Gemma n° 2806

“La gemma che ho voluto portare quest’anno è la collana che indosso tutti i giorni. Quando ho lasciato casa l’anno scorso, mia madre mi ha dato questa collana, che era di mio nonno; purtroppo non sono mai riuscito a conoscerlo anche se mi sarebbe piaciuto tantissimo. Da quel momento in avanti la collana è diventata parte di me, è come se mio nonno e tutta la mia famiglia stessero sempre con me in qualunque momento difficile e bellissimo; anche se a 800km di distanza so che ci saranno sempre per me e spero che mio nonno mi protegga da lassù e sia fiero di me” (G. classe quarta).

Gemma n° 2760

“Per questa gemma ho deciso di portare una foto di mio cugino, D., perché penso che sia la persona con cui ho più confidenza anche se viviamo lontani e la differenza di età rende divertente passarci il tempo: lui ha 4 anni” (F. classe prima).

Gemma n° 2718

“Come gemma quest’anno ho scelto di portare questa maglietta. L’ho scelta perché me l’ha fatta mia nonna, che purtroppo è venuta a mancare qualche mese fa. Mia nonna era una delle persone più importanti per me, e ogni volta che andavamo in Albania dai miei parenti io rimanevo sempre a dormire da lei. La cosa di cui mi pento di più è di non averla vista più spesso, e prima che se ne andasse, perché appunto i miei parenti vivono tutti in Albania. Mi ricordo che ogni volta che le chiedevo, mi faceva sempre delle maglie, delle borse e varie cose e penso che ora siano le cose che tengo più strette a me per avere un ricordo di lei” (N. classe quarta).

Gemma n° 2658

Immagine creata con ChatGPT®

“Quest’anno vorrei portare come gemma la collana con il mio nome che mi ha regalato la mia ex migliore amica delle medie in seconda.
Questa collana l’aveva fatta lei, uguale per tutte e due: sulla mia aveva scritto Vunni e sulla sua Guga perché era il soprannome che lei aveva dato ad entrambe. Era fatta da un materiale simile alla madreperla a forma di cuore legata a un laccio di cuoio. L’aveva fatta durante un suo viaggio in Serbia.
Quando mel’ha consegnata mi ha detto una frase che mi é rimasta impressa e non riuscirò mai a cancellare: “Vunni adesso che abbiamo queste collane uguali non ci dimenticheremo mai l’una dell’altra perché abbiamo l’una il cuore dell’altra”.
Però la vita ha voluto separarci, infatti lei è andata a vivere in Serbia e ci siamo perse di vista, ma nonostante tutto ho sempre tenuto al collo la collana finché non si è rotta e ora la conservo sul mio comodino” (V. classe seconda).

Gemma n° 2656

“Questo braccialetto me lo ha regalato mia nonna esattamente un anno fa quando era il mio compleanno. Questo bracciale per me vale molto perché quando lei stava male lontana da me e dalla mia famiglia sentivo la sua vicinanza semplicemente guardandolo” (A. classe prima).

Gemma n° 2626

“Quest’anno come l’anno scorso porterò una città.
La città in questione è Riga e sarà il punto focale di tre grandi argomenti: la famiglia, i viaggi e l’amicizia. Mio padre si è trasferito a Riga il 30 marzo per lavoro. Era un’offerta troppo buona per rifiutare. Abbiamo deciso tutti assieme ed alla fine ha accettato. È stato molto difficile e lo è tuttora. Vivere senza una figura paterna non è facile soprattutto in questa parte dell’adolescenza. Nell’ultimo periodo mio padre era una delle poche persone che mi capivano e che mi appoggiavano. Ora è lontano e diverso.
Riga è diventata un punto di riferimento ormai, una seconda casa. Spero che un giorno potremmo tutti riunirci lì, a livello di famiglia, e porre “fine” a questa separazione. Riga mi ha fatto capire quanto sia bello viaggiare e di come quest’ultima sia una mia ambizione per il futuro. Sono stata a Riga tre volte quest’estate ed ogni volta era sempre più bello. Riga è stata anche la meta dell’estate. Io e la mia amica abbiamo fatto un viaggio a Riga in quel periodo e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere la città e di conoscere nuove realtà. Riga infatti la definisco proprio come punto d’incontro di tante belle cose”.
(M. classe quinta).

