“Queste cuffiette sono l’unico oggetto che mi legano a una persona diventata per me molto importante. La conosco da tre anni anche se non l’ho mai vista di persona. Mi è stata molto vicina. Ci tengo a farle capire quanto, certe volte, nonostante la lontananza, alcune persone ci dimostrino di conoscerci per quello che siamo e non per quello che appaiamo. Non sempre bisogna essere diffidenti verso chi non abbiamo mai visto”. Questa la gemma di S. (classe quinta).
Delle parole di Kahlil Gibran a commento: “Un amico lontano è a volte più vicino di qualcuno a portata di mano. È vero o no che la montagna ispira più riverenza e appare più chiara al viandante della valle che non all’abitante delle sue pendici?”
Purtroppo su internet spesso si creano delle relazioni illusorie, anche compensative, tra persone che poi rimangono solo virtuali e che non si realizzano nella realtà. Dico purtroppo perchè parlo ogni giorni con ragazzi che hanno questo tipo di rapporti, da cui spesso rimangono delusi e illusi, e che si aggrappano a persone mai viste solo perchè vedono di loro quello che gli lasciano vedere. Si creano personaggi quasi del tutto perfetti, amici sempre pronti ad ascoltarti, amori non consumati che sulla tastiera, e molta gente ormai vive solo di questo e ha quasi paura della realtà. I giovani soprattutto si legano con dei rapporti fatti di così tanta falsità di cui non si rendono più conto allontanandosi sempre di più dalla realtà. Magari non hanno amici nella realtà ma su internet hanno mille conoscenze e parlano con tutti, grazie al fatto di venire nascosti dallo schermo dove si costruiscono un personaggio ideale. A me spiace questo, e mi spiace constatare sempre di più questo distacco dalla realtà.
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