Il 22 luglio verrà ricordato per sempre dal popolo norvegese. E’ il giorno della strage all’isola di Utoya avvenuta quest’anno. L’uccisore voleva difendere la “cultura cristiana” e arrivare allo scontro di civiltà diverse. Il 28 luglio, il sindaco di Oslo Fabian Stang ha rilasciato a Le Monde questa dichiarazione:
“Preferiamo concentrare i nostri sforzi a costruire scuole di qualità, a fare in modo che gli immigrati sappiano parlare il norvegese e trovino un lavoro. Tocca alla polizia prendere misure di sicurezza, ma io voglio una capitale aperta, trasparente. Non daremo ragione ai terroristi. Guardando ieri questa folla tranquilla, persone senza numero che si raccoglievano, questi fiori dappertutto, ho capito che l’uccisore aveva perduto: lo puniremo reagendo con più tolleranza e democrazia. Ci ha preso esseri cari, ma non ciò che siamo. Lui sperava di entrare nella Storia lanciando un messaggio al mondo intero: ci ha saldati e rafforzati. Alla fine dei conti ci si ricorderà delle vittime, non di lui.”