Gemma n° 2706

“Come gemma ho deciso di portare Romeo.
Romeo è venuto a mancare da poco e, da quel momento, dentro di me si è creato un vuoto incolmabile.
Non era un semplice gatto ma un amico, un migliore amico e un fratello. È strano da dire visto che era un animale, ma si prendeva continuamente cura di me: se stavo male lui c’era e se piangevo mi leccava il viso.
Quando andavo da mio padre mi aspettava sempre davanti al portone perché, non so in che modo, riusciva a capire che stavo per arrivare. Quando era ora di andare a dormire, lui si metteva davanti alla porta e iniziava a miagolare per andare in camera.
Ogni notte dormiva con me, senza mai alzarsi. Da quando non c’è quel letto sembra vuoto.
Mi manca veramente tanto, ma almeno so che adesso è felice”.
(C. classe prima).

Gemma n° 2705

“Nel 2019 sono andata a Parigi. E’ stato un viaggio indimenticabile non solo per la bellezza della capitale ma anche perché è una delle mie città preferite dato che mi piace la lingua e ci sono tantissime cose da visitare. I posti che ho visitato che mi sono piaciuti di più sono stati la Torre Eiffel, in cui siamo saliti solo io e mio padre, da cui la vista era mozzafiato e la sera era illuminata. Il Louvre è stato molto interessante anche se ero piccola.
Il posto più bello è stato andare a Disneyland Paris in cui mi sono divertita un sacco e mi ricordo ancora il viaggio in treno che abbiamo fatto per andarci dato che era fuori Parigi.
L’unica cosa è che non ho potuto visitare la Cattedrale di Notre Dame e mi è dispiaciuto però mi sono divertita moltissimo. Oltre a questo ci sono ovviamente molte altre cose da visitare e per me sarebbe un sogno poter vivere a Parigi”.
(E. classe prima).

Gemma n° 2704

“Ho deciso di portare questo peluche come gemma perché è stato uno degli ultimi regali da parte di mia zia.
Nel 2020 a mia zia viene diagnosticato un tumore. Eravamo tutti molto preoccupati, ma lei, lei era quella più calma. Lo ha combattuto per 3 anni e mezzo fino allo stremo. Vederla in quelle condizioni è stata una delle cose che mi ha più segnata, perché quando lei stava morendo io ero lì.
Non voglio che questa gemma sia un ricordo triste, anzi voglio ricordare come sia importante la vita e soprattutto quanto sia prezioso poterla vivere. Lei mi ha insegnato a vedere il mondo in modo positivo e trarre vantaggio da ogni sbaglio” (M. classe prima).