
“Per quanto mi riguarda, scegliere la gemma di quest’anno è stato più che semplice, e chiunque mi conosce sa già di chi parlerò: voglio parlare di due persone molto importanti per me.
La prima persona si chiama G. È sicuramente l’amico più stretto che ho, e anche se è di giù, gli parlo ogni giorno. Gli voglio un mondo di bene, ed è stata l’unica persona per cui ho pianto a dirotto la sera prima di tornare a Udine da Napoli. Lo considero realmente come un fratello, ho iniziato a stringere con lui negli ultimi due anni, perché era amico di mio fratello, e abbiamo iniziato a conoscerci sempre di più diventando come due fratelli. Mentre ero giù, ho passato tutti i giorni a casa sua, e siamo andati dappertutto insieme, creando dei ricordi praticamente indimenticabili. Io ci sono sempre per lui e lui per me e spero che questo rapporto realmente stretto e confidenziale non possa mai finire.

La seconda persona di cui vorrei parlare è una persona altrettanto speciale per me, la mia ragazza F. L’ho conosciuta solamente tre giorni prima della fine della scuola, perché mia sorella la seguiva su Instagram, e ho deciso di seguirla anche io. La notte tra il 7 e l’8 giugno, ho parlato con lei tutta la notte fino alle due e svegliandomi solamente alle 6:30, e andando a scuola. Io la vedevo ogni giorno nel bus, e conoscerla mi ha stranito inizialmente. Abbiamo iniziato a parlare tanto, ogni giorno per tutta la giornata ed anche la notte; mentre parlavamo in chat, io avevo capito che qualcosa si smuoveva. Poi ho deciso di chiederle di uscire, e organizzare un’uscita mi sembrava quasi impossibile, ma poi mi è saltato in mente che, abitando abbastanza vicini, potevamo incontrarci in un parco molto piccolo vicino casa. Il 15 giugno abbiamo deciso di incontrarci. Sono arrivato 5 minuti in ritardo, per paura che i miei genitori scoprissero che fossi uscito con una ragazza, e lo sapeva solo mia sorella. Quel giorno stesso ho deciso di baciarla, e finalmente di fidanzarci. Quella sera stessa è tornata mia sorella che mi ha urlato qualche insulto perché non bisogna baciare al primo appuntamento. Oggi sono tre mesi e mezzo che stiamo insieme e il quindici ottobre saranno quattro mesi. Sono veramente grato di averla conosciuta e certamente la amo, quindi sento una effettiva connessione che va oltre qualunque barriera, ma soprattutto le voglio bene, quindi spero tutto il meglio per lei. Spero che a scuola oppure nelle amicizie, in famiglia, possa andare tutto bene, che non ci siano problemi, anche perché sono molto empatico con le persone a cui voglio bene, e specialmente con lei, con una ragazza che tre mesi fa solo guardavo e ne parlavo come se fosse antipatica e come se mi vedesse come un matto, mentre invece anche lei parlava di me e probabilmente credeva che pensassi lo stesso”.
(D. classe seconda)
