“Come gemma quest’anno ho deciso di portare una persona: mio fratello. Nonostante i nostri tre anni di differenza abbiamo un rapporto bellissimo sin da quando eravamo piccoli; infatti, ci raccontiamo sempre tutto, ci copriamo e ci supportiamo. Quest’anno non vive più con me e i miei genitori e sento tantissimo la sua mancanza ed è per questo che ho deciso di portarlo come gemma” (E. classe terza).
“Come gemma quest’anno ho deciso di portare una persona: mio fratello M. Ovviamente portarlo in classe con me sarebbe stato un pò difficile quindi ho optato per una foto di noi due insieme. Ho deciso di portare lui come gemma perché nell’ultimo periodo mi sono soffermata spesso a riflettere su quanto mio fratello rappresenti una colonna portante della mia vita e su quanto lui mi abbia insegnato nel corso degli anni pur essendo più piccolo di me. M. è un ragazzino di 13 anni affetto probabilmente dalla malattia rara di Lennox-Gastaut. Dico probabilmente perché non ne siamo certi al 100% visto che ci sono sia somiglianze ma anche differenze tra la sua situazione e le caratteristiche della sindrome e io preferisco aggrapparmi a quelle differenze visto che quella è una malattia che sembra non poter mai migliorare ma solo peggiorare. E’ nato quando avevo 4 anni e ricordo che mi fece un certo effetto quando i miei genitori tornarono a casa con mio fratello, in primo luogo perché non era la sorellina che avevo chiesto e poi perché inizialmente facevo fatica a capire perché quel bambino stesse rubando tutte le attenzioni dei miei parenti. Poi col tempo ho capito che sarebbe potuto non essere lì e che io potevo fare da sola cose che lui invece non poteva fare. Se oggi sono la persona che sono lo devo in buona parte a lui che senza rendersene conto mi ha dimostrato quanto valore avesse la vita. Mio fratello ne ha passate di tutti i colori fin da quando era piccolissimo. Più di una volta è stato per mesi in ospedale per svariate ragioni e altrettante sono state le volte in cui abbiamo avuto paura di non poterlo più riabbracciare e una di queste è stata qualche settimana fa quando mi è sembrato di rivivere un incubo di qualche anno fa. Nonostante la sua apparente fragilità lui si è sempre aggrappato alla vita con i denti e con le unghie dimostrandomi quanto possano essere stupide certe preoccupazioni quotidiane. M. è stato incoscientemente il mio maestro di vita da quando è nato fino ad ora e spero vivamente che posso continuare a insegnarmi l’amore per la vita per tanto tempo ancora” (A. classe quarta).
“Ho deciso di portare come gemma mio fratello, perché il nostro legame è davvero speciale. Fin da quando eravamo piccoli, è stato sempre al mio fianco, pronto ad aiutarmi in ogni momento, anche nei periodi più difficili. Non solo è una persona di cui mi fido ciecamente, ma è anche la spalla su cui posso contare senza esitazioni. Crescendo insieme, abbiamo condiviso tante esperienze, risate e anche momenti di fatica, ma ogni volta ci siamo tirati su a vicenda. Lui è la persona che mi capisce meglio di chiunque altro e che, anche senza parole, riesce sempre a darmi il sostegno di cui ho bisogno” (M. classe seconda).
“Quest’ anno come gemma ho deciso di portare il mio fratellino. Mio fratello è la persona che ammiro di più, è sempre molto dolce e ha sempre una parola buona per tutti. Il mio fratellino, a differenza mia, è molto sensibile e questo lo dimostra con abbracci e parole gentili. Io e lui abbiamo un bellissimo rapporto e ci vogliamo un mondo di bene. Penso che mio fratello sia una bellissima persona e spero che non cambi mai” (A. classe prima).
“Come gemma ho deciso di portare mio fratello gemello D. Anche se a volte mi capita di pensare che sia una delle persone più fastidiose del mondo, so che è uno dei pochi, se non l’unico, che effettivamente mi capisce fino in fondo. Con lui posso parlare di qualsiasi cosa senza sentirmi giudicata, e mi è sempre stato vicino, anche nei momenti in cui mi è sembrato di toccare il fondo e non essere in grado di risalire. D. è l’unico che non mi ha mai guardata con occhi che mi giudicavano, bensì ci siamo sempre sostenuti e supportati a vicenda. Nei giorni in cui a stento ho le forze di alzarmi dal letto, in qualche modo D. riesce sempre a strapparmi un sorriso anche se avrei solo voglia di cacciarlo via. Concludo dicendo che mio fratello è una spalla su cui posso sempre contare, e so che è una delle pochissime persone che non mi volterebbe mai le spalle (E. classe seconda).
“Quest’anno come gemma ho portato mio fratello M. Lui è sempre stato il mio punto di riferimento. Non è una persona che dimostra apertamente il suo affetto, ma so che ci tiene a me. Anche quando non sembra, mi ha sempre aiutata, magari con un consiglio anche detto con modi un po’ burberi. Abbiamo sempre fatto tutto insieme fin da piccoli. Molte volte se per esempio c’era una nuova giostra o qualche nuova attività che mi spaventava, farla insieme a lui mi tranquillizzava e mi dava più sicurezza. Poi, però, quando ha iniziato le medie, ci siamo allontanati e abbiamo iniziato a litigare molto spesso. Sentivo che tra di noi si era alzato un muro e questa cosa mi dispiaceva tanto. Ora fortunatamente ci stiamo piano piano riavvicinando e il nostro rapporto sta tornando un po’ come quello di prima” (A. classe quarta).
“Quest’anno non ho avuto alcun dubbio su chi scegliere per la mia gemma: avrei parlato di A. e di mio fratello F., due tra le persone più importanti della mia vita. F. è sempre stato un punto fondamentale per me, il mio posto sicuro fin da quando è nato; un fratello è molto più di un semplice legame di sangue, è un compagno di avventure e a volte anche un complice. Con lui passo gran parte del tempo e a volte non mi sembra abbastanza; ormai ha già quasi nove anni e ogni compleanno sembra portarlo sempre più lontano da me. Lo ammiro profondamente, poiché nonostante la sua malattia non ha mai perso il sorriso; non l’ho mai confidato a nessuno, ma mio fratello ha una malattia rara e fin dai suoi primi giorni di vita ha dovuto affrontare moltissime sfide, tra cui anche vari ricoveri; ammetto di avere sempre avuto paura, anche quando affrontava per esempio un semplice ricovero, poiché il terrore di perderlo era ed é ancora molto; ammetto che a volte lo tratto male oppure gli rispondo in malo modo, però in cuor mio gli voglio estremamente bene e farei qualsiasi cosa per vederlo felice, anche prendermi tutto il dolore che ha affrontato in questi anni. Adora passare il tempo con me, soprattutto quando sono in compagnia delle mie amiche ed è la persona più solare che io conosca. Gli auguro di realizzare tutti i suoi sogni e di non farsi mai abbattere da nessuno. Nonostante conosca A. da poco più di cinque mesi, è diventata una persona veramente speciale nella mia vita. Fin da subito mi sono sentita a mio agio con lei, tantoché le racconto ogni cosa, bella o brutta che sia. Ammetto che all’inizio non mi stava tanto simpatica e sinceramente non so neanche il perché, ma poi ho iniziato a fidarmi e ho capito che mi sbagliavo di grosso. É una persona fantastica, una di quelle che semplicemente rendono tutto migliore e non saprei veramente cosa fare senza di lei. Ogni volta che siamo insieme ogni problema sparisce e se sto male, riesce sempre a tirarmi su il morale. Nonostante abbiamo avuto, soprattutto ultimamente, alcuni alti e bassi, ci siamo sempre state l’una per l’altra e non gliene sarò mai grata abbastanza. Ogni risata, ogni battuta e ogni avventura che abbiamo vissuto assieme rimarranno per sempre scolpite nel mio cuore. In classe basta un semplice sguardo per capirci e se dovessi parlare di un’amicizia senza odio o invidia, parlerei sicuramente della nostra. Ho sempre pensato che l’amicizia nata tra due banchi non facesse rumore, ma poi ho sentito la sua e la mia risata assieme e ho capito di sbagliarmi” (A. classe seconda).
“Come gemma, quest’anno ho deciso di portare mio fratello. Non riuscirei a immaginare la mia vita senza di lui anche se molto spesso non siamo d’accordo quasi su niente e finiamo per litigare dalla mattina alla sera: non posso fare a meno di essere grata di averlo come fratello. Se potesse leggere quello che ho scritto in questa gemma molto probabilmente non ci crederebbe, perché queste cose a lui non le dico mai. Nonostante tutto, però, è l’unica persona con cui mi sento davvero sicura di poter parlare liberamente senza sentirmi giudicata o vergognarmi. Anche se non glielo dico sono sicura che lui sappia che gli voglio davvero molto bene e che lo ringrazio di essere nella mia vita” (S. classe terza).
