Gemma n° 2073

“Quando rifletto su una parola che mi possa rappresentare penso alla creatività.
Io sin da piccola sono stata una ragazza che non sta mai ferma o con le mani in mano, che preferisce spendere il suo tempo ad esprimersi … come?
Ho diversi modi per farlo, ma i due che preferisco di più sono ballare e disegnare.
Ho iniziato a ballare danza classica e moderna a 3 anni e non ho mai smesso. Anche sotto la doccia o davanti allo specchio mi piace ascoltare musica senza badare a chi mi sta vicino.
Quando ballo posso definirmi me.
Quando ballo non m’interessa cosa possa accadere in quel momento, io continuerò ad essere me stessa. Di certo non ho paura di sbagliare, perché anche se sbagliassi saprei che quell’errore farebbe parte di me.
Ora mi ritrovo in una situazione in cui non posso utilizzare le punte, ma nonostante questo la mia passione per la danza non è svanita.
Ballare trasmette pensieri e idee senza parole. La creatività di questa disciplina sta nel credere in tutti questi pensieri e idee attraverso il cuore e l’anima.
Questo, di sicuro, è valido per qualsiasi passione che ognuno ha.

Anche il disegno è una passione che porto con me da bambina e non mi sono mai stancata a prendere la penna per sprigionare le mie emozioni. Un aspetto che mi piace di questa attività  è di poter prendere qualsiasi cosa astratta e renderla concreta.
Ogni volta che finisco un disegno sono soddisfatta e felice, perché nella fase d’opera mi diverto a scoprire nuove tecniche e colori (proprio come una bambina).
Credo che la creatività sia il modo migliore per esprimermi, spero di non perderla per strada” (G, classe prima).

Gemma n° 1939

“Ho portato questi due quadernetti. Il primo è più importante: alle medie avevo una professoressa molto brava che ci faceva scrivere i nostri pensieri. Dopo che questa prof se n’è andata, alcuni compagni hanno smesso di scrivere, mentre io ho continuato a tenerli come dei diari di viaggio. Nel primo sono racchiusi pensieri e disegni da cui ho preso spunto per scrivere dei testi; in altri due ho messo degli spunti da cui poi ho tratto la storia scritta per il compleanno di mia madre e dei pensieri durante il lockdown, uno dei momenti per me più bui ma anche di grande crescita”.

L’ho utilizzata in classe e l’ho sicuramente già ripubblicata sul blog, ma non posso fare a meno di citare nuovamente una delle più belle sequenze de L’attimo fuggente per commentare la gemma di G. (classe prima).

Ne pubblico anche il testo della parte finale:
“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie, perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione.
Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita!
Citando Walt Whitman: “O me, o vita domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli, città gremite di stolti, che v’è di nuovo in tutto questo, o me, o vita? Risposta: che tu sei qui, che la vita esiste, e l’identità. Che il potente spettacolo continua e tu puoi contribuire con un verso.” …Quale sarà il tuo verso?”.

Gli anni

ziba2

Era proprio come oggi… A fine gennaio 1998 ho iniziato a insegnare. Nel corso di questi anni ho messo da parte vari scritti, riflessioni, ricerche ripromettendomi, prima o poi, di sfruttarli per una qualche pubblicazione. Tuttavia, ho raggiunto la consapevolezza che sarà molto difficile riuscire a farlo, per cui ho deciso, pian piano di pubblicare quel materiale su questo blog. Non lo raccoglierò sempre in maniera organica, né desidero creare una nuova categoria; cercherò di inserirlo nella struttura già esistente… Il primo post a questo riguardo sarà il prossimo…

Gemme n° 78

Ho portato come gemma l’ultimo episodio di una serie tv a cui sono legato anche per il modo di trattare “leggermente” argomenti profondi da un punto di vista etico. Qui c’è il monologo del protagonista poco prima di lasciare l’ospedale in cui ha lavorato. Il dottor Cox è il suo mentore per tutte le 8 stagioni e per lui non aveva mai mostrato affetto. Qui però succede qualcosa di diverso.”

E dopo il primo video G. (classe quarta) ha aggiunto: “L’altra sequenza la sento corrispondente ai miei pensieri attuali: in questo periodo sto pensando spesso a cosa fare della mia vita, all’università… e alle cose che ci lasciamo indietro, magari uscendo di casa. Mi chiedo cosa sarà di noi a livello di conoscenze, persone incontrate ed emozioni provate. Provo a darmi delle risposte: qui il protagonista se ne dà alcune.”

A commento una sequenza tratta da “Il curioso caso di Benjamin Button”:

Dalla terra alla testa

Corsica_419 copia small

Esperti degli spazi
dalla terra alle stelle
ci perdiamo nello spazio
dalla terra alla testa.
(Wisława Szymborska, Appello allo Yeti)

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: