La gemma di M. (classe quarta) è stato un pezzettino del film d’animazione “Fantasia 2000”: “Innanzitutto mi piacciono gli effetti speciali. La gemma è però centrata sulla natura che secondo me comprende tutto e interviene sempre nel nostro mondo, se ne appropria. E’ un ciclo continuo. Poi, in riferimento allo spezzone proposto, vorrei anche dire che all’inizio la natura sembra giovane, mentre dopo appare più matura: trasportando questo in ambito umano mi viene da pensare che quando uno è nato per una cosa, la fa indipendentemente dal percorso seguito.”
Propongo un pensiero dello studioso delle religioni Raimon Panikkar che mi è venuto in mente guardando la sequenza proposta da M.: “Io vivo costantemente la morte. La morte è un problema per l’individuo, ma non per la persona. Ognuno di noi, nella propria individualità, è una goccia d’acqua. Cosa capita a questa goccia d’acqua quando, secondo una tradizione che è transculturale, cade nel mare e sparisce come goccia? Dipende da che cosa è: la goccia d’acqua o l’acqua della goccia? La goccia d’acqua sparisce, ma all’acqua della goccia non succede niente. Si unisce a tutto il mare, a tutto il divino, ma non perde la sua vera natura. Ciò che sparisce, sono le difficoltà di comunicare, di abbracciarsi, di amarsi, che nascono grazie all’individualismo.”