Ho bisogno di un grandangolo. Ho bisogno di allontanarmi, di mettere una distanza tra me e una certa situazione, di osservarla da lontano per capirla meglio, perché fin tanto che ci sto vicino non riesco a percepirne l’insieme.
“Bene: la “cosa” è lì a navigare e il capitano guida niente male!
Moto vagamente ondoso con libeccio minaccioso.
Serviranno acrobazie (ora!): la tempesta lenta sale
“Sali in barca” ha detto
“Sali adesso” ha detto
“Sali”
Il passeggero è un impeto d’amore gloriosamente eretto in mezzo al mare
Frangono flutti qua e là con ritmo irregolare e caldo e umido non sono qui a far rifiatare
“Vieni in barca” ha detto
“Vieni adesso” ha detto
“Vieni”
Perduta la rotta! Perduta!
Come relitto in fondo al suo incanto affogherà in lei perdutamente
Perdutamente”
(Marlene Kuntz)
A volte è necessario guardare dalla riva.
Ho scoperto questo blog oggi, davvero meraviglioso. Grazie.
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Grazie della tua visita e delle belle parole, incoraggianti. Non mancherò di visitare la tua Itaca 🙂
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