Gemma n° 2574

Immagine creata con ChatGPT®

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare un ragazzo che ho conosciuto in viaggio studio in Inghilterra. Abbiamo legato molto e io mi ci sono affezionata un sacco. Lui però vive a Roma e mi manca tantissimo, ma ci scriviamo quasi tutti i giorni. L’ho conosciuto quando non cercavo nulla di simile. Non avrei mai pensato che una persona conosciuta in due settimane potesse diventare così importante per me. Ora abbiamo un bellissimo rapporto e mi dispiacerebbe se un giorno a causa della distanza dovessimo distaccarci. Di lui mi piace tutto ma in particolare gli occhi che sono marroni e quando sorride gli brillano un sacco. Credo di non aver mai tenuto ad un ragazzo così tanto come tengo a lui: è come se lo conoscessi da anni e invece non lo vedo da tre mesi. Spero di rivederlo presto e poterlo riabbracciare” (B. classe seconda).

Gemma n° 2568

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare il mio nonno ungherese, C. Mio nonno, quando ne aveva la possibilità, quindi durante i periodi nei quali andavamo in Ungheria durante la mia infanzia, sfruttava ogni occasione per stare con me, e faceva tutto ciò che gli era possibile per far sentire a casa me, i miei genitori e mio fratello, non facendoci mancare niente. I momenti migliori erano quelli dove giocavamo a carte, mi portava in giro con lui, o quelli dove cucinavamo insieme piatti tipici ungheresi.
Durante l’anno ci telefonava spesso per chiederci come stavamo, e ci chiedeva di come andasse la nostra vita. Questo lo fa anche adesso, ed il nostro rapporto è tuttora molto solido, anche se, essendo cresciuto, è un po’ variato.
Negli ultimi tempi ha aiutato molto i miei cugini, e sta proponendo anche a noi il suo aiuto per dei problemi in famiglia. Quest’anno mi è venuto in mente di scrivere proprio di lui, perché durante la scorsa estate, abbiamo passato molto tempo assieme, visitando nuove città che non avevo mai visto dell’Ungheria, e passando anche dei giorni, in una località dell’Ungheria dove si trova uno degli acquapark con più piscine d’Europa. Queste esperienze mi hanno fatto molto piacere, anche se purtroppo ho potuto notare che era molto più stanco e affaticato degli ultimi anni. Spero tanto di poter ancora avere esperienze simili con lui, e di poterlo vedere più spesso”.
(G. classe seconda)

Gemma n° 2550

“La mia gemma è una foto con mia sorella di quando eravamo piccoli. Questa foto, che è anche il mio sfondo del telefono, rappresenta per me il pensiero che lei stia sempre vicino a me, anche se adesso stiamo a 700km di distanza, e che lei ci sarà sempre per me come io ci sarò sempre per lei e la distanza non cambierà mai il rapporto che abbiamo. Sin da quando ero piccolo lei mi ha sempre curato e protetto come un figlio e di questo gliene sarò per sempre grato e ora che siamo diventati grandi ci sosterremo sempre anche nei momenti di difficoltà” (L. classe terza).

Gemma n° 2543

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare l’estate 2024. È stata una delle migliori estati di tutta la mia vita, ho fatto nuove (fantastiche!!) conoscenze ed esperienze. È stata l’estate giusta al momento giusto. Durante i mesi di Giugno e Luglio ho “lavorato” ad un centro estivo in spiaggia ed è stata un’esperienza veramente meravigliosa! Mi sono affezionata molto ai bimbi nonostante stessero con noi solo pochissime settimane.
Ad Agosto, invece, sono partita per una vacanza differente dalle precedenti, perché non c’era solo la mia famiglia ma molte di più. Ho trascorso la prima parte del mese assieme a dei ragazzi già noti che ho potuto conoscere meglio, aggiungerei fortunatamente.
Dopo un po’ di giorni ci hanno raggiunto altre 6 famiglie e insieme abbiamo passato dei giorni unici e spensierati, in luoghi tranquilli che quasi sembravano “riservati” per noi, perché raggiungibili solamente in barca.
Purtroppo tutti abitiamo distanti tra noi e riuscire a vedersi anche d’inverno è molto difficile. Fortunatamente, però, siamo sempre in contatto e riusciamo a far sembrare di essere sempre insieme! In poco tempo sono diventate tra le persone più importanti nella mia vita.
Spero di passare un’estate altrettanto magnifica nel 2025!”
(M. classe terza).

