Gemma n° 2411

“Come gemma ho scelto di portare questa foto scattata sull’aereo diretto in Inghilterra perché per me è un po’ il simbolo di questa esperienza. Sono stata per due settimane a Canterbury in una famiglia ospitante, la mattina andavo a scuola di inglese mentre il pomeriggio visitavo la città o facevo qualche attività nella scuola. È stata una bella esperienza in quanto mi sono trovata bene con il mio gruppo di italiani e con la famiglia ospitante, ma soprattutto ho conosciuto un sacco di ragazzi provenienti da tutto il mondo, e con alcuni mi scrivo ancora ogni tanto” (G. classe terza).

Gemma n° 2410

“Come gemma quest’anno ho deciso di portare questa foto, in cui ci siamo io e mia sorella. Ciò che per me è importante non è la foto in sé, ma il luogo dove si trova. Questa foto infatti è appesa sul muro della mia cameretta a casa dei miei nonni, la casa in cui io e mia sorella siamo cresciuti e abbiamo passato buona parte della nostra infanzia, perché i miei genitori, essendo sempre occupati al lavoro, ci portavano da loro per non lasciarci soli e lì passavamo praticamente tutta la giornata. I miei nonni sono delle persone molto importanti per me, perché li ho sempre visti come i miei secondi genitori, dal momento che sono stati loro a insegnarmi tante delle cose che so, dalle più banali come ad esempio camminare, andare in bicicletta, nuotare, a quelle un po’ più di valore come essere sempre educati e gentili con tutti, anche con chi non se lo meriterebbe, e cercare di rendere sempre felici gli altri, anche quando noi non lo siamo, e questo è uno dei quei messaggi che mi porterò per sempre dentro di me.
Ora sfortunatamente non ho più tanto tempo per vederli, tra la scuola e altre cose, ma cerco sempre di andare a trovarli almeno una volta a settimana, e ogni volta che vado da loro e vedo questa foto, mi tornano in mente i tanti bei ricordi che abbiamo avuto assieme”.
(R. classe quarta).

Gemma n° 2409

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare un recap dell’estate 2023. Questa è stata l’estate di molte prime volte che sul momento ho avuto timore di percorrere ma poi sono stata felice di aver vissuto.
Durante questi mesi mi sono sentita libera, spensierata e soprattutto felice e ringrazio di cuore le persone che hanno reso quest’estate L’estate” (L. classe quarta)

Gemma n° 2408

“Se c’è una cosa che devo ammettere, è che questa gemma probabilmente è stata la decisione più complicata dell’ultimo mese. È un momento importante e vorrei dedicarlo a tante persone / esperienze: mi sono sempre trovata bene in questa classe e il mio piano iniziale era portarla come gemma. Avevo anche in mente di portare il mio gatto o un concerto a cui sono molto affezionata. Mi sono accorta però che c’è una cosa che prima tra tutte merita di essere oggetto della mia ultima gemma, o meglio qualcuno.
Spero di non suonare tanto cringe, perché lei manco se lo aspetta.
Io e L. ci conosciamo dalla 1^. Lei dice che si ricorda il contesto in cui ci siamo parlate per la prima volta, io non ne ho la più pallida idea. 100% me lo dirà appena finirò questo discorso. Fatto sta che siamo diventate amiche di punto in bianco e lo siamo state fino ad ora.
Io e L. siamo molto simili, forse più di quanto pensiamo. A volte mi fa sclerare o io faccio sclerare lei. Altre volte mi rendo conto che le voglio molto bene e per me è come una sorella.
A volte guardo L. e con un solo sguardo mi sembra di capire tutto ciò che vorrebbe dirmi in quel momento. Altre volte la guardo e basta per rassicurarmi, senza cercare di capire che cosa mi stia cercando di dire.
L. mi è stata accanto da sempre dopo la prima ed è rimasta fino ad ora.
Sono grata di averla conosciuta e spero che anche dopo la scuola, anche quando prenderemo strade diverse, non ci separeremo mai”.
(S. classe quinta).

Gemma n° 2407

“Chi sei? Non lo so. Forse un amico, anzi un fedele amico viaggiatore, che però ritorna sempre al punto di partenza. Voli, voli in alto, plani, meglio di un aeroplano, sul balcone, di mattina. Attendi il mio arrivo con la pazienza di un vecchietto, sprofondando il collo tra le tue piume calde e morbide, tattili a dire il vero. Per farti notare, attraversi la soglia di pietra con passi lenti e decisi come un ragazzo, che passeggia fischiettando con le mani dietro la schiena. Ti vedo e tremo di gioia, pk non sei un gabbiano qualunque, e chissà, forse non sei nemmeno un gabbiano, forse ti travesti e ti trasformi e viaggi in dimensioni agli umani sconosciute, ma sono sempre le tue lunghe ali a farmi volare. E così attraverso i tanti tuoi mondi che solchi dall’alto come in un disegno di Moebius” (E. classe quarta)

