Sono giorni di Olimpiadi, di sportivi conosciuti ai più che vincono o no e di sportivi sconosciuti ai più che fanno lo stesso. Dei primi si continuerà a parlare e scrivere comunque e anche le persone non vicine al mondo dello sport riconosceranno il loro nome; il nome dei secondi finirà in un cassetto polveroso per tre anni, quando riemergerà per una passata di straccio per la prossima Olimpiade. E nel caso di una vittoria nipponica quest’anno e di una malaugurata sconfitta parigina futura, dovranno prepararsi a essere definiti “una delusione”.
Il 12 novembre 2016 se n’è andato a soli 22 anni Vittorio Andrei, rapper conosciuto come Cranio Randagio; nella canzone Petrolio racconta della madre che l’ha spinto a partecipare a X Factor, ma soprattutto parla delle cose importanti, di ciò che conta, di quanto possa essere difficile vivere in un contesto che tarpa le ali al volo, che smorza gli entusiasmo con le continue critiche. “Io volerò, io volerò via ,ome un gabbiano pure se il petrolio mi pesa sul dorso smorzando la scia. Io volerò via, volerò via perché nel cielo c’è molto di più che in questa terra sbranata da gru, che in quest’oceano sempre meno blu. Dammi un motivo per restare, per mollare l’ancora, qui dove è tutto un detestare cio che l’altro fa. Ci hanno oppressi per testare quanto è forte l’anima, per quanto a pezzi possa amare un giorno spirerà.” E ancora “Ma non sarà certo X Factor a dirvi quanto valgo. La gente si dimentica, si scorda in un secondo anche soltanto che tu possa stare al mondo. Ma come disse un sommo dall’alto del suo intelletto: non puoi fermare il vento, solo fargli perder tempo.”
E conclude: “Io ho qualcosa di importante da dovervi raccontare: nessun “Non ce la farai” vale quanto un “Non mollare””.
Penso sia bene pensarci bene prima di usare “delusione, scontentezza, disillusione, amarezza, insoddisfazione” come parole che descrivono lo stato d’animo del tifoso davanti alle prestazioni di sportivi che hanno fatto mille sacrifici per essere lì. Le medaglie sono tre: non è pensabile che tutto il resto sia delusione (e a volte persino il bronzo o l’argento). E tutto questo portiamolo nella nostra vita: fare tutto il possibile non è detto che ci porti alla medaglia d’oro assoluta perché può esserci chi ci sopravanza. Ma fare tutto il possibile è la nostra medaglia d’oro.