Gemma n° 2603

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare questa foto. È stata scattata durante la cerimonia d’apertura del progetto Future We Want delle Nazioni Unite, rivolto ai giovani di tutto il mondo. Ho partecipato all’iniziativa quest’estate ed è stata un’esperienza meravigliosa. Oltre a imparare ad essere più autonoma nella gestione di imprevisti, ho conosciuto tante persone sia italiane che di altre parti del mondo, mi sono confrontata con loro e ho toccato con mano il lavoro dell’ONU, che si è rivelato più concreto ed effettivo di quello che sembra da fuori. Durante l’esperienza mi sono messa in gioco e ho imparato tanto, oltre ad essermi divertita moltissimo. Sarò per sempre grata di aver avuto la possibilità di partecipare a questo progetto e sono certa che i ricordi di quella settimana a New York mi rimarranno sempre nel cuore” (M. classe quinta).

Gemma n° 2589

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“Quest’anno come gemma ho deciso di portare il viaggio studio che ho fatto quest’estate in Irlanda. Era la prima volta che facevo un’esperienza simile, in un paese dove non ero mai stata, dove la lingua non era la mia e dove non conoscevo nessuno, perciò sono partita con Francesca, una compagna di classe che ho conosciuto l’anno scorso e alla quale tengo molto. 
La nostra esperienza è iniziata il 4 agosto quando siamo partite da Udine con altri 20 ragazzi e due accompagnatori, siamo arrivati all’aeroporto di Venezia dove, dopo aver lasciato le valigie e aver fatto i controlli, siamo partiti per Dublino. Dopo due ore di volo siamo atterrati in Irlanda e sembrava di essere tornati a ottobre, infatti quando siamo scesi dall’aereo pioveva e faceva freddo, dopo aver ripreso i bagagli abbiamo viaggiato altre cinque ore in bus per arrivare a Cahersiveen: un paese sulla costa occidentale dell’Irlanda dove avremmo vissuto per due settimane. Appena arrivati, siamo stati divisi in famiglie, io e Francesca eravamo insieme a una  ragazza spagnola ed eravamo ospitate da una coppia della zona. Le nostre giornate erano impegnative: la mattina avevamo corsi di inglese e il pomeriggio facevamo diverse attività nel territorio e sulle coste irlandesi. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere ragazzi provenienti dalla Spagna, dalla Francia, dalla Germania, dalla Polonia e fare amicizia con loro; l’ultimo giorno quando siamo partiti per tornare a casa eravamo tutti tristi che il viaggio fosse finito, ma allo stesso tempo contenti di aver vissuto un’esperienza così bella. Questa vacanza mi è piaciuta moltissimo e mi ha dato l’opportunità di conoscere un paese nuovo ed entrare nella cultura del suo popolo, ma anche di incontrare ragazzi da tutta Europa e migliorare l’inglese. Spero di ripetere questa esperienza anche in altri paesi” (V. classe seconda).

Gemma n° 2532

“Quest’anno ho deciso di portare come gemma una foto che rappresenta il finale dello spettacolo della compagnia di danza a cui ho preso parte ad agosto dell’anno scorso. Ho avuto l’opportunità di svolgere l’audizione in un momento di difficoltà in cui avevo bisogno di nuovi stimoli. Dopo aver passato una settimana a Nizza, una volta al mese svolgevamo uno spettacolo in diverse città del nord e centro Italia. Fare quest’esperienza mi ha cambiato molto come persona. Ho conosciuto ballerine di diverse città italiane e ho avuto l’opportunità di confrontarmi con loro. Spesso la danza come tanti altri sport é un ambiente molto competitivo e seppure si lavori in gruppo si cerca sempre di esaltare  il proprio potenziale, di conseguenza spesso si tendono a creare dei fraintendimenti. In questo progetto non è stato così però, in una settimana e nel corso delle diverse tappe ci siamo confrontate molto sugli ambienti in cui balliamo, sulle nostre debolezze e abbiamo cercato dei modi per abbatterle. Viaggiare senza i miei genitori mi ha portato ad avere molta indipendenza e al contempo mi ha fatto diventare più responsabile. Il fatto che gli spettacoli fossero sempre in posti piuttosto lontani, da una parte poteva essere pesante perché le ore di treno erano parecchie, ma dall’altra la lontananza da casa e da scuola mi faceva bene per staccare la mente temporaneamente dalle difficoltà e dai problemi che dovevo affrontare, permettendomi così di impegnarmi nella danza appieno” (K. classe quarta).

