“La mia gemma è mia madre” ha detto C. (classe quinta). “E’ la persona per me più importante, è il mio esempio. Da piccola ho avuto la leucemia e i ricordi di quel periodo sono legati a lei. Ho il registratore della bambola che usavo quella volta: l’ho trovato qualche mese fa e mia madre si è commossa a sentirne la voce. Ne è anche nato un gioco, il bacio nell’orecchia per far ridere una persona”.
Nicolás Gómez Dávila afferma: “L’uomo primitivo trasforma gli oggetti in soggetti, quello moderno i soggetti in oggetti. Possiamo supporre che il primo si illuda, ma sappiamo con certezza che il secondo si sbaglia”. Penso che sia bello che a volte ci leghiamo a piccoli oggetti insignificanti agli occhi dei più, ma profondamente significativi per pochi: sottendono relazioni, emozioni, pensieri, immagini che bazzicano i luoghi della memoria e gli angoli del cuore.