La morte come privilegio


aryana-sayeed-kareena-kapoor-32860123-640-960.jpgSul Corriere di oggi Lorenzo Cremonesi racconta la paura di Aryana Sayeed, cantante afghana, che teme, all’uscita dell’esercito statunitense dal suo paese, il ritorno dei talebani e delle loro regole rigide e asfissianti: “Ma ve ne rendete conto? Rischiamo di tornare ai tempi della musica vietata, delle donne che non vanno a scuola, della gente arrestata se canta per la strada! Una tragedia per tutto l’Afghanistan. E un mio problema personale. I talebani al potere mi daranno la caccia. Non potrò lavorare. Dovrò tornare in esilio … E’ un errore dare credito ai talebani. Appena la coalizione internazionale se ne sarà andata si rimangeranno qualsiasi promessa e torneranno a imporre la loro folle teocrazia islamica”. Già oggi il clima attorno a lei si sta facendo pesante: “Da circa un anno mi mandano messaggi minatori. Mi hanno accusato di corrompere i giovani e le donne. Così non ho una dimora fissa. Viaggio di continuo tra Londra e Kabul. Ogni volta sto in una lodge diversa. E non so proprio come andrà a finire. Nel 2014 le truppe Nato-Isaf dovrebbero andarsene. Ma non credo che i nostri soldati siano in grado di rimpiazzarle”. Sta componendo una nuova canzone: “Ho un tal numero di sofferenze che la morte mi sembra un privilegio. Sono un peso per mio figlio, una schiava come moglie e un fardello come sorella”.

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