Gemma n° 1987

“Quest’anno è stato molto più difficile trovare una gemma non perché non ne avessi ma perché mi sembra quasi che tutto lo sia: dopo due anni di privazioni mi pare di avere tutto e anche oltre. Alla fine ho deciso di portare un pezzo di un libro letto recentemente e che riassume il mio stato d’animo. Parla di un uomo che ad un certo punto della sua vita si guarda allo specchio e si rende conto di non essere lui la persona che vede e decide di partire e fare un viaggio intorno al mondo, un viaggio senza ritorno in cui ricerca la sua natura. Ecco il passo di Come una notte a Bali di Gianluca Gotto:
Trascorri anni a immaginare il momento in cui la tua vita cambierà. Quel momento, però, non arriva. La vita va avanti come sempre, senza sorprese, senza novità, senza grandi emozioni. 
Ma poi, proprio quando ormai credi che nulla possa cambiare, ecco che succede qualcosa di totalmente inaspettato. È il destino? È colpa di Dio? O forse è l’Universo? O è semplicemente il caso?
Dopo anni di calma piatta, ora il mare è in tempesta. Puoi tornare in fretta al porto sicuro che conosci alla perfezione. Oppure farti trasportare lontano dalle nuove correnti.
Così facendo, potresti trovare qualcosa che non riuscivi nemmeno a immaginare nei tuoi sogni più sfrenati.
Potresti scoprire di non aver mai capito niente su di te e di non aver mai amato davvero.
Potresti riacquistare un sorriso che neanche sapevi di avere: quello vero, che nasce dal cuore.
E un giorno potresti ritrovarti sulla cima di un promontorio a Bali.
Di fronte all’immensità dell’oceano.
Felice come non eri mai stato nella tua vita.
Ho scelto questo passo in particolare perché quest’anno avrò la possibilità di fare un viaggio a New York, il primo fuori dall’Italia. E’ anche un sogno che ho fin da piccola quello di andare a New York. Ecco quindi che dopo due anni di chiusure e isolamenti vari mi sembra di tornare a vivere e ciò mi ridà la speranza”.

Le parole citate da C. (classe quarta) mi hanno portato alla mente un passo di Novecento di Alessandro Baricco che ho sempre amato e che mi hanno fatto pensare a quel giorno in cima al promontorio a Bali.
“A me m’ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c’è una ragione. Perché proprio in quell’istante? Non si sa. Fran. Cos’è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C’ha un’anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un’ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall’inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto fra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d’accordo, allora buona notte, ‘notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto: fran. Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli, un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all’Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: “A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave”. Ci rimasi secco. Fran.”

Gemme n° 297

5208582043_b5a039eceb_o

«E’ una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. E’ una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.» Ho deciso di portare queste frasi per augurare a tutti voi di trovare la forza di rialzarvi dopo un brutto periodo. Beh, le frasi si spiegano da sole. Magari può sembrarvi banale, potete pensare che sono le solite frasi di incoraggiamento, ma io ho deciso di presentarle ugualmente perché ogni tanto può essere utile sentirle nuovamente, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico quando arrivano le prime insufficienze…”. Questa è stata la gemma di L. (classe quarta).
La cantante Alice in “Prospettiva Nevskij”, una canzone che adoro scritta da Franco Battiato, dice alla fine “Il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”. Uno sforzo che penso valga la pena fare…

Gemme n° 219

Ho portato una canzone dei The sun: ha parole molto belle, rappresenta la vita come un’onda in cui è importante avere fiducia”. Questa l’introduzione di A. (classe terza) alla sua gemma.
E’ una canzone che avevo già commentato sul blog qui. Desidero sottolineare queste parole: “dove ogni mattino è una pagina bianca, di un nuovo destino, di un nuovo cammino”. Una nuova opportunità si apre alla diafana alba di ogni giorno, ma sia chiaro che può andar bene anche il calore di un tramonto, l’oscurità della notte o l’esplosione di un mezzogiorno. Qualsiasi momento può essere quello giusto per aggiungere parole nuove alle pagine del libro della nostra vita.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: