Gemma n° 2681

“Quest’anno la scelta della gemma è stata molto semplice; ho deciso infatti di parlare del mio migliore amico M.
Lui è il mio tutto, la ragione per cui credo fermamente che l’amicizia tra maschio e femmina sia una delle migliori che possa mai nascere.
Ci siamo conosciuti al centro estivo del mio paese, aveva aperto da due anni dopo la fine del covid ed ero molto emozionata perché era il mio ultimo anno da “animata” prima di diventare animatrice. La mia migliore amica era animatrice e molti degli animatori con cui ero cresciuta avevano deciso di abbandonare il centro estivo. Ricordo ancora quella mattinata, qualcuno giocava a calcio e io e le mie amiche avevamo deciso di sederci per raccontarci i gossip. Non so con quale coraggio ma quel giorno gli chiesi di unirsi a noi per scherzare insieme e conoscerci. Io ero ancora abbastanza timida (non come adesso) quindi per me era difficile essermi esposta così con un animatore che non conoscevo minimamente. Adesso, dopo 3 anni, ringrazio la me del passato per aver avuto quel coraggio. Da quel giorno infatti abbiamo iniziato a uscire le sere nel mio paesino creando un bellissimo gruppo.
Ho caricato questa foto perché è il regalo di compleanno che mi ha fatto. I girasoli infatti sono i miei fiori preferiti e da quando ci siamo conosciuti glielo ripeto sempre. Quando ho aperto il suo regalo sono rimasta a bocca aperta perché avevo capito che al mio fianco avevo il ragazzo migliore al mondo. Lui c’è sempre per me, sopporta tutte le mie crisi isteriche ed è sempre pronto a farmi sentire bene anche quando vorrei stare da sola. I suoi genitori devono essere più che orgogliosi perché sono veramente rari i ragazzi come lui. Con lui posso essere me stessa al 100% facendo anche la scema, non vergognandomi affatto. È il primo ragazzo a cui basta uno sguardo per capire come sto veramente ed è il primo con cui non ho problemi ad aprirmi e raccontare tutto di me.
Ormai per me è diventato essenziale, l’estensione della mia anima. È l’unico che mi ha promesso di rimanere e dopo tutto è rimasto. Il bene che gli voglio è indescrivibile, sono disposta a perdere la mia stessa vita per lui.
Molto probabilmente entrerà in accademia militare dovendo andare in Veneto, ciò significa che il prossimo anno passerò dal vederlo ogni giorno al vederci poche volte l’anno ma io gli auguro il meglio sperando con tutto il mio cuore che riesca a realizzare i suoi sogni.
Per me è come un fratello perché è sempre pronto a proteggermi, perfino i miei genitori lo vedono come un figlio. Insomma è la mia ragione di vita e sarò per sempre grata al destino per avermi permesso di incontrarlo e di creare questa amicizia”.
(A. classe seconda).

Gemma n° 2556

Immagine creata con ChatGPT®

“A S.
S. non è solo la mia compagna di banco, è il mio punto di riferimento quando sono persa nei miei pensieri. Mai avrei pensato di potermi legare a una persona in un modo talmente forte da non poter far a meno della sua presenza. S. è la prima persona a cui scrivo quando mi accadono cose belle per gioirne insieme ma anche la prima a cui racconto i miei problemi e so che è sempre pronta a supportarmi e consolarmi. S. è stata la mia ancora di salvataggio in un momento in cui il mondo mi era crollato davanti e mi scrisse che credeva in me. In quel momento capii quanto fossi fortunata ad averla nella mia vita. S. mi ha insegnato che tutti meritano una seconda possibilità e che c’è del buono anche in me. Mi ha insegnato ad essere fiera dei miei traguardi, anche se insignificanti agli occhi degli altri, e mi ha insegnato che se voglio veramente una cosa non devo mollare ma anzi continuare a lottare e si avvererà.
Non gliel’ho mai detto veramente ma sono davvero orgogliosa di lei e vederla sorridere fa sorridere anche il mio cuore. Purtroppo questo è il nostro ultimo anno insieme e ad essere sincera mi spaventa non poterla avere più alla mia destra. Non so cosa abbia fatto per meritarmi un’amica così, anche se il termine amica è molto riduttivo, ma so che avrà per sempre un posto nel mio cuore”.
(L. classe quinta)