Gemma n° 2406

“Come gemma quest’anno ho deciso di portare un album molto importante per me.
La Malavita è uno di quegli album di cui non mi stancherò mai, mi piace perdermi nella sua complessità e nei testi in cui rivedo me stessa.
Infatti, nonostante queste canzoni siano state scritte quando non ero nemmeno nata e possano sembrare lontane, le trovo senza tempo.
Quello che mi ha fatto veramente affezionare a questo album sono proprio i testi, che descrivono quello che succede nel mondo, descrivono una condizione reale della vita senza filtri o abbellimenti”.
(M. classe terza).

Gemma n° 2405

“Anche quest’anno, come tutti gli altri, ero indecisa su che gemma portare, quindi ho scelto le due più significative.
La prima è un video che ho realizzato circa un mese fa e che riassume alcuni dei momenti più belli del mio 2023. Ho cercato di inserire tutte le persone che hanno migliorato le mie giornate anche se purtroppo ho perso molte foto e molte ne sono rimaste escluse.
Come seconda gemma ho deciso di portare questa foto che non vuole rappresentare le medaglie in sé ma lo sport che c’è dietro di esse. Pratico ginnastica ritmica da quando avevo sette anni, quindi da ormai 10 anni. È sempre stato il mio posto sicuro, la mia seconda casa, un luogo in cui ho sempre avuto l’opportunità di esprimermi e di sentirmi libera. Tanto sudore e tanta fatica, ma alla fine anche tante soddisfazioni. Questo è quello che questo sport mi ha trasmesso, dei valori importantissimi che fanno bagaglio per la vita di tutti i giorni. Con tanto impegno e determinazione si può arrivare ad un traguardo, ma solo con le persone giuste al proprio fianco la fatica non peserà. A pensare che questo è l’ultimo che pratico ginnastica mi piange il cuore. Purtroppo gestire studio, sport e ulteriori corsi è diventato veramente impossibile e quindi mi trovo costretta a rinunciare a qualcosa. Le cose che mi mancheranno di più saranno sicuramente le chiacchierate durante l’allenamento, l’ansia nel momento prima di entrare in pedana, la settimana dei campionati nazionali, ma soprattutto la gioia e la fierezza che si prova dopo aver concluso un esercizio. Ricorderò questi anni come i più belli della mia vita, non dimenticherò mai i bellissimi momenti che ho vissuto e sarò sempre grata per le emozioni che questo sport mi ha regalato”.
(S. classe quarta).

Gemma n° 2404

“Quest’anno come gemma ho voluto portare un balletto che ho fatto a giugno dell’anno scorso a fine anno accademico della mia scuola di danza. L’anno scorso da febbraio fino ad aprile/ maggio è stato un periodo davvero difficile per me perché a febbraio mi sono rotta i legamenti del ginocchio e mi avevano detto che al 90% non sarei riuscita a ballare a giugno. Ovviamente per fare in modo che il balletto venga bene c’è un enorme preparazione dietro quindi ero partita davvero demoralizzata. A febbraio ho iniziato a fare riabilitazione in modo da riuscire a farcela anche se sembrava davvero difficile. Alla fine sono riuscita a ballare piena di antidolorifici, ci tenevo davvero moltissimo a ballare questa coreografia perché la canzone è la mia preferita e ha un significato davvero profondo. Inoltre sarebbe stato l’ultimo balletto come gruppo in quanto una mia compagna di corso si è trasferita in Messico e un’altra mia compagna è in Repubblica Ceca in questo momento” (A. classe quarta).

Gemma n° 2403

“Come gemma ho deciso di portare le mie scarpe da pallavolo, ho iniziato questo sport 3 anni fa quando ero in seconda media e da quel giorno la mia vita è cambiata.
Queste scarpe le ho comprate di recente e ogni volta che le metto mi piace ripensare a quella giornata di ottobre, quando sono entrata per la prima volta in palestra per il mio primo allenamento, a quanto ero timida all’inizio, al periodo in cui avevo ancora un altro ruolo, ma soprattutto ai miglioramenti che ho fatto.
Le mie scarpe essendo nuove mi vedranno ancora sbagliare e farmi male; ma mi vedranno anche crescere e migliorare, e io non vedo l’ora perché sono molto legata a questo sport” (V. classe prima).

