Continuo la serie dei letterati e Gesù: tocca a Ada Negri
Ada Negri (1870-1945), secondo alcuni critici, è la più grande poetessa italiana del XX secolo e infatti godette di grande fama internazionale durante la sua vita. Nella poesia Atto d’amore esprime tutta la sua libera e convinta adesione al mistero di Dio. E’ un atto d’amore, una dichiarazione d’amore non verso una idea astratta di Dio ma verso una “persona”. L’uso di evidenziare in nero il pronome personale indica che Dio è una persona che si può incontrare, cioè Cristo. Infatti la lirica chiude con l’invito “Resta con me”, che richiama direttamente l’incontro tra i discepoli di Emmaus e Gesù risorto (cfr. Lc 24, 13-35):
“[…] tutto
per me Tu fosti e sei, mi fa tremante
d’una gioia più grande della morte.
Resta con me, poi che la sera scende
sulla mia casa con misericordia
d’ombre e di stelle. Ch’io ti porga, al desco
umile il poco pane e l’acqua pura
della mia povertà. Resta Tu solo
accanto a me tua serva; e, nel silenzio
degli esseri, il mio cuore oda Te solo.”
(A. NEGRI, Mia giovinezza, Rizzoli, Milano 1995, pp. 70-71)