Gemma n° 2582

“Come gemma ho deciso di portare sia il mio scooter che la mia moto. A primo impatto per qualcuno possono sembrare dei semplici pezzi di plastica e metallo messi insieme, però per me sono due mezzi importanti ed hanno un forte significato: lo scooter, il ciack per chi se ne intende, per quanto sia un mezzo modesto e non troppo veloce, è stato il primo motore che mi abbia mai portato in giro ed è stato molto emozionante, oltre al sentimento di libertà, quando i giri motore salivano. Il cuore si cercava di sincronizzare eravamo una cosa unica, infatti ora mi riferisco a lui come fosse una persona. Per quanto riguarda la moto è stato molto più lento il processo, ma già in concessionaria è stato amore a prima vista, l’ho provata 4 mesi dopo averla comprata però è stato veramente incredibile: non sapevo come staccare la frizione, ho imparato che bisogna ascoltare molto la moto, è una conversazione tra pilota e veicolo. La prima volta che ho provato ad utilizzarla su strada mi sono reso conto di come sia stupenda la moto: con l’andare ovviamente i giri motore salivano e dovevo scalare le marce. Sentire il motore che ti dice quando salire è proprio bello, e succede perché è la moto stessa a dirti cosa vuole e come si sente, tu devi solo mostrarle la via e accontentarla, un pilota ama sempre la sua moto, veloce o lenta che sia. Inoltre vorrei aggiungere che, lo so che non si dovrebbe guidare con uno stato psicofisico alterato, però, quando sei arrabbiato o turbato o anche semplicemente infastidito e prendi la moto ti tranquillizza: il rumore del motore sopprime i pensieri; l’acceleratore accetta la tua rabbia; i freni ascoltano le tue paure e lo scarico fa uscire i pensieri negativi. Mi è capitato un paio di volte sia in motorino che in moto, che non vedevo dritto, ero arrabbiato, annebbiato dalla rabbia e ho preso la moto: sono stato fuori mezz’ora e mi sono calmato del tutto, ho lasciato che i miei pensieri venissero lasciati dietro di me dallo scarico” (A. classe terza).

Gemme n° 489

https://www.youtube.com/watch?v=sixYgtffW1U

Ho scelto di portare questo video perché illustra al meglio la mia passione per il motocross. I miei genitori non condividono molto questa mio amore e allora vado a vedere i miei amici. Nel filmato ci sono immagini molto motivanti che fanno anche capire tutto los forzo e la fatica; mi piacciono molto anche la canzone e le parole. E’ uno sport a tutti gli effetti e chi lo pratica prova libertà e felicità.” Così M. (classe quinta) ha presentato la sua gemma.
Il dottor Costa è un medico molto noto agli amanti del motociclismo. Sua è questa frase che bene si addice alla passione trasmessa da M. durante la sua presentazione: “L’amore per la moto riesce, quasi per magia, a liberare l’energia imprigionata nel cuore degli uomini, e a illuminare i sotterranei dell’anima”.