Estratto del comunicato odierno di Amnesty dopo la morte di Kim Jong-il, leader della Corea del Nord. L’intero comunicato lo trovate qui.
La morte del leader nordcoreano Kim Jong-il e l’assunzione del potere da parte del figlio, Kim Jong-un,
presentano un’importante opportunità per migliorare il catastrofico primato del paese in tema di diritti umani, secondo quanto dichiarato oggi da Amnesty International. ‘Kim Jong-il, come suo padre prima di lui, ha lasciato milioni di coreani intrappolati nella povertà, senza accesso a cibo sufficiente e a cure mediche, e centinaia di migliaia di persone detenute in brutali campi di prigionia’ – ha dichiarato Sam Zarifi, direttore del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International. ‘Con questa transizione, speriamo che il nuovo governo si allontani dalle politiche orribili e fallimentari del passato’. Tuttavia, recenti denunce ricevute da Amnesty International suggeriscono che il governo nordcoreano abbia epurato centinaia di funzionari, considerati una minaccia per la successione di Kim Jong-un, mettendoli a morte o destinandoli ai campi per prigionieri politici. ‘Le informazioni che abbiamo ricevuto nell’ultimo anno lasciano intendere che Kim Jong-un e i suoi sostenitori cercheranno di consolidare il loro nuovo ruolo intensificando la repressione e stroncando ogni possibilità di dissenso’ – ha aggiunto Zarifi.
