Gemma n° 2319

“Quest’anno come gemma ho deciso di portare questa stella: mi è stata regalata dal mio ex ragazzo per i nostri 2 mesi. Si chiama come noi ovvero “_____” e si trova nella costellazione di Pegaso. L’ha scelta di questo colore viola perché è simile al cuore che abbiamo in comune… Ho deciso di portarla come gemma perché per me significa molto e sta a indicare che ci siamo voluti bene (anche adesso anche se ci sentiamo poco) e rimarrà sempre un bel ricordo di noi due, anche se ancora spero in un nostro ritorno… Una frase che mi ha detto quando me l’ha regalata è stata “ti ho voluto regalare una stella perché anche se siamo lontani siamo sotto lo stesso cielo” e quindi è molto importante per me” (B. classe seconda).

Gemma n° 1967

“Ieri avevo scritto una lettera, ma poi l’ho riletta ed era solo uno sfogo, quindi ho portato questo. E’ un post che ho messo su una mia pagina personale due giorni dopo la morte di G.
In queste poche righe c’è tutta la nostra amicizia: lui spiegava le stelle dal nulla, nei momenti vuoti tirava fuori il telefono e ci diceva che stelle avevamo sulla testa e le descriveva (poi non ho mai capito se era una sua passione o meno perché con lui non si capiva mai se era ironico o meno). La mia compagnia per i 17 anni mi ha regalato una stella; fa strano perché è un regalo grande, ma è come se si sentissero che l’anno dopo non ci saremmo stati tutti. “Tua Glory” è perché quando eravamo insieme lui dal nulla un giorno mi ha chiamato Glory invece che G. e abbiamo iniziato a chiamarci così. E questo è quello che dedico a lui, la sua stella, perché è lì, spero sia lì”.

Ho sempre pensato che quando una persona amata se ne va ci lascia una sorta di testamento spirituale: continuare ad alimentare con amore la relazione che c’era, in modo da percepirne la presenza, da sentire che vita e morte fanno parte di una stessa esistenza. Ecco, in quel “ti prometto che ogni tanto, non sempre, mi siederò su una panchina di notte e dal nulla inizierò a dire a chi ho intorno che stelle hanno sulla testa, come facevi tu” che ha scritto G. (classe quarta) vedo proprio quel testamento spirituale.

Sbirciando fra i lembi di nuvole

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“E lì Sam, sbirciando fra i lembi di nuvole che sovrastavano un’alta vetta, vide una stella bianca scintillare all’improvviso. Lo splendore gli penetrò nell’anima, e la speranza nacque di nuovo in lui. Come un limpido e freddo baleno passò nella sua mente il pensiero che l’Ombra non era in fin dei conti che una piccola cosa passeggera: al di là di essa vi erano eterna luce e splendida bellezza” (John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli)