Gemma n° 2204

“Qualche mese fa, precisamente ad ottobre, sono andata a Cividale per fare un giro tra le bancarelle di antiquariato insieme al mio ragazzo.
Mai mi sarei aspettata però, di trovare la mia gemma.
Mi ricordo che stavamo passeggiando e avevamo deciso di fermarci a guardare una bancarella; tra le varie cose, ho trovato loro: sono due medagliette che un tempo si cucivano nei cappotti, e a guardarle così non sono nulla di che, però sembrava mi stessero aspettando, perché incise su quelle medagliette ci sono le iniziali mie e del mio ragazzo. Non mi sembrava vero, anche perché erano le uniche, non ce ne erano altre con altre iniziali, c’erano semplicemente loro in mezzo alle cianfrusaglie.
Forse non saranno nulla di che, anche perché non me ne posso fare nulla, ma sono rimasta talmente colpita dalla coincidenza che me le sono portate a casa. Mi sembra assurdo, quasi un segno del destino averle trovate, mi ha fatto la pelle d’oca, perché io un po’ ci credo in queste cose, penso di averle trovate per un motivo.
È come la storia che ci ha raccontato lei prof, di quando ha incontrato Sara, c’è una connessione così forte che avvengono cose che non sappiamo spiegare. Magari sono ancora troppo giovane, ma so che io sono tale e quale a lui, e che lui è la mia anima gemella; anche se un giorno dovesse finire, non penso che troverò mai un’altra persona così simile a me che mi faccia sentire a casa”
(A. classe quarta).

Gemma n° 1872

“Ho deciso di portare questa racchetta perchè è l’oggetto più importante che possiedo. Questa racchetta è appartenuta a mio nonno che era un appassionato di tennis, di calcio e di tutti gli sport. Grazie a lui ho compreso che il calcio è la mia passione. Purtroppo il 30 dicembre 2021 è venuto a mancare, in pochissimo tempo, a causa di una malattia. Ho voluto tenere come ricordo questa racchetta perché, per me, racchiude tutti i miei ricordi con lui. Questa perdita mi ha segnato molto…”.

Non sapevo della perdita subita da M. (classe seconda), l’ho saputo nel momento in cui ha fatto questa gemma. La perdita dei nonni ci segna perché, nella maggior parte dei casi, dentro di noi ci sono forti i segni della loro presenza, del loro affetto, delle loro vite che semplicemente continuano a farsi sentire anche quando loro non ci sono più. Mi piace molto trovare nel mio carattere, nelle cose che faccio, nelle passioni che ho, segni dei miei nonni e dare loro il nome che avevano.