Gemma n° 2405

“Anche quest’anno, come tutti gli altri, ero indecisa su che gemma portare, quindi ho scelto le due più significative.
La prima è un video che ho realizzato circa un mese fa e che riassume alcuni dei momenti più belli del mio 2023. Ho cercato di inserire tutte le persone che hanno migliorato le mie giornate anche se purtroppo ho perso molte foto e molte ne sono rimaste escluse.
Come seconda gemma ho deciso di portare questa foto che non vuole rappresentare le medaglie in sé ma lo sport che c’è dietro di esse. Pratico ginnastica ritmica da quando avevo sette anni, quindi da ormai 10 anni. È sempre stato il mio posto sicuro, la mia seconda casa, un luogo in cui ho sempre avuto l’opportunità di esprimermi e di sentirmi libera. Tanto sudore e tanta fatica, ma alla fine anche tante soddisfazioni. Questo è quello che questo sport mi ha trasmesso, dei valori importantissimi che fanno bagaglio per la vita di tutti i giorni. Con tanto impegno e determinazione si può arrivare ad un traguardo, ma solo con le persone giuste al proprio fianco la fatica non peserà. A pensare che questo è l’ultimo che pratico ginnastica mi piange il cuore. Purtroppo gestire studio, sport e ulteriori corsi è diventato veramente impossibile e quindi mi trovo costretta a rinunciare a qualcosa. Le cose che mi mancheranno di più saranno sicuramente le chiacchierate durante l’allenamento, l’ansia nel momento prima di entrare in pedana, la settimana dei campionati nazionali, ma soprattutto la gioia e la fierezza che si prova dopo aver concluso un esercizio. Ricorderò questi anni come i più belli della mia vita, non dimenticherò mai i bellissimi momenti che ho vissuto e sarò sempre grata per le emozioni che questo sport mi ha regalato”.
(S. classe quarta).

Gemma n° 2267

“Per la Gemma di quest’anno ho deciso di portare il mio primo body di twirling. Può darsi che qualcuno di voi si stia chiedendo “cos’è il twirling?”, ora ve lo spiego io così vi risparmiate il tempo della ricerca. Il twirling è una disciplina agonistica tecnico-combinatoria che esalta i fattori fisici individuali, mettendo in evidenza l’aspetto estetico del movimento. Unisce a movimenti propri della danza, ginnastica ritmica ed artistica, l’uso di un bastone che viene lanciato in aria o fatto roteare sul corpo. Ma il twirling non è solo uno sport, è anche un’ arte.
Arte perché si richiede stile e bellezza, sport perché combina intensa coordinazione nel mantenere il bastone in movimento mentre il corpo si muove con grazia, attraverso vari movimenti adattati con interpretazione musicale, alti livelli di concentrazione e sforzo fisico.
Io pratico questo sport da ormai 12, quasi 13, anni, quindi dalla stagione 2010/2011; ho deciso di portare il primo body proprio perché per me ha un ricordo veramente speciale, per me è l’inizio di una storia che va avanti da tempo. Per me il twirling è tutto, è una valvola di sfogo quando tutto va male, parecchie volte mi sono anche arrabbiata, sono caduta molte volte, a volte mi sono fatta così tanto male che ho pensato “no ora smetto, non ce la faccio più”, ma poi ho pensato, “voglio veramente buttare via tutti questi anni di sforzo”? La risposta era sempre no, quindi mi sono rialzata, mi sono fatta forza e sono andata avanti. Quando le persone mi chiedono “ma non ti sei stufata? É dodici anni che vai avanti” la risposta è NO, perché io mi ricordo ancora la me bambina che sognava di arrivare in nazionale, e adesso ce la sto facendo, sto realizzando il mio sogno. La me di 11/12 anni fa non avrebbe mai immaginato di arrivare fino a qui, la me che indossava questo body, non avrebbe mai pensato che potesse accadere una cosa così grande. Quindi questo body per me è tutto, qua rivedo tutti i miei ricordi passati, e spero in futuro di vederne ancora di più belli”.
(S. classe seconda).

Gemma n° 2215

“Come gemma ho deciso di portare dei polsini, i miei primi polsini: li ho comprati circa 7 anni fa e tutt’ora li uso ancora per allenarmi e fare gare. Rappresentano me e ciò che amo, ricordo la mia prima gara come se fosse ieri: un misto tra ansia, paura e la poca fiducia in me stesso vedendo gli altri quanto erano bravi. Nonostante ciò riuscii a conquistare la prima posizione, la mia allenatrice era felicissima, era l’inizio della mia “carriera”. Da quel momento ho capito che la ginnastica sarebbe diventata parte della mia vita; la scorsa estate ho fatto la mia prima gara nazionale a squadre, dove, grazie a tutta la squadra, siamo riusciti a battere la concorrenza e arrivare primi.
Questi polsini, ormai, fanno parte della mia vita e continueranno ad esserlo per sempre. Sono molto contento che il me del passato abbia deciso di intraprendere questa strada” (G. classe prima).

Gemme n° 407

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Il body che ho portato è legato a due ricordi: la ginnastica e gli europei giovanili in Svezia. Pratico ginnastica da quando avevo due anni e mezzo, e mi ci sono avvicinata seguendo alcune compagne di asilo. Me ne sono innamorata subito, non mi sono mai stufata (sì, ho attraversato dei periodi no ma sono la minoranza), ho fatto sacrifici e sforzi e penso sia il miglior sport di sempre (mi alleno anche di sabato e sento di fare la cosa giusta). Il body l’ho preso nell’estate del 2014 quando sono andata in Svezia. Appena arrivata là l’ho visto e me ne sono innamorata subito ma poi l’ho comprato solo l’ultimo giorno: mi ha sempre portato fortuna ed è il primo che ho scelto io”. Così G. (classe seconda) ha presentato la sua gemma.
C’è uno sportivo che ha pagato un prezzo molto caro a una delle sue passioni, ma che non per questo si è fermato, anzi è come se avesse tratto dal suo incidente ulteriore forza, Alex Zanardi. Afferma: “E’ importante lavorare assaporando il gusto di ciò che fai. Il sacrificio passa inosservato se fai le cose con slancio ed entusiasmo.”