Gemma n° 2402

“Cara classe, siamo cresciuti insieme, abbiamo passato 5 anni assieme, passando attraverso sfide, vittorie, e momenti indimenticabili che ci hanno accompagnato nel nostro percorso comune. Ora, ci troviamo alla fine di questo viaggio, all’ultimo anno di superiori, pronti a concludere questo capitolo con i ricordi che abbiamo costruito insieme, uno accanto all’altro.
Nel corso di questo periodo, abbiamo condiviso risate, lacrime, e la scoperta di noi stessi. Siamo diventati non solo compagni di classe, ma veri e propri amici, anzi ancora meglio una famiglia. Le lunghe giornate di studio, le risate durante le pause, e le gite  fuori dalla scuola sono diventate le tessere di un mosaico unico che piano piano si sta concludendo e rappresenta la nostra esperienza insieme.
Siamo diventati una squadra, una famiglia, sostenendoci durante i momenti difficili e celebrando insieme i successi.
Ora, mentre ci avviciniamo alla fine di questo capitolo, è inevitabile guardare indietro e riflettere sul nostro cammino.
Siamo maturati insieme, abbiamo affrontato le incertezze del futuro e sostenuto i nostri sogni. La nostra classe è diventata un rifugio sicuro, un luogo dove siamo cresciuti, imparando non solo dagli insegnamenti dati dai nostri insegnanti, ma anche dalla vita.
Voglio dirvi Grazie, grazie per essere diventati una delle parti più importanti della mia vita, anche quando essa mi sembrava scivolare tra le mani, voi siete riusciti ad aiutarmi.
Siete e sarete un pezzo cruciale della mia vita. Grazie
(A. classe quinta).

Gemma n° 2401

“Buongiorno, oggi vorrei parlare di mio padre, che è un vero eroe per me. Per questo ho portato questa fotografia. Qui siamo per la prima volta in Italia. Mio padre è il mio miglior amico, che amo profondamente. Abbiamo momenti speciali insieme e condividiamo gli stessi gusti musicali. Nonostante parliamo poco, è molto importante per me” (V. classe terza).

Gemma n° 2400

“Come gemma ho deciso di portare il tatuaggio che mi sono fatta questa estate. L’ho fatto in un momento molto doloroso della mia vita. Ero appena uscita da una relazione tossica con un ragazzo manipolatore, sessista e narcisista. Mi ha lasciata a maggio perché voleva divertirsi con altre ragazze durante l’estate. Verso metà giugno mi ha pregata di ritornare con lui, probabilmente perché nessuna se lo filava. Quella estate é stata una montagna russa di emozioni. Lui era tutto ciò che conoscevo e avevo il terrore a restare da sola. Inoltre non avevo amici perché gli unici che avevo erano i suoi. Mi sono ritrovata completamente sola ed emotivamente distrutta. Ho deciso quindi di fare questo tatuaggio, un girasole perché rappresenta la speranza, la gioia e la capacità di andare sempre verso una via luminosa. L’ho fatto in quel brutto periodo in modo da riuscire a guarire nello stesso tempo del tatuaggio senza stare a gongolare nel dolore. Questo tatuaggio l’ho disegnato io, come farò con tutti i miei futuri tatuaggi, e quindi é imperfetto. Ogni volta che lo guardo attentamente vedo tutte le imperfezioni, come faccio con me stessa. Ogni sguardo al mio tatuaggio è un allenamento ad amare ed accettare le imperfezioni. Infine ho fatto solo i petali colorati ma ho in programma di colorare il resto a seconda dei successi che avrò nella vita, in modo da arrivare alla vecchiaia con il tatuaggio tutto colorato e ricordare i miei successi e non solo le cose che rimpiango” (A. classe quinta).

Gemma n° 2399

“Come gemma di religione quest’anno ho deciso di portare i miei nonni materni: D. e G. I miei nonni sono la mia infanzia e il dono più prezioso che ho; ricordo i pomeriggi passati da loro, talvolta cucinando con la nonna, talvolta uscendo a camminare con il nonno o giocando a briscola assieme; cose semplici che però mi hanno lasciato dentro grande serenità. Oggi, per diversi motivi, trascorro meno tempo con loro, ma conservo nel mio cuore ogni singolo istante di spensieratezza e gioia passato in compagnia e non li ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hanno fatto e fanno tuttora per me e la mia famiglia. I miei nonni ci sono sempre stati, senza se e senza ma, sempre, qualsiasi cosa non andasse loro c’erano, qualsiasi cosa di cui fossi felice glielo dicevo, qualsiasi cosa, loro sono sempre stati disponibili e lo sono tuttora, fanno tutto quello che possono per vedere sempre tutti felici. Ci tengo tanto a loro, come ci tengo tanto a questa foto che gli ho scattato nel corso dell’estate 2022, durante le vacanze trascorse assieme a Lignano. Sono dunque passati due anni da quando l’ho scattata, e non nego che non sia cambiato nulla, gli incidenti di percorso ci sono stati, ma d’altronde è normale che sia così, con l’amore e la forza si supera tutto. Ho scelto questa foto perché ritrae perfettamente, anche dopo 50 anni di matrimonio, quello che è ancora adesso il loro rapporto, basato sulla complicità e l’affetto, nonostante la vita li abbia messi più volte alla prova di fronte a situazioni difficili. Se mi chiedessero come vorrei arrivare a 70 anni, forse direi: “vorrei essere come mia nonna per la sua semplicità, la pazienza, la complicità e la tenacia nel saper andare avanti sempre, soprattutto nei momenti difficili e vorrei essere come mio nonno per il suo altruismo, bontà d’animo e la costante attenzione verso il prossimo… insomma, spero da grande di renderli fieri di me” (G. classe seconda).

