“L’11 ottobre se n’è andato mio nonno, e questa è stata la prima canzone che ho sentito dopo averlo saputo. Mi è venuto spontaneo pensare a lui come il guerriero che ha protetto la sua famiglia, ha fatto molti sacrifici, soprattutto durante la II guerra mondiale. In una lettera che ha lasciato ai figli emerge tutto il suo interesse nel salvaguardare il benessere della famiglia. Aveva un motto che mi ripeteva spesso: sor, serietà, onestà e rettitudine. Con esso mi dava forza per tutto quello che sarebbe potuto accadere nella vita. Lui mi ha sempre tirato su il morale o per telefono o con la presenza seppur fisicamente lontana”. Questa è stata la gemma di C. (classe terza).
Mi sono venute alla mente le parole di un’altra persona scomparsa da pochi mesi in tarda età, Rita Levi Montalcini: “Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte.”