
“Come gemma ho deciso di portare Romeo.
Romeo è venuto a mancare da poco e, da quel momento, dentro di me si è creato un vuoto incolmabile.
Non era un semplice gatto ma un amico, un migliore amico e un fratello. È strano da dire visto che era un animale, ma si prendeva continuamente cura di me: se stavo male lui c’era e se piangevo mi leccava il viso.
Quando andavo da mio padre mi aspettava sempre davanti al portone perché, non so in che modo, riusciva a capire che stavo per arrivare. Quando era ora di andare a dormire, lui si metteva davanti alla porta e iniziava a miagolare per andare in camera.
Ogni notte dormiva con me, senza mai alzarsi. Da quando non c’è quel letto sembra vuoto.
Mi manca veramente tanto, ma almeno so che adesso è felice”.
(C. classe prima).