Gemma n° 2422

“Ho pensato tanto a cosa poter portare come gemma e ammetto che inizialmente ho avuto varie difficoltà a trovare un oggetto a cui sono particolarmente legata, ma alla fine l’ho trovato. Ho scelto infatti questo braccialetto che mi ricorda un mio caro amico che ho conosciuto alle medie e con cui ho legato moltissimo. Lui è stato per me come un fratello e un fondamentale punto di riferimento, durante uno dei periodi più strani e più brutti della mia vita, dove tutti mi odiavano e mi evitavano. Se riguardo questo bracciale mi tornano alla memoria tutti i bei momenti che ho passato con lui: quando ci vedevamo ogni giorno a ricreazione nei corridoi e ci abbracciavamo, quando in pullman ci sedevamo vicini e ridevamo durante il tragitto per arrivare a scuola e quando in gita stavamo sempre insieme: eravamo uguali a Cip e Ciop. Questo bracciale è l’ultimo ricordo che possiedo di lui in quanto dopo le medie abbiamo preso due strade totalmente diverse, infatti lui ora frequenta l’artistico e io questo liceo. Non ci vediamo da questa estate e mi manca moltissimo, ma posso dire di avere passato dei bellissimi momenti grazie alla sua compagnia” (A. classe prima).

Gemma n° 1899

“Ho scelto questa canzone perché io e la mia amica la cantiamo sempre. Poi l’ho fatta ascoltare anche a mio fratello e ora, quando i nostri genitori vanno a dormire, la sera, siamo io e lui in salotto a sentire questa canzone”.

Friends dei Chase Atlantic è la gemma di J. (classe prima). Che tuffo nel passato il racconto della sua condivisione col fratello: c’è stata una fase della mia vita in cui tornavo a casa piuttosto tardi, i miei già a letto da un pezzo e mia sorella addormentata sul divano. La svegliavo e ci mettevamo a parlare e a condividere tante cose, anche per una o due ore prima di andare a dormire a nostra volta. Una delle cose che più mi mancano di quel periodo.

Gemme n° 304

bimbe

Ho portato una foto di me e della mia migliore amica. Ci conosciamo da 15 anni, abbiamo fatto tutte le scuole insieme e ci vediamo ogni sabato e ogni giorno dell’estate, siamo anche vicine di casa, è come una seconda sorella.” Questa la gemma di C. (classe quarta).
Scriveva David Maria Turoldo: “Penso che nessun’altra cosa ci conforti tanto, quanto il ricordo di un amico, la gioia della sua confidenza o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui con assoluta tranquillità: appunto perché amico. Conforta il desiderio di rivederlo se lontano, di evocarlo per sentirlo vicino, quasi per udire la sua voce e continuare colloqui mai finiti.”

Gemme n° 30

Ho portato questa canzone perché è stata la colonna sonora dell’ultima estate e del bel rapporto che si è creato tra me e una mia cugina con cui prima non avevo grossa affinità”. Sono le parole con cui M. (classe seconda) ha presentato la sua gemma.

Il ritornello ruota intorno a un concetto molto semplice: la bellezza della compagnia, dell’essere vicini alla persona amica. Allora rispolvero una canzone del passato, cantata da Riccardo Cocciante e il cui incipit fa così: “Non dico che dividerei una montagna ma andrei a piedi certamente a Bologna per un amico in più…per un amico in più. Perché mi sento molto ricco e molto meno infelice e vedo anche quando c’è poca luce con un amico in più…con il mio amico in più”.