Leggendo il libro “Santità e potere” (sono quasi alla fine) mi sono imbattuto in una citazione che mi è molto piaciuta. Fa riferimento a San Paolo che, mentre si reca a Damasco, cade da cavallo perché colpito da una luce abbagliante.
“Forse perché io sono da sempre caduto da cavallo: non sono mai stato spavaldamente in sella (come molti potenti della vita o molti miseri peccatori): sono caduto da sempre, e un mio piede è rimasto impigliato nella staffa, così che la mia corsa non è una cavalcata, ma un essere trascinato via, con il capo che sbatte sulla polvere e sulle pietre. Non posso né risalire sul cavallo degli Ebrei e dei Gentili, né cascare per sempre sulla terra di Dio” (P. P. Pasolini)
Illuminante!