Gemma n° 2538

“Non è stato per niente facile scegliere l’argomento della mia prima gemma, perché  ho pensato a tante cose ma nulla che mi convincesse al 100%, ma c’era quella cosa che appariva di continuo nella mia mente e infine ho deciso di parlare proprio di questo, ovvero i miei nonni. Non ho deciso di parlare né di 1 né di 2 nonni, ma di tutti e 4 perché avendoli fortunatamente ancora in vita non ne ho voluto tralasciare neanche uno. Nonno A. sa sempre come farmi ridere fino a farmi scendere le lacrime e penso di aver preso il pregio dell’essere divertente proprio da lui ed è la persona più comica del mondo quando racconta le barzellette in siciliano. La nonna B. mi ha sempre dato consigli su come affrontare al meglio la vita e mi continua a dare consigli su come andare bene a scuola, nonostante le difficoltà che possono influire. La nonna A., anche lei mi fa continuamente ridere  ed è la tipica nonna che vuole che io mangi tutto quello che mi mette davanti agli occhi e, quando ho abbastanza spazio nello stomaco la accontento e mangio fino a scoppiare. Infine nonno P. è anche lui molto divertente e quando viene a casa mia ci divertiamo a giocare a carte e io mi diverto a vincere contro di lui le partite a briscola. Purtroppo non vedo i miei nonni molto spesso perché abitano in Sicilia e io mi sono trasferita da lì all’età di soli 6 anni, infatti mi ricordo benissimo la prima sera in albergo quando mi misi a piangere perché mi mancavano dopo nemmeno un giorno. Adesso sono passati quasi 10 anni da quando ho traslocato e mi sono abituata a vederli poche volte l’anno, ma fortunatamente, anche se ci vediamo di meno, quando io torno in Sicilia o loro vengono a trovarmi a Udine il nostro rapporto sembra più forte di com’era prima e quella settimana che passiamo insieme cerchiamo di godercela al meglio con un’infinità di abbracci. Per me loro non sono solo dei nonni ma sono I nonni e penso che meglio di loro non ne avrei potuti avere” (A. classe prima).

Gemma n° 2526

Fonte

“Io faccio la gemma su mio nonno, che è la persona che sinceramente mi è stata più vicina prima che morisse. Quando avevo 2 anni mia madre mi ha portato da mia nonna e io con qualche capriccio riuscivo a farmi portare invece da mio nonno. Era sempre occupato con il lavoro e perciò quando riusciva mi portava con lui; ricordo anche quando mi ha portato in aeroporto per ritornare in Italia, la scena più dolorosa che mi viene in mente se penso a lui. Queste sono le poche cose che ricordo di lui, ma sono molto importanti per me” (B. classe prima).

Gemma n° 2477

“Cara nonna quest’anno per la gemma ho deciso di parlare di te perché anche se non te lo dico molto spesso in quest’ultimo periodo mi manchi veramente tantissimo.
Da quando mi sono trasferita ad Udine, ormai quasi due anni fa, lasciandoti è come se avessi perso un pezzo di me e della mia quotidianità a quasi 600 km di distanza.
E quindi ho deciso di dedicare a te questo piccolo spazio dedicato a me durante quest’ora scolastica per ringraziarti e per esserti riconoscente visto che tu, in questi ultimi anni, hai rinunciato a tanto di te per darlo a me.
Mi sento in dovere di ringraziarti ma non solo per il tuo ruolo di nonna perché per me tu sei stata molto di più:

  • sei stata un’amica con cui divertirmi e sfogarmi quando non avevo nessuno con cui farlo
  • sei stata una spalla su cui piangere quando c’era qualsiasi cosa che non andava anche se era una sciocchezza
  • sei stata quasi una mamma per me tutte le volte in cui la mia non aveva voglia o non si sentiva abbastanza bene per essere una brava madre, cosa che succedeva la maggior parte delle volte.

Ma sei anche una delle persone più coraggiose che conosco perché ci vuole coraggio a crescere come una figlia una ragazza adolescente, e avendo mia sorella come esempio capisco che calmare una bambina che sta crescendo è veramente un’impresa la maggior parte delle volte.
Quindi ti ringrazio veramente tantissimo anche se ogni volta che provo a dirtelo mi dici sempre che non devo farlo e che quello che hai fatto lo hai fatto per il mio bene.
Detto questo spero veramente tanto di poter stare con te ancora tanto tempo perché sei stata e sarai sempre una delle persone più importanti della mia vita”.
(R. classe quinta).

