Tra bicchiere e mare

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Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito. “Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile”. Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: “Queste sono le tue sofferenze”. Tutta l’acqua del bicchiere s’intorbidì e s’insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com’era prima. “Vedi?” spiegò il maestro. “Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare”. (Bruno Ferrero)

Ci sono volte in cui ho saputo essere mare, altre in cui non sono riuscito ad essere altro che bicchiere. Ammetto anche che la quantità di cenere non è indifferente e che ci possono essere bicchieri grandi e profondi e mari piccoli con l’acqua bassa… Ma esserne consapevoli mi pare già un bel passo.

Il drappo nero

Si è da poco concluso il periodo clou del pellegrinaggio a La Mecca (Hajj), tra il 13 e il 18 ottobre. Scrivo per far conoscere uno degli aspetti forse meno conosciuti: ogni pellegrinaggio-mecca-2013-01.jpganno la kiswa, il drappo nero che ricopre la Kaaba, viene calato e sostituito con uno nuovo (di notevole valore e peso: si tratta di quattro teli di circa 13 m per 13 m, di seta nera, con scritte e versetti coranici decorati in oro, dal peso complessivo di circa 670 kg). I pellegrini sperano di essere tra quei fortunati che riceveranno una striscetta del vecchio drappo che nell’occasione viene sminuzzato. Nel video qui sotto la sostituzione di quest’anno. Aggiungo anche che da quest’anno è stato installato un nuovo percorso sopraelevato per permettere anche ai fedeli con disabilità, di percorrere i canonici 7 giri intorno alla Kaaba.