Gemma n° 2500

“Ho deciso di portare come gemma le Filippine. Solitamente quando torno nelle Filippine con i miei genitori, ossia ogni 3 anni circa, stiamo a Nasugbu (una città di Batangas) con i parenti e con gli amici.
Quest’anno siamo andati a Palawan, un arcipelago delle Filippine. Siamo stati a Puerto Princesa e a El nido, in particolare a Cadlao Island e Miniloc Island.
Ho portato un video che riassume le mie vacanze di Natale” (J. classe quinta).

Gemma n° 2495

“Per la mia gemma ho deciso di portare un charm di pandora che rappresenta il globo terrestre. Ogni charm dovrebbe essere legato ad un momento importante o ad una passione e questo qui rappresenta il mio amore per i viaggi, è stato il primo charm che ho comprato perché il viaggio è una passione che c’è sempre stata. Sotto questo aspetto mi ritengo una persona molto fortunata perché nella vita ho avuto molte possibilità, ai miei genitori piace molto viaggiare, e me l’hanno trasmesso. Ho preso il primo aereo a 5 anni non potendo prima perché soffrivo, e soffro tuttora, di problemi alle orecchie legati alla pressione, ma vale la pena sentire il dolore quando l’aereo atterra perché so che l’esperienza sarà indimenticabile.
Vedere le foto di un posto dallo schermo del telefono spesso fa notare solo il bello delle cose ma quando viaggi cogli tutto, cogli com’è veramente il posto in cui vai e capisci che è ben oltre un luogo in cui vai in vacanza. Lì le persone ci vivono ed è orrendo uscire dal resort e vedere che fuori la gente non sta bene.
Ogni volta che sento la canzone della compagnia di viaggi alpitour mi vengono in mente tutte le serate, i balli in piscina, l’acquagym, gli amici conosciuti, il mare e la pizza che non sapeva di pizza.
Concludendo, ho sempre amato viaggiare, lo amo ora e spero di amarlo per sempre” (C. classe prima).

Gemma n° 2488

“Questa foto l’ho fatta circa due anni fa a Lione, in Francia, quando ci sono andato con la mia famiglia. Nello specifico questa è la foto di una delle miniature esposte al museo del cinema e delle miniature presente nella città. Ho scelto questa foto più che altro in ricordo sia dell’esperienza, sia del fatto che ci sono andato con la famiglia praticamente al completo” (F. classe quarta).

Gemma n° 2487

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare questo ricordo di un viaggio che ho fatto con mia sorella l’anno scorso. Per la prima volta ho preso l’aereo da sola con lei per andare a Parigi a trovare mio zio, mia zia e mia cugina che vedo poco e quindi è stata un’occasione per stare insieme a loro e passare dei bei momenti. Inoltre, è una delle mie città preferite, ho visitato molte attrazioni e musei che ho anche studiato a scuola e  quindi è stato anche molto interessante. Sono andata durante il periodo natalizio e c’era una bella atmosfera con tante luci e addobbi” (G. classe quarta).

Gemma n° 2465

“Mi é andata bene la data della gemma, in quanto si colloca a quasi esattamente un anno da questa gita a Bruxelles che mi/ci ha svoltato la vita.
Eravamo già abbastanza legati come classe ma questa gita ci ha fatto diventare compagni di vita. Ho imparato ad apprezzare veramente tanto i compagni di classe, cosa che prima non facevo, e ho tratto da ognuno un insegnamento diverso. Ho conosciuto molti dei loro lati e aspetti del carattere e di come sono loro nella vita quotidiana.
D’altronde é stato come vivere assieme per 4 giorni. Abbiamo scoperto di avere molte cose in comune. Ci sono stati malintesi ma questi ultimi ci hanno portato al maturamento.
Spero che quando ognuno prenderà la propria strada potremo sempre trovarci in 106 (per pochi)”.
(M. classe quarta).

Gemma n° 2434

“Come prima gemma ho deciso di portare questa immagine.
Ho scattato questa foto a luglio dell’estate 2023, sull’aereo diretto a Dublino, dove ho trascorso due settimane in vacanza studio.
É stata un’esperienza magnifica, ho conosciuto nuovi ragazzi provenienti dalla Spagna, Portogallo, Francia… ma ho anche legato di più con le persone con cui sono andata e che giá conoscevo. lo e la mia migliore amica siamo state ospitate da una famiglia irlandese molto numerosa, erano in 7, più noi due e altre tre ragazze, due italiane e una spagnola. Erano molto simpatiche e ci sentiamo ancora spesso.
È stata un’esperienza stupenda, forse addirittura il viaggio più bello che abbia mai fatto in compagnia di altri ragazzi a cui tengo molto. Se potessi lo rifarei ancora, ma sono sicura che non sarà mai come la prima volta” (E. classe prima).

