“La canzone che ho portato parla di uomo che ha perso la sua strada vera, la reale libertà interiore perché vive in una società che lo comanda. Penso che anche noi siamo un po’ così, sottomessi alle cose che ci impone la società (anche banalmente il cellulare: ne siamo dipendenti anche per le cose semplici e non tentiamo di affrontare i problemi). Nel testo dice anche che siamo un po’ schiavizzati dalle macchine, è difficile liberarsi dalla tecnologia. Dovremmo cercare di essere liberi da ciò che crediamo essere fondamentale come gli oggetti materiali e cercare i veri valori oltre la materia e capire quello che vogliamo veramente”. Questa la gemma di E. (classe quarta).
Charles Dickens affermava che “La comunicazione elettrica non sarà mai un sostituto del viso di qualcuno che con la propria anima incoraggia un’altra persona ad essere coraggiosa e onesta.” Tecnologia come mezzo, non come fine.