Gemma n° 2429

“Quest’anno, come gemma, ho deciso di portare il rapporto che ho con le mie cugine, ovvero le figlie delle sorelle di mio papà. La nostra amicizia è misurata attraverso l’estate perché è l’unico periodo in cui possiamo vederci e stare insieme dato che viviamo in due paesi diversi e lontani fra loro.
Nonostante la distanza ci scriviamo ogni giorno e facciamo videochiamate e sono molto grata che il nostro rapporto non cambi, ma allo stesso tempo ho paura che crescendo ci allontaneremo di più e non ci potremmo vedere tutte le estati.
Nonostante ciò sono una parte fondamentale della mia vita e spero lo siano per sempre” (A. classe quarta).

Gemma n° 2384

“Io ho deciso di portare questa foto perché è stato l’ultimo Natale che ho passato con i miei cugini. Questa foto l’abbiamo fatta a casa mia quando loro sono venuti a trovarmi per Natale e mi hanno fatto una sorpresa. Ormai sono anni che non passiamo i Natali assieme perché mia cugina vive a Genova e mio cugino nel mio paese d’origine, lo Sri Lanka. L’unico modo per vederli e parlarecon loro è tramite le videochiamate che facciamo quasi ogni giorno. Mia cugina l’ho vista la scorsa estate ma mio cugino non lo vedo da 6 anni, però la sua presenza non è mai svanita perché mi chiama e s’interessa di come io stia sempre. Questa foto può sembrare insignificante, però per me vale tanto perché grazie a questa foto li sento molto vicini a me e sento di meno la loro mancanza. Comunque so che li rivedrò presto, non più a Natale come prima, ma durante l’anno perché cerchiamo sempre di organizzare le nostre vacanze in modo da poterci vedere” (A. lcasse terza).

Gemma n° 2340

“Io come gemma ho deciso di portare mio fratello.
Nonostante con gli anni il nostro rapporto sia notevolmente cambiato, lui è sempre stato la persona più importante per me. C’è stato in qualsiasi momento, mi ha supportata continuamente e mi ha fatto vedere la luce anche nei periodi più bui. Ho deciso proprio quest’anno di portare lui come gemma perché, dato che si è trasferito a Bologna, percepisco sempre di più la sua mancanza, e mi sono resa conto quanto in realtà sia importante per me” (S. classe terza).

Gemma n° 2326

“Come gemma ho portato mio nonno materno perché è la persona che mi assomiglia di più caratterialmente nonostante sia un po’ più duro sotto certi aspetti. Per esempio se non viene seguito il programma della giornata alla lettera rischia di stare arrabbiato per tutto il giorno o si impunta sulle cose anche se non ha ragione. Dal 2022, dopo la morte di mia nonna, si è un po’ spento e incupito e ha perso il suo buon umore che lo caratterizzava. Ora quando lo guardo lo vedo quasi spaesato e si capisce subito che non sta bene. Ogni volta che lo vado a trovare in Lombardia mi viene un po’ da piangere perché mi manca il vecchio lui e perché penso a quanto mia nonna gli abbia cambiato la vita. Per questo gli voglio tanto bene e cerco di stargli vicino nonostante la distanza” (E. classe terza).

Gemma n° 2308

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare una canzone: Sparks dei Coldplay.
Ho deciso di portare questa canzone perché mi ricorda la mia sorellina G. G., in realtà, è la mia sorellastra ma non mi piace chiamarla così perché sembra quasi dispregiativo. È nata dal matrimonio tra mio papà e la sua nuova moglie. Io e mio papà non siamo mai andati d’accordo e abbiamo sempre avuto un rapporto difficile, a tal punto da non parlarci per mesi. Con la nascita di G. però qualcosa è cambiato. Ho sempre voluto una sorellina, e quando ho scoperto che sarebbe arrivata, ho cercato di riaggiustare quello che tra me e mio padre si era rotto. Il primo anno e mezzo è andato bene, ma a febbraio di quest’anno il papà si è trasferito lontano per lavoro, portando con sé anche la mia sorellina. Non l’ho vissuta bene questa cosa, e continuo a non farlo, ma col tempo sto imparando a conviverci.
Pur non avendo visto crescere mia sorella ogni giorno, e pur non avendo instaurato un rapporto stabile con lei, sempre a causa dei litigi costanti tra me e mio padre, c’è quel qualcosa che mi lega a lei in un modo indescrivibile. Ho deciso di portare questa canzone proprio per questo: anche se lontane kilometri e kilometri io le sarò sempre vicina e mi preoccuperò sempre per lei, proprio come dice la canzone “I’ll always look out for you”.”
(M. classe quinta).

