Gemma n° 2766

“Il top floreale in foto è stato creato con le mie stesse mani ed è la mia gemma, così come tutti i lavori che nel corso di questo anno mi sono cimentata a fare all’uncinetto. È una passione relativamente recente, ma che è subito diventata una delle mie preferite.
Ho iniziato ad usare uncinetto e filo non sapendo calibrare la tensione, non riuscendo ancora a vedere i punti dove inserire l’uncinetto e non capendo neanche come si facessero le catenelle. Pensare di essere arrivata fino a qua è per me assurdo ma mi fa comprendere qualcosa di importante: che in tutto occorre pazienza e perseveranza. Se mi fossi fermata al primo tentativo, oggi non avrei ottenuto questi risultati, non avrei coltivato una nuova passione e non avrei presentato questa gemma, solamente perché avrei abbandonato tutto subito, vedendo che non ne ero capace. La costanza con cui invece ho continuato a perseverare mi ha permesso di migliorare. Non penso che si sia negati in qualcosa, ma che occorra solamente allenamento. Con la pratica tutti possono migliorare, così come io ho constatato con l’uncinetto” (A. classe quarta).

Gemma n° 2765

“Come prima gemma ho scelto questa foto che ritrae mia mamma, mia zia, mio zio, mio cugino e me nel 2018. L’ho scelta perché mi ricorda da dove vengo e le tradizioni presenti in questo piccolo paese della Romania. Questo tipo di indumento tipico del territorio si indossa solo ad eventi/festività importanti, come in questo caso il matrimonio in comune (per quello in chiesa ci si veste eleganti e basta). Per me è anche molto importante perché il vestito che indosso io me lo ha fatto mia nonna che purtroppo adesso non c’è più” (S. classe prima).

Gemma n° 2764

“Ieri 19 marzo era la festa del papà, con questa gemma volevo ringraziarlo per tutto quello che fa e che continua a fare per me. Mi ritengo molto fortunato ad avere un papà molto presente, così come mia mamma, perché non tutti hanno questa fortuna; anche se non lo dimostro gli voglio un sacco di bene, spero un giorno di poter ripagare tutto quello che lui ha fatto per me. Grazie papà” (W. classe seconda).