
“Quest’anno come mia gemma ho deciso di portare qualcosa di diverso, non una persona bensì un’esperienza intera. Frequento il campus Anbima da tre anni, anche se da piccola andavo spesso con mio padre, perciò per me è come una seconda casa. Questo campus consiste in una settimana intensa di prove con due concerti alla fine dove si riuniscono giovani provenienti dalle bande di tutto il Friuli, perciò quella che io chiamo la mia seconda famiglia raggiunge ogni anno circa le 160/170 persone. Appena il campus finisce inizio il conto alla rovescia per il campus seguente, e mi capita ogni volta di passare i giorni seguenti al ritorno nel letto a piangere: è un’esperienza che sento veramente molto e mi insegna sempre qualcosa di nuovo. Lì conosco di anno in anno nuove fantastiche persone, ognuna diversa da un’altra, persone che lasciano un segno indelebile nella mia vita e con le quali si stabiliscono sempre rapporti diversi e sorprendenti. Non so spiegare il sentimento che provo verso queste persone e verso questa esperienza, non riesco a spiegare le emozioni che provo quando guardo le foto o quando qualcuno mi nomina Piani di Luzza, però i miei occhi brillano ad ogni ricordo, come questo, catturato in questa foto: avevamo una settimana in cui potevamo contare massimo 2 ore di sonno a notte, 9/10 ore di prove al giorno, era l’una di notte eppure stavamo cantando Maledetta primavera sulle spalle dei nostri amici. Mi manca tutto e tutti di Piani e non vedo l’ora che questi 293 giorni finiscano e che sia finalmente il 25 agosto”.
(R. classe terza).
