12 anni di braccio della morte


Quella che segue è la parte iniziale dell’articolo di Ada Serra comparso questo mese su Dimensioni Nuove. “Randy Steidl, americano dell’Illinois, ha trascorso 12 anni nel braccio della morte, condannato per un delitto che non aveva commesso. Nel 1986 è stato coinvolto nelle indagini sul duplice omicidio di una giovane coppia. Non conosceva le vittime ma è stato interrogato, come molti altri del suo paese, è ha fornito un alibi per la notte dell’omicidio. Nonostante questo, è stato arrestato, processato e condannato a morte nel giro di 90 giorni. Il processo è durato 7 giorni e a inchiodarlo sono state false testimonianze, confezionate ad hoc da poliziotti corrotti. Nel 1999, la condanna è stata commutata in ergastolo. Una nuova indagine di Polizia ha messo in luce che Randy era stato incastrato perché il vero responsabile dell’omicidio era un grosso finanziatore dello Stato dell’Illinois e nel 2004 è stato definitivamente assolto. Lo abbiamo incontrato a fine novembre a Latina, dove ha portato la propria testimonianza a Cities for life, l’iniziativa annuale della Comunità di Sant’Egidio contro la pena di morte.”

Qui l’intervista

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