Gemma n° 2411

“Come gemma ho scelto di portare questa foto scattata sull’aereo diretto in Inghilterra perché per me è un po’ il simbolo di questa esperienza. Sono stata per due settimane a Canterbury in una famiglia ospitante, la mattina andavo a scuola di inglese mentre il pomeriggio visitavo la città o facevo qualche attività nella scuola. È stata una bella esperienza in quanto mi sono trovata bene con il mio gruppo di italiani e con la famiglia ospitante, ma soprattutto ho conosciuto un sacco di ragazzi provenienti da tutto il mondo, e con alcuni mi scrivo ancora ogni tanto” (G. classe terza).

Gemma n° 2407

“Chi sei? Non lo so. Forse un amico, anzi un fedele amico viaggiatore, che però ritorna sempre al punto di partenza. Voli, voli in alto, plani, meglio di un aeroplano, sul balcone, di mattina. Attendi il mio arrivo con la pazienza di un vecchietto, sprofondando il collo tra le tue piume calde e morbide, tattili a dire il vero. Per farti notare, attraversi la soglia di pietra con passi lenti e decisi come un ragazzo, che passeggia fischiettando con le mani dietro la schiena. Ti vedo e tremo di gioia, pk non sei un gabbiano qualunque, e chissà, forse non sei nemmeno un gabbiano, forse ti travesti e ti trasformi e viaggi in dimensioni agli umani sconosciute, ma sono sempre le tue lunghe ali a farmi volare. E così attraverso i tanti tuoi mondi che solchi dall’alto come in un disegno di Moebius” (E. classe quarta)

Gemma n° 2371

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare questo album di fotografie che è stato realizzato dalla mia sorella ospitante in America e che mi è stato regalato in occasione del giorno della mia partenza per tornare in Italia.
Questo racchiude moltissime prime esperienze che ho vissuto mentre ero in Colorado, dal primo all’ultimo giorno. Come ad esempio il giorno del mio arrivo, i viaggi fatti con la famiglia, l’homecoming e il prom, il giorno del ringraziamento e via dicendo…
Dunque, possiamo dire che la mia gemma è proprio il mio anno all’estero.
Questo è stato un anno per me bellissimo che mi ha aiutato tanto a crescere e mi ha cambiato completamente, in positivo, mi ha reso molto più indipendente e specialmente mia ha aiutato a sconfiggere la mia timidezza.
Sfogliare questo album mi fa venire in mente tantissimi bei ricordi e mi fa sempre commuovere”.
(S. classe quinta).

Gemma n° 2346

“La foto ritrae uno dei momenti più belli che ho vissuto durante il corso di quest’anno. Questa foto è stata scattata a giugno, durante il mio viaggio negli Stati Uniti. Le persone intorno a me sono state i miei compagni di viaggio per due settimane, dei compagni di viaggio che si sono tramutati poi in una seconda famiglia. Ci trovavamo esattamente a Forsyth Park, a Savannah, in Georgia. In questa attività organizzata abbiamo avuto la possibilità di scoprire come gli eserciti romani marciavano nell’antichità, e tra la pesantezza degli scudi, gli ordini in latino urlati dalle guide, il sole estivo che batteva forte su di noi, le occhiatacce strane lanciate dai passanti e le videocamere e i telefoni puntati addosso non ci stavamo rendendo conto di star vivendo uno dei momenti più divertenti e spensierati di tutta la nostra vita. Era tutto così fuori dal normale che sembrava di vivere in un film, ed è per questo che voglio ricordare con piacere questo momento, per ripensare ai sentimenti positivi vissuti e alle persone importanti con le quali li ho condivisi” (V. classe quinta).

Gemma n° 2335

“Ho deciso di portare queste foto perché rappresentano le persone importanti che hanno fatto parte della mia più grande avventura. Quest’anno infatti sono stata due settimane a Miami per un viaggio-studio. Ero completamente sola dall’altre parte del mondo, lontana da tutti, ma per fortuna ho conosciuto tante persone fantastiche che mi sono state vicine in quei giorni. Ho conosciuto ragazzi italiani e americani, infatti in una foto ci sono tutti i ragazzi che facevano parte della mia classe di business alla Mater (la scuola che ho potuto frequentare quelle due settimane); in un’altra c’è E., la mia buddy, che mi ha accompagnato e spiegato ogni cosa all’interno della scuola, e con cui ho molto legato. In un’altra foto invece c’è A., un ragazzo americano che mi ha subito accolta e con cui ho fatto molta amicizia. Nell’ultima foto ci sono invece le ragazze italiane con cui ho condiviso questo viaggio. Sono diventate la mia seconda famiglia e sono molto grata di averle potuto conoscere.
È stata un’esperienza unica che mi ha cambiato, mi ha fatto conoscere una nuova cultura e mi ha resa una persona indipendente” (R. classe terza).

Gemma n° 2332

La mia gemma quest’anno è il mio anno all’estero: in dieci mesi sono cresciuta e cambiata tantissimo e decidere di partire è stata la decisione migliore che avessi potuto prendere. Mi fa piacere che in tanti abbiano notato il mio cambiamento: dicono che sembri più felice, espansiva e disinvolta. Oggi ho portato in classe una delle testimonianze più belle che mi sono rimaste, una delle più preziose per me, ovvero tutte le lettere e i biglietti che le persone più importanti che ho incontrato negli Stati Uniti mi hanno scritto e regalato poco prima che io ripartissi per tornare in Italia. È stato davvero il regalo più bello che avessero mai potuto farmi perché ora ho le loro parole da rileggere tutte le volte che voglio. In quei mesi ho scoperto una nuova cultura, un diverso stile di vita, mi sono sentita parte di una comunità, ho viaggiato, riso, pianto, ho esplorato ed apprezzato un nuovo sistema scolastico, ho provato nuovi sport e vissuto al massimo. In dieci mesi ho incontrato delle persone che hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita e con cui sono ancora in contatto tutti i giorni: amici, famiglia ospitante e insegnanti mi hanno sempre accolta, incoraggiata e fatta sentire inclusa. Custodirò per sempre la mia esperienza all’estero nel cuore come l’anno più felice che ho vissuto finora…adesso posso davvero dire di avere una seconda casa dall’altra parte del mondo, e se ci penso mi commuovo.

Gemma n° 2311

“Come gemma ho deciso di portare la vacanza studio che ho fatto quest’estate in Inghilterra. Era sempre stato il mio sogno andare in Inghilterra e questa è stata la mia prima volta. È stata un’esperienza bellissima perché ho conosciuto molte persone anche da altri paesi, visitato molti posti interessanti e stando in famiglia ho potuto migliorare il mio inglese. Ci sarebbero moltissime cose da raccontare su questa vacanza ma per rappresentarla ho dovuto scegliere solo alcune foto. 1. Shrewsbury Flower Show 2. Llandudno (Galles) 3. Fermata dell’autobus che prendevo ogni mattina per andare a scuola. 4. Chester 5. Betws-y-Coed (Galles) 6.Liverpool” (V. classe terza).

Gemma n° 2292

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare una vacanza fatta quest’estate in Spagna, a Barcellona, un luogo che sognavo fin da piccolina.
A luglio sono partita per 5 giorni in questa nuova città con i miei genitori. Per me si trattava, di fatto, di un nuovo Stato da visitare: gente con cultura, tradizioni, usanze e maniere per me nuove e diverse da quelle a cui sono sempre stata abituata. Di quei giorni mi ricordo benissimo la velocità con cui sono terminati ma ancor di più la felicità che mi hanno dato. Penso che sia proprio vero che viaggiare a volte possa essere la cura ai nostri problemi: la sensazione di scappare dai propri pensieri, il fatto di recarsi in una città totalmente sconosciuta, dove nessuno ti conosce e dove tu non conosci nessuno, la meraviglia nel camminare per le sue strade per la prima volta dopo averle guardate e riguardate su uno schermo centinaia di volte, la gioia nel provare nuovi cibi e nuovi piatti di cui hai da sempre sentito parlare. Durante l’intero anno non ho molte occasioni per passare del tempo con i miei genitori e la nostra unica vacanza estiva di quest’anno mi ha fatto avvicinare veramente molto a loro. Crescendo mi sto accorgendo che non sono più loro a dovermi coinvolgere nella scelta ma sono io invece che gli do delle proposte riguardanti ogni possibile viaggio. Questi giorni mi hanno fatto sentire veramente spensierata, nel vero senso della parola, mi hanno permesso di avverare uno dei tanti sogni tenuti nel cassetto che la me di qualche anno fa non avrebbe mai pensato di avverare, ma più di ogni altra cosa mi hanno trasmesso al massimo l’amore per il viaggiare.
Ho amato ogni momento di queste giornate, soprattutto l’allegria ed il coinvolgimento degli spagnoli, che anche con poco sanno farti sentire nuovamente a casa, ma più di tutto ricorderò con grande nostalgia le passeggiate fatte alla sera sul lungomare illuminato e nella città storica accesa dal calore degli artisti di strada, con i quali ti senti subito in compagnia. Alla magia delle serate devo aggiungere però anche la bellezza delle sue case dallo stile art nouveau, da sempre viste nei libri di storia dell’arte, che nella realtà risultano ancora più affascinanti che in foto. Quello che ancora ad oggi, tuttavia, riesce a strapparmi un sorriso è il ricordo della vista panoramica che si ha dal punto più alto del parco Güell, situato su un promontorio, dal quale si ha una vista spettacolare dell’intera città fino alla sua costa”.
(G. classe seconda).