“Quest’anno sono stata molto indecisa su cosa portare come gemma, ma alla fine ho deciso che la scelta perfetta sarebbe stata mio fratello D. Nonostante i soliti litigi e discussioni tra fratelli, lui è una delle cose migliori che mi siano mai successe ed è parte integrante della mia felicità ogni giorno. Molto spesso ripenso a quando lui non c’era e provo ad immaginarmi se fossi rimasta figlia unica: impossibile. Gli voglio un bene dell’anima e spero che il nostro rapporto possa durare anche quando saremo grandi e ognuno prenderà la propria strada” (C. classe quarta).
“Come gemma ho deciso di portare mio fratello G. Anche se ci stuzzichiamo ogni giorno da quando ne ho memoria, in realtà ci vogliamo molto bene e ci prendiamo cura l’uno dell’altra. Lui si preoccupa per me e mi protegge da qualunque cosa. Per fare un piccolo esempio: quando devo andare in stazione a Udine, poiché anche lui prende il treno, mi tiene aggiornata sulle eventuali persone che ritiene “malintenzionate” nei dintorni e mi consiglia sempre su che tragitto fare per tornare a casa. Se sono in un momento di crisi, perché non trovo una fermata o un treno, un bus (cosa che succede spesso) lui mi scrive sempre o a volte mi viene a prendere. So che queste azioni a qualcuno possono sembrare piccoli gesti, ma per me non lo sono… anzi, sono enormi”. (C. classe seconda).
“La mia gemma è una foto con mia sorella di quando eravamo piccoli. Questa foto, che è anche il mio sfondo del telefono, rappresenta per me il pensiero che lei stia sempre vicino a me, anche se adesso stiamo a 700km di distanza, e che lei ci sarà sempre per me come io ci sarò sempre per lei e la distanza non cambierà mai il rapporto che abbiamo. Sin da quando ero piccolo lei mi ha sempre curato e protetto come un figlio e di questo gliene sarò per sempre grato e ora che siamo diventati grandi ci sosterremo sempre anche nei momenti di difficoltà” (L. classe terza).
“Come gemma ho scelto di portare mio fratello. Mio fratello è la mia persona preferita. Io e lui abbiamo un rapporto particolare perché molto spesso ci insultiamo e ci urliamo contro però entrambi siamo consapevoli del fatto che ci saremo sempre l’uno per l’altra. Mia mamma mi racconta spesso di quando lo vidi per la prima volta, avevo paura di tenerlo in braccio perché era troppo piccolo e delicato. Da piccoli giocavamo sempre insieme e ci somigliavamo un sacco, tanto che la gente chiedeva se fossimo gemelli. Quando sto male mio fratello è il primo a chiedermi come sto e ad abbracciarmi. Gli voglio un mondo di bene e spero che il nostro rapporto duri per sempre perché senza di lui non saprei come fare” (M. classe prima).
“Quest’anno come gemma ho deciso di portare una persona molto importante per me con cui ho un rapporto di astio e amore: mio fratello. Io e lui abbiamo 4 anni di differenza ed è molto difficile relazionarci senza litigare almeno una volta al giorno. Mio fratello ha un carattere molto competitivo e soprattutto egoista, ma riesce comunque ad essere dolce. Io sono più tranquilla e ho un carattere molto empatico, ma spesso mi trovo in difficoltà per la paura di dargli un cattivo esempio a causa di certi comportamenti, perché so quanto lui mi veda come un punto di riferimento. In quest’ultimo periodo stiamo litigando molto meno e spero che questa cosa migliorerà sempre più con la sua crescita, anche se rimarrà per sempre il rompiscatole di casa” (G. classe seconda).
