Proprio l’altroieri ho letto in un libro il testo della canzone “Attesa e inaspettata” che Niccolò Fabi ha dedicato alla piccola figlia Olivia, spentasi improvvisamente a due anni di meningite fulminante quasi tre anni fa. Stamattina ho saputo della morte di don Simone, un giovane sacerdote della diocesi di Udine che ha combattuto a lungo la battaglia della malattia. Il pensiero è andata a lui… “perché chi viene alla luce illumina”
Attesa e inaspettata arriva la seconda vita
in quell’istante in cui si taglia il velo e sei dell’altra parte
non sei preparato mai abbastanza ma sei pronto da sempre
la naturale conseguenza all’essere nato
la naturale conseguenza dell’amore
un pensiero che rende liquida la mente
che ti fa sentire tutto che ti fa sentire niente
come andare dritti al centro della terra
o a ritrovare sulla luna un senno nuovo
come cambia il peso delle cose
il valore del denaro, della forza delle braccia
del sonno e del risveglio, del pianto del sorriso
dell’aria che respiri, di ritornare a casa
ora il mio posto è qui
che bellezza abbagliante, la tua
a volte manca il fiato, da qui non si torna indietro
hai paura che il tempo non stia più al tuo guinzaglio
hai paura che il gioco adesso sia finito
così ti trovi a quell’incrocio tra l’impegno e il disimpegno
e devi toglierti dal centro, devi farti spazio dentro
e poi dividere l’inutile da ciò che è necessario
non c’è più un giorno da perdere nel tuo calendario
e poi serenamente a ciò che non ti rappresenta dire no finalmente
perché chi viene alla luce illumina