Gemma n° 1985

“Questa foto mi ricorda due cose. La prima non si vede bene, ma intorno al collo ho un cartellino, quello delle gite delle elementari e questa è la prima gita: è stato per me un bel periodo. La seconda cosa è che qui sono a casa dei miei nonni: la nonna ora non c’è più ed ero molto legata a lei”.

Resto stupito da quante gemme tocchino l’infanzia, come questa di M. (classe prima). Personalmente non ho molti ricordi di quand’ero piccolo, faccio fatica a recuperare dalla memoria degli episodi e a distinguere realtà e fantasia. Allora mi affido a quanto scrive lo psicoanalista James Hillman: “La nostra vita non è determinata tanto dalla nostra infanzia, quanto dal modo in cui abbiamo imparato a immaginarla.”

Gemma n° 1984

“Ho portato un pupazzetto per me molto importante perché è di quand’ero piccolissima, all’asilo e parte delle elementari. Ogni volta che dovevo fare un viaggio o qualcosa di importante i miei me lo portavano e serviva anche ad avere fortuna. Quando lo vedo penso a qualcosa di felice”.

Questa la gemma di C. (classe prima). Scrive Ted Menton: “Un vecchio orsacchiotto porta con sé una vita di conoscenza ed esperienza, la saggezza del silenzio e l’immobilità nei momenti di grande agitazione. Avere pazienza e saper soffrire – cose che si apprendono quando si appartiene ad un bambino che sta diventando maggiorenne e che sta affrontando lo smarrimento di questo periodo – è ciò che esso sa fare meglio: il vecchio orsacchiotto ha visto la vita attraverso il cuore e gli occhi di un bambino cresciuto fino all’età adulta e forse ha persino accompagnato quell’adulto fino alla fine del percorso.”

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