Gemma n° 2748

“Quest’anno, come gemma, ho deciso di portare il mio cane: Ragù. Sembra ieri la prima volta che l’ho visto, e invece sono già passati quattro anni e mezzo. È cresciuto troppo in fretta e, a volte, mi ritrovo a pensare a quando era solo un cucciolo: piccolo, giocoso e pieno di energia. Ripenso spesso a com’era quattro anni fa, ma allo stesso tempo so che, anche se è cambiato, il suo carattere è rimasto lo stesso: unico, allegro, fedele e sempre molto affettuoso.
In questi quattro anni ho capito davvero cosa significhi avere un cane al proprio fianco. È un’amicizia speciale, fatta di momenti meravigliosi ma anche di piccole incomprensioni. Nonostante ciò, è un legame sincero, profondo, che non si può spiegare a parole, ma solo vivere. È un’amicizia unica che mi ha aiutato a crescere e che continuerà a farlo” (G. classe quarta).

Gemma n° 1906

“Ho deciso di portare questa canzone come gemma perché è il mio portafortuna. La ascolto ogni mattina prima di venire a scuola in corriera oppure quando affronto un viaggio in macchina o in treno. Oltre ad essere molto allegra, regala un momento di leggerezza quando si vivono momenti pesanti.”

Questa la gemma di V. (classe terza). Mi ero già soffermato tempo fa su alcune parole di Buon viaggio di Cesare Cremonini. Oggi punto l’attenzione su altre: Chi ha detto che tutto quello che cerchiamo non è sul palmo di una mano e che le stelle puoi guardarle solo da lontano. Colgo quindi un duplice invito: da un lato a cercare vicino a me ciò di cui ho bisogno, a trovare l’essenziale nella mia vita, dall’altro a guardare da vicino ciò che sembra irraggiungibile, a portare nella mia vita i grandi ideali cui aspirare. Bello come esercizio!

Gemme n° 315

j

Ho portato una foto in cui sono con mia mamma nel 2005. Ho deciso così perché lei è molto per me: è una sorella che non ho mai avuto, mi aiuta sempre, mi tira su il morale, mi diverte, fa le facce buffe, scherza con me, mi rallegra la giornata. C’è sempre stata e posso sempre contare su di lei.” Questa è stata la gemma di J, (classe seconda).
Appoggio qui un capolavoro di Alda Merini: Tra le tue braccia
C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.”