“Introduco la mia gemma partendo da qualche settimana fa. Questo è l’anno della 5a superiore, l’ultimo anno. Poi c’è l’università. Proprio qualche settimana fa stavo parlando con i miei genitori del mio futuro, quali facoltà mi piacerebbe intraprendere e quali invece scarterei, c’è ancora molta indecisione sulla mia scelta ed è proprio lì che, tra me e me, penso: “quanto vorrei essere G. in questo momento”. G. é mio fratello. È un ragazzo buono, generoso e dal cuore grande. È un ragazzo dai grandi valori e le sue idee sono sempre ben schierate. 18 anni che io sopporto lui e 18 anni che lui sopporta me. Se la me di qualche anno fa vedesse la gemma di quest’anno mi riderebbe addosso. Io e G. siamo completamente due opposti ed è per questo che ci siamo scontrati e ci scontriamo tutt’ora. Io dico cane e lui dice gatto, io dico bianco e lui nero; e lì iniziano le litigate. Siamo opposti in tutto, anche in aspetto fisico: io sono mora con gli occhi marroni, lui è biondo con gli occhi azzurri. Lui parla troppo, io sto più per le mie, lui vuole avere sempre ragione, SEMPRE, io ogni tanto capisco anche di sbagliare (forse). Io mangerei frutta per tutta la vita, lui non riesce neanche a guardarla. Non sembra neanche mio fratello :).Che cos’è cambiato dalla me di qualche anno fa e la me di adesso? Niente. Forse lo vedo con altri occhi, forse più maturi. Non sto dicendo che le discussioni non ci sono più anzi, si raddoppiano perché le mie idee e le sue sono sempre più contrarie e in contrasto. Per farvi un esempio, l‘ultima discussione (anche interessante) ce l‘ho avuta ieri sera e il punto focale erano gli avvocati di difesa. Lui continuava a dire che non difenderebbe mai qualcuno in torto per una semplice questione morale “è giusto che chi ha procurato del male paghi la punizione (chiamiamola così)”, io invece, la pensavo in maniera diversa ovviamente. Ahimè, c’è da dire che mio fratello è acculturatissimo e sa davvero tante, troppe cose ed è affascinante ascoltarlo parlare. Se c’è una cosa che invidio di G., non è sicuramente la capacità di parlare per ore senza stancarsi, ma la sua determinazione e voglia di fare. Lui dice che le cose, “se si fanno si fanno bene, altrimenti non le faccio proprio”. Fa quello che gli piace e questo si vede. Ha un cuore grande (che non è da tutti e forse fin troppo grande) ed è così determinato che riesce a portare a termine gran parte delle cose che inizia e se proprio una non riesce terminarla gli rimane l’amaro in bocca. Questa è una cosa che lo ha sempre caratterizzato e contraddistinto dagli altri. Ecco, io vorrei avere questa determinazione, saper iniziare e finire un lavoro, dedicarmi al 100%, portarlo a termine e vedere nei miei occhi quello che io ora vedo negli occhi di mio fratello: soddisfazione e tanto amore”. (V. classe quinta).
“Inizialmente non sapevo cosa portare come gemma finché, poco tempo fa, ho sentito la canzone A modo tuo di Elisa e ho capito che come gemma avrei scritto una lettera a mio fratello S. “Caro S., so che questa canzone è stata scritta da parte di una madre alla propria figlia, ma io mi sento di dedicarla a te perché, anche se non sei mio figlio, il mio amore per te è infinito, come quello di una madre per il proprio figlio. Sarà per il tanto tempo che passiamo insieme, per la differenza d’età o per il fatto che sei l’unico modo in cui riesco a dare un perché alla perdita di mia mamma e di nostro fratello N. Infatti, se mia mamma fosse ancora qui, papà non avrebbe avuto te con la tua mamma e se N. non fosse nato così presto tu non saresti stato concepito. Mi hai insegnato tante cose, ma più di tutte è che quando si cade, anche se ci si fa male, bisogna rialzarsi, asciugare le lacrime e sorridere di nuovo alla vita. Bisogna apprezzare le piccole cose e ogni momento con le persone che ci vogliono bene. In questa canzone Elisa dice “Camminerai e cadrai, ti alzerai, sempre a modo tuo”. È vero, per imparare dovrai cadere e rialzarti. Vorrei impedirti di cadere, ma non è possibile e non sarebbe giusto. L’unica cosa che posso fare per attenuare il tuo dolore, è starti vicino ogni volta che inciampi, per attutire la causa e ti prometto che lo farò, sarò al tuo fianco ogni giorno, anche se non mi vedrai fisicamente. Ricorderò per sempre la prima volta che hai detto il mio nome. Era il 9 luglio, eravamo in Puglia e io stavo facendo una videochiamata con S., mentre ti incitavo a dire il mio nome. Tu, tutt’un tratto, hai detto “Dada” e non mi sembrava vero, tanto che ho dovuto chiedere a S. se avevo sentito bene. Come in quel momento, tu ogni giorno mi rubi un pezzo di cuore e lo fai tuo. Sono grata che tu e S. vi vogliate bene, per me è fondamentale. Ho tenuto il body che ti ha preso a Parigi, prima ancora che tu nascessi, come ricordo materiale del vostro rapporto, nella speranza che sia per sempre. Sono felice di averti insegnato tante cose, soprattutto il verso di quattro dei tuoi animali preferiti: il cavallo, la pecora, l’elefante, e l’orango. Ti rinfaccerò per sempre in modo scherzoso tutti i pannolini che ti ho cambiato e tutti i bagnetti che ti ho fatto. Sarai sempre la mia polpettina. Con tutto l’amore del mondo, Dada”. (G. classe quinta).
