui ho saputo essere mare, altre in cui non sono riuscito ad essere altro che bicchiere. Ammetto anche che la quantità di cenere non è indifferente e che ci possono essere bicchieri grandi e profondi e mari piccoli con l’acqua bassa… Ma esserne consapevoli mi pare già un bel passo.