Gemma n° 2299

“Ciao nonna,
Non puoi minimamente immaginare quanto per me sia difficile scrivere questa lettera, in quanto non avrei mai immaginato e voluto che sarebbe stata l’ultima gemma di religione che avrei portato.
Solitamente ho sempre preferito associare alle gemme momenti felici passati in famiglia o esperienze vissute con gli amici durante l’estate. Ma questa volta mi sono fatto coraggio e ho deciso prontamente di affrontare il dolore più grande che negli scorsi mesi mi ha completamente stravolto la vita.
Non sono qui per scrivere una lettera convenzionale in cui potrei benissimo copiare e incollare delle frasi da internet, ma sono qui per dirti quanto mi manchi, e quanto la tua assenza si fa sentire ogni giorno di più. Mi è difficile descrivere a parole la sensazione di vuoto che provo ogni mattina al risveglio, consapevole di non poter fare una semplice chiamata a una delle persone di cui ho maggiormente bisogno per rendere migliore la giornata. Più ci penso e meno accetto il fatto che siano passati già 6 mesi da quel maledetto giorno in cui hai deciso di lasciarci e di volare in cielo.
Potrei trascorrere ore e ore a scrivere su di te, sulla tua personalità, sul tuo buon animo e soprattutto sulle tue positività e forza di volontà, per le quali oggi tutti ti ricordano e ti tengono in un posticino nel loro cuore; perciò, preferisco scrivere ciò che mi ricorda di più di te e ciò che ogni volta che ci penso mi regala un sorriso, un po’ nostalgico, ma pieno di felicità.
Di te mi mancano quelle videochiamate lunghissime in cui cercavi di consolare e incoraggiare un bambino che aveva tanta nostalgia di casa, il profumo del sugo della domenica che come te nessuno sapeva fare, vederti cucire per ore e ore, andare con te al cimitero a portare dei fiori al nonno e dopo andare a prendere un gelato, giocare a carte, mi manca ascoltare tutte quelle sere d’estate le tue storie di quando eri piccola, mentre scherzavo dicendoti che credevo provenissi del paleolitico, mi mancano quelle dolci carezze che mi facevi al mattino per dirmi che la colazione era pronta, mi mancano tutte le quelle volte in cui ti sentivo canticchiare durante le faccende di casa, mi mancano quei pranzi interminabili con tutta la famiglia nella tua casetta, mi manca la tua mania del pulito, mi manca passare quei pomeriggi di caldo torrido con te in cui l’unica soluzione per riuscire almeno a «respirare» era sdraiarsi per terra, mi mancano tutti quegl’incoraggiamenti che mi davi in chiamata il giorno prima di una verifica di matematica che mi tranquillizzavano.
Insomma di te mi manca tutto soprattutto la quotidianità e il fatto che riuscivi a migliorare in qualunque modo una giornata iniziata male.
A distanza di mesi quella della tua perdita è per me una ferita ancora aperta che neanche il tempo riuscirà a rimarginare, ma so che a prescindere del posto o della circostanza in cui io mi trovi, tu sei sempre con me ad accompagnarmi ed a incoraggiarmi nelle sfide che la vita presenta.
Mi manchi tanto,
dal tuo vasscdozz”.
(L. classe quinta)

Gemma n° 2277

“Mi piace ricollegare le gemme al periodo delle vacanze estive, dove si fanno più esperienze e dove ci si sente anche un po’ più liberi e tranquilli, almeno per me. Avrei voluto portare un sacco di racconti, foto, canzoni che mi rimandano a questa estate, una delle più belle fino ad oggi ma alla fine ho scelto una gemma che posso collegare a varie cose. Si tratta di un biglietto con il quale si può accedere ad un drink gratis. L’ho avuto quando sono andata ad uno schiuma party l’otto di agosto. Devo ammettere che è stato forse uno dei giorni più belli di tutta l’estate per vari motivi e non solo perché è stata la prima volta che i miei genitori mi hanno fatto partecipare ad una festa studentesca. Infatti, la ragione principale per cui considero questo biglietto una gemma è perché mi ricorda una serata trascorsa con la migliore amica, che non vedo da tanto perché abita in un’altra città. Sono stata felicissima di poter fare un’esperienza così con lei ma soprattutto sono stata felicissima di averla rivista dato che lei abita lontano. Spero inoltre che questa gemma mi faccia da porta fortuna aiutandomi a poter rivedere la mia migliore amica il prima possibile. Chissà magari succederà!” (A. classe terza).