“Come gemma quest’anno non avevo la minima idea di cosa portare, fino a ieri non avevo ancora trovato niente che per me avesse un significato tanto grande. Poi stando in camera mia ho notato le foto che ho attaccate al muro, in particolare questa dove siamo io e mio fratello. Penso che un rapporto tra fratelli sia un qualcosa di unico, per me in assoluto il rapporto più importante che ho con una persona. Da piccoli litigavamo di continuo per qualunque cosa e ogni scusa era buona per insultarci a vicenda. Adesso che siamo cresciuti però è diverso. Non viviamo più nella stessa casa e ci vediamo qualche volta nei weekend. Solo adesso ho capito quanto lui sia stato influente sul mio modo di essere, pensare o comportarmi, e ho capito che è la persona a cui tengo di più in assoluto. Penso che crescere insieme abbia creato un legame veramente unico, perché anche se ci odiavamo a morte, oggi, in ogni ricordo che ho della mia infanzia c’è anche mio fratello”- (E. classe terza).
“Io come gemma ho deciso di portare mio fratello. Nonostante con gli anni il nostro rapporto sia notevolmente cambiato, lui è sempre stato la persona più importante per me. C’è stato in qualsiasi momento, mi ha supportata continuamente e mi ha fatto vedere la luce anche nei periodi più bui. Ho deciso proprio quest’anno di portare lui come gemma perché, dato che si è trasferito a Bologna, percepisco sempre di più la sua mancanza, e mi sono resa conto quanto in realtà sia importante per me” (S. classe terza).
“Ho scelto di portare una fotografia di anni fa nella quale ci sono mia mamma, mio fratello ed io nel pancione. La mia famiglia sarà sempre preziosa come una gemma. Ci tengo molto a questo ricordo speciale seppur io non fossi ancora nata, credo anche che saremo per sempre uniti e che continueremo a volerci bene come dal primo momento” (A. classe terza).
“Ecco la mia gemma, G.. G. è mio fratello ed è una delle persone che amo di più. Io e lui siamo cresciuti insieme come se fossimo gemelli, infatti abbiamo solamente due anni di differenza. Molti della classe conoscono G. in quanto è una persona eccentrica, energica ed estremamente espansiva. Oggi però vorrei farvi conoscere il lato più sensibile e dolce di mio fratello e lo farò raccontandovi quanto amore c’è tra di noi. Ultimamente ho compreso l’importanza di avere accanto un fratello, G. infatti mi capisce al volo, gli basta uno sguardo o un “toc toc” sul muro che divide le nostre stanze. A settembre ho messo fine ad una lunga relazione. G. ha subito capito che per me questa cosa non era stata facile e da quel momento, per un mese ha passato molte notti insieme a me raccontandomi cose divertenti o dicendomi “ma cosa ti frega, è scemo e ti trattava male”. Anche ultimamente passiamo le serate insieme, io devo studiare molto e a lui dispiace lasciarmi sola, quindi resta in camera mia ad ascoltarmi ripetere storia, scienze, francese…
Ho deciso di parlare di lui perché nonostante gli infiniti litigi a causa del caricatore o per chi abbia il diritto alla doccia per primo G. è la mia persona preferita e per lui darei qualsiasi cosa” (C. classe quinta).
“Ho deciso di portare come gemma una foto di mio fratello. Ho scelto lui perché, oltre ad essere mio fratello, è anche il mio migliore amico. Noi non ci diciamo segreti o cose che normalmente si dicono i migliori amici, ma so che per me ci sarà sempre e posso sempre contare su di lui” (B. classe prima).