
“Premessa: non sono una persona che ama fare vedere le proprie debolezze e i propri problemi. Anzi, cerco di evitarli per illudermi di stare bene. Allora voglio usare la mia gemma per liberarmi da pesi che porto dentro e che raramente riesco a buttare fuori e spero di potervi regalare un po’ di speranza con il mio discorso.
Allora ho deciso di parlarvi di mio papà che è venuto a mancare 2 anni fa.
Oggi vi volevo leggere la lettera di addio che ho scritto e letto al suo funerale.
Nota: in accordo con C. la lettera resta tra i muri dell’aula.
Ora ho scritto un pensiero per tutti quelli che hanno perso qualcuno, che sia un amico, un papà, una mamma, uno zio, un gatto, un cane, oppure che hanno rischiato di perdere qualcuno a cui volevano bene o ancora a chi ha perso se stesso.
Non c’è vita senza morte. E non c’è morte senza vita.
Sta a noi decidere se vivere senza vivere e attendere la morte o se vivere tutto ciò che capita di bello o brutto che sia, assaporando ogni secondo che abbiamo per poi poter dire “ho vissuto”. Un giorno tutt’a un tratto, purtroppo, ci viene tolta la possibilità di creare nuovi ricordi, nuove risate, nuove chiacchiere con le persone a cui teniamo e pensiamo di non poter fare a meno di quel qualcuno. È vero che parte di noi muore con la morte di una persona a noi cara ed è giusto sentirsi sperduti e pieni di dolore. Ma, oltre alla parte di noi che se ne va, ne abbiamo un’altra che resta. E sta a noi decidere se abbandonarci al dolore o cercare di salvarci aggrappandoci a quelle cose che nella vita valgono la pena di essere vissute.
Quindi vi chiedo di vivere. È molto più facile a dirsi che a farsi, è vero. Ma il tempo corre, modifica le nostre vite, le prende e le spiaccica al muro come un foglio in piena bora triestina. Prendete voi in mano le vostre vite e piangete, disperatevi, urlate ma non dimenticatevi che il tempo che passate a torturare voi stessi è meno tempo per essere felici. Godetevi ogni istante, dalle feste con gli amici fino alle sere più noiose a cena con la famiglia, nulla è eterno tutto può distruggersi in un nanosecondo, ma voi dovete vedere il sole non solo dopo la tempesta ma anche prima.
La vita è vostra e per quanto possa fare spesso schifo, ci sarà sempre quel qualcosa o quel qualcuno che vi farà dire “cavolo, meno male che sono qui e sto vivendo”.
(C. classe quarta).