Gemme n° 16

Ho portato questa canzone perché è uno dei miei gruppi preferiti. La musica italiana spesso è sottovalutata e denigrata, e devo ammettere che non è poi tanto sbagliato… Ma ci sono anche cose interessanti, come questa.”

E’ stata questa la gemma di A. (classe quarta). “Il testo è molto ricco, mi aiuta a guardare a domani, oltre le cose negative, a vedere le cose in modo diverso.”
Mi soffermo su un piccolo verso della canzone: “E c’è gente che ha un ascensore nella testa e una scala a pioli nel cuore.” Mentre la ascoltavo in classe, questa frase mi ha fatto pensare al fatto che la ragione, la testa, spesso obbedisce alla legge della logica, e quindi cerca la via più breve e magari comoda per arrivare a destinazione; mentre il cuore preferisce la lentezza e il rischio di una scala a pioli, in cui deve essere sicuro di aver poggiato bene il piede prima di avanzare. Tuttavia, in caso di mancanza di corrente, l’ascensore della mente si blocca, la scala del cuore resta in servizio…
Per chi volesse il testo di “Salva gente”: Salva gente

In attesa di un tuo sbaglio

MartaSuiTubi _Cecchetti--400x300.jpgUno dei gruppi che in pochi pensavano di trovare quest’anno a Sanremo è senza dubbio quello dei Marta sui tubi. Hanno presentato, come tutti i partecipanti, due brani e Vorrei è quello che è passato ed è diventato più famoso. Tuttavia voglio soffermarmi sull’altro pezzo, intitolato Dispari. L’argomento è quello della superficialità dei rapporti, soprattutto quelli virtuali: falsi amici, falsi sorrisi, foto che mostrano magari ciò che non si è solo per attirare apprezzamenti e sguardi, il mondo delle citazioni che riescono a dire meglio di noi ciò che pensiamo. C’è però anche qualcosa che pur essendo virtuale diventa fortemente reale ed è la crudezza dei rapporti: “chi ti assale ti uccide sempre lì in attesa di un tuo sbaglio, di una fuga o resa; chi ti loda e ti ammira è il nuovo e falso profeta”. Basta fare dei giri sui principali social o blog per poter leggere quanta acredine si celi dietro ad anonimi o pseudonimi… Canta il ritornello: “E non soffro se mi sento solo, soffro solo se mi fai sentire dispari”. Tutto da interpretare. Come? Mi è venuto in mente solo il sentirsi di più, ma chissà se è giusto.

Il video mostra i cinque componenti del gruppo che si picchiano al rallentatore per poi ricomporsi solo alla fine, senza senso. L’ultimo frammento, già in dissolvenza, mostra la ripresa delle botte, senza senso. Però il sangue delle botte resta (e fa anche un po’ di impressione). E’ un mondo virtuale, ma se usato male causa danni del tutto reali.