Gemma n° 2171

“Come gemma ho deciso di portare il valore che ha per me viaggiare e conoscere cose nuove. Da quando sono bambina i miei genitori hanno reputato il viaggio una parte fondamentale della crescita sia mia che di mia sorella: esso mi ha aiutata a sviluppare un certo senso di tolleranza verso il diverso, che comprende verso città e culture nuove, ma soprattutto verso le persone. Amo viaggiare anche perché in qualsiasi posto dove io sia stata sono andata alla ricerca dell’arte e dell’architettura, cose che porterò nella gemma del prossimo anno. Partire rappresenta anche un momento per unire la mia famiglia dato che per la scuola non passo tanto tempo con loro.
Ho scelto questa foto perché rappresenta il primo viaggio che ho fatto senza restrizioni per il covid.
Durante il periodo della quarantena e poi di tutte le restrizioni tra regioni ho sofferto parecchio il distacco da quella che ormai era diventata un’abitudine. Questa è una foto che ho scattato a Sappada, luogo molto caro a me e tutta la mia famiglia perché era una delle mete predilette dei miei nonni. Mi ricorda quindi tutti quei momenti che non potrò più passare con loro ma allo stesso tempo mi torna in mente la felicità di quegli attimi” (G. classe quarta).

Gemma n° 2165

“Quest’anno, come gemma, ho deciso di portare un oggetto che a molti può sembrare qualcosa di banale e semplice. Si tratta di un vasetto di burro d’arachidi. Oltre al fatto che adoro questa pietanza, ho deciso di portare questa gemma per il valore simbolico che ha nella mia vita. Infatti, questo barattolo in particolare mi è stato regalato il giorno prima che tornassi dall’anno all’estero da persone molto importanti per me. Quindi ogni volta che apro il cassetto e vedo questo vasetto mi tornano in mente tutte le avventure, le esperienze e le persone che sono state così importanti per la mia vita e che l’hanno resa mille volte più interessante, felice e migliore in generale. Mi è piaciuto notare come oggetti tanto semplici che per molti non solo altro che semplici cose, per altre persone possono rappresentare qualcosa di tanto più profondo di quello che sembrano” (R. classe quinta).

Gemma n° 2151

“Come gemma ho deciso di portare Bigger Than Me di Louis Tomlinson. Questa canzone è molto importante per me perché mi ricorda uno dei giorni più belli della mia  vita, ovvero il concerto di Louis Tomlinson a Milano. Questa esperienza è stata indimenticabile per molte ragioni. Innanzitutto è stato il mio primo viaggio fuori dal Friuli, in una città che avevo sempre sognato di visitare. Poi, ho avuto finalmente l’opportunità di incontrare la mia migliore amica a distanza per la prima volta.
In particolare, ho scelto questa specifica canzone perché è uscita pochi giorni prima del concerto, e non l’aveva mai cantata prima. Milano, infatti, è stata la prima a sentirla dal vivo. Ogni volta che sento questa canzone mi vengono in mente tutti i bellissimi momenti che ho passato in quei due giorni a Milano, e mi fa realizzare quanto io sia stata fortunata a vivere un’esperienza del genere” (A. classe seconda).