
“Ero molto indecisa perché non sentivo che ci fosse una cosa che veramente volevo portare, poi ho pensato di parlare di qualcosa che mi influenza tutti i giorni: la mia gatta. Durante il lockdown è stato bello averla lì. All’inizio sono stata in isolamento e ai tempi non si sapeva se gli animali potessero entrare nell’isolamento ma ho dovuto lasciarla entrare altrimenti stava tutto il giorno a piangere fuori dalla porta. Dalla mattina alla sera lei stava sempre con me senza mai uscire se non una volta al giorno e per me la sua presenza è stata molto importante”.
Questa la gemma di M. (classe quarta) Scrive lo psicoanalista statunitense Jeffrey Moussaieff Masson: “Forse i gatti sono qui per insegnarci questo: a vivere l’attimo in modo così completo, con un totale coinvolgimento, che lo faccia durare in eterno”.