
“Questa è la mia prima e ultima gemma, e come mia prima e ultima gemma, porto Il Decalogo (Dekalog), di Krzysztof Kieślowski, una serie cinematografica destinata alla televisione polacca rilasciata tra l’88 e l’89. Il Decalogo è composto da 10 mediometraggi di circa 55 minuti uno, e ogni puntata si ispira a uno comandamento biblico.
Questa serie l’ho scoperta per caso a fine gennaio, dopo aver completato la trilogia dei Tre Colori sempre dello stesso regista, e mi sono imbattuto in uno dei capolavori più monumentali della storia del cinema.
Ogni episodio esplora uno o diversi dilemmi morali o etici, questioni filosofiche esistenziali, che da sempre affliggono l’anima umana, riguardanti la vita, la morte, l’amore, l’odio, la verità, il peccato e il tempo, toccando argomenti come la religione, l’assassinio, l’adulterio, il furto, e così via. Kieślowski con Dekalog, dunque, con un budget relativamente minuscolo e una sceneggiatura eccezionale curata insieme allo sceneggiatore Krzysztof Piesiewicz, riesce con tanta semplicità a drammatizzare le vicissitudini e le contraddizioni che caratterizzano ognuno di noi.
Ho scelto questa serie, come mia prima e ultima gemma, perché oltre ad essere una vera gemma in tutti i sensi, avendolo vista di recente, quindi durante il quinto anno del liceo, ho pensato di associare Il Decalogo a uno degli anni scolastici più impattanti per la maturazione di una persona. In questo ultimo periodo, dopo vari alti e bassi vissuti durante la mia adolescenza, sto sviluppando sempre più consapevolezza di me e una maggiore conoscenza del mondo; e Dekalog sicuramente mi ha lasciato un segno. Attraverso il cinema, che da poco sto scoprendo sempre di più, si può navigare nelle complessità della natura umana”.
(J. classe quinta)