Gemma n° 2398

“Quest’anno ho deciso di portare come gemma i miei migliori amici: E., V., E. e L.
E. è una delle mie amiche più care dalle elementari, E. dalla terza media, mentre con L. e V. ho legato soprattutto durante gli ultimi due anni di superiori.
Forse all’inizio nemmeno me lo aspettavo che avremmo legato così tanto in questi anni, e invece alla fine abbiamo creato il nostro bel gruppetto che continua a resistere con lo stesso nome da ormai tre anni.
Nonostante io li veda praticamente ogni giorno (forse anche troppo), non dico mai quanto effettivamente io tenga a loro e quanto mi siano d’aiuto.
Per questo motivo li ho scelti come mia gemma per questo quarto anno, perché alla fine sono proprio loro che rendono le mie giornate scolastiche un po’ più leggere e meno faticose” (B. classe quarta).

Gemma n° 2397

“Come gemma quest’anno ho scelto la classe.
Non sono un ragazzo che per primo inizia a parlare con estranei e a fare amicizia, e a causa di ciò i tre anni di medie per me sono stati di sofferenza, se non per una sola persona.
Fortunatamente l’anno scorso ho incontrato persone più sane e con cui mi sono trovato meglio.
Di solito cerco di farmi piacere ogni persona, ma anche se qualcuno nella classe mi sta meno simpatico di qualcun altro, ho passato uno dei migliori anni scolastici della mia vita.
Ogni giorno speravo di vedere quelle persone che mi avrebbero migliorato la giornata, e così è stato per tutto l’anno” (L. classe seconda).

Gemma n° 2396

“E. e M. sono due ragazze che conosco da quando sono nata. La nostra amicizia va avanti da 16 anni quasi 17, in tutto questo tempo ci sono stati alti e bassi, allontanamenti e riavvicinamenti ma siamo ancora qua, più unite di sempre. Io ed E. litighiamo spesso, quasi ogni giorno anche per stupidaggini ma ci chiediamo sempre scusa in qualche modo. M. invece è quella più pacifica, ormai si è abituata alle litigate quotidiane e non ci fa neanche più caso. Con loro ho imparato che casa non deve essere necessariamente un luogo, ma può essere anche una persona o più e ho appreso che vivere con loro al mio fianco risulta più semplice” (G. classe terza)

Gemma n° 2395

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare questo portachiavi che ho preso durante le due settimane di viaggio-studio in Germania, a Monaco.
È molto importante per me perché durante quelle due settimane ho imparato tante cose nuove, fatto esperienze nuove e conosciuto persone che provenivano da paesi diversi.
Sono cresciuta sia dal punto di vista personale perché mi sento più indipendente nelle decisioni da prendere, sia collettivo perché rappresenta il benessere che ho provato con le persone con cui ho condiviso questa esperienza e a cui sono grata per averla vissuta con me.
Per me rappresenta anche un desiderio di ritornare in quel luogo, di visitare di nuovo la città e di poter visitare altre città e altri luoghi.
Questo oggetto mi trasmette tanta felicità perché ogni volta che lo prendo in mano rivivo di nuovo tutti i momenti passati durante quelle settimane seppur brevi ma piene di ricordi”
(V. classe quinta).

Gemma n° 2394

“Come gemma ho scelto di portare mio fratello. Mio fratello è la mia persona preferita. Io e lui abbiamo un rapporto particolare perché molto spesso ci insultiamo e ci urliamo contro però entrambi siamo consapevoli del fatto che ci saremo sempre l’uno per l’altra. Mia mamma mi racconta spesso di quando lo vidi per la prima volta, avevo paura di tenerlo in braccio perché era troppo piccolo e delicato. Da piccoli giocavamo sempre insieme e ci somigliavamo un sacco, tanto che la gente chiedeva se fossimo gemelli. Quando sto male mio fratello è il primo a chiedermi come sto e ad abbracciarmi. Gli voglio un mondo di bene e spero che il nostro rapporto duri per sempre perché senza di lui non saprei come fare